Disperdiamoci: un incontro con Daniela Lucangeli per educare gli adulti di domani
6 Giugno 2025
Iniziativa della Provincia, nell'ambito del progetto "Disperdiamoci, per non lasciare nessuno indietro"

Daniela Lucangeli - Foto di Giovanni De Sandre per mind4children.com
Oristano
Appuntamento sabato al Teatro Garau con l’iniziativa della Provincia
Prosegue “Disperdiamoci – Per non lasciare nessuno indietro”, il progetto della Provincia di Oristano con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica e sociale tra i giovani dai 14 ai 35 anni: domani, 7 giugno, in programma l’incontro con Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università di Padova.
Il titolo del convegno è “Come essere Magister per gli adulti di domani” e sarà ospitato dal teatro Garau alle 20:45. Nel coro della serata si rifletterà sul ruolo educativo degli adulti di oggi nella costruzione delle generazioni future, con un focus su nuove prospettive psicopedagogiche e metodologie inclusive.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
“Ogni ragazzo ha dentro di sé un talento che aspetta solo di essere scoperto. Il compito di noi adulti non è dire cosa fare, ma creare le condizioni perché possa emergere. In questo senso, la scuola – e più in generale la comunità – deve diventare uno spazio che riconosce, sostiene e fa fiorire le diversità”, ha dichiarato la professoressa Daniela Lucangeli, ordinaria di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova e presidente di Heart4Children, associazione coinvolta nel progetto con interventi formativi per docenti, famiglie e comunità educante.
Il progetto. L’incontro è inserito tra le iniziative connesse al progetto “Disperdiamoci, per non lasciare nessuno indietro”, avviato dalla Provincia di Oristano e finanziato dall’Unione Province d’Italia con il Fondo Politiche Giovanili 2023.
L’iniziativa nasce con l’ambizione di generare un cambiamento concreto e duraturo nella vita dei giovani della provincia di Oristano, costruendo attorno a loro un sistema educativo, formativo e sociale più accessibile, equo e partecipato. Per raggiungere questo scopo, si punta a una serie di azioni sinergiche che mirano a colmare le distanze – informative, geografiche e culturali – tra le opportunità esistenti e chi ne avrebbe più bisogno.
Uno degli obiettivi centrali è rendere visibili e accessibili i servizi già presenti sul territorio – come quelli per la formazione, l’orientamento, il lavoro o il supporto psicopedagogico – ma spesso frammentati o difficili da raggiungere, soprattutto per chi vive in contesti isolati o in condizioni di fragilità. Per questo, il progetto prevede la creazione di spazi informativi, sia fisici che digitali, pensati per offrire un punto di riferimento chiaro e facilmente consultabile da giovani e famiglie.
Accanto a questo, un’attenzione particolare è rivolta agli adulti di riferimento – insegnanti, educatori, genitori – che svolgono un ruolo cruciale nei percorsi di crescita dei ragazzi. Attraverso specifici percorsi formativi, si intende fornire loro strumenti utili per riconoscere precocemente segnali di disagio, sostenere le scelte formative e professionali dei giovani, e contribuire alla costruzione di ambienti scolastici e familiari inclusivi, motivanti e rispettosi delle diversità.
Il progetto si distingue anche per l’importanza data al protagonismo giovanile. I giovani non sono semplici destinatari, ma diventano attori attivi del cambiamento: vengono coinvolti come informatori tra pari, animatori territoriali e promotori di contenuti digitali, contribuendo direttamente alla diffusione delle informazioni e alla costruzione di una rete più partecipata e vicina alle loro esigenze.
“Con questo progetto abbiamo voluto puntare tutto sui giovani”, ha affermato l’amministratore straordinario della Provincia Battista Ghisu. “Le istituzioni si devono sintonizzare sul più grande patrimonio della nostra società: i giovani, il loro protagonismo e la loro forza per contribuire a cambiare una realtà che non include, che discrimina, che non permette a tanti di emergere. Dobbiamo parlare con il loro linguaggio e ascoltarli. Dobbiamo intervenire in collaborazione alle famiglie, alla scuola, alle forze dell’ordine, agli esperti per individuare per tempo segnali di disagio e le fragilità per non lasciare nessuno indietro in un percorso virtuoso teso a migliorare gli ambienti familiari, scolastici e tutto il sistema delle relazioni sociali”.
Fondamentale è anche l’azione sull’orientamento personalizzato, che non si limita a offrire opzioni standard, ma mira a fornire ai ragazzi strumenti scientificamente validi per esplorare le proprie attitudini, inclinazioni e potenzialità. Attraverso questionari, laboratori e colloqui, si stimola la consapevolezza di sé e si accompagna il giovane verso scelte più coerenti con il proprio futuro personale e professionale.
Parallelamente, il progetto promuove una cultura educativa realmente inclusiva, attenta al linguaggio, ai contenuti e alle relazioni. Verrà dato spazio all’educazione alla parità di genere, alla valorizzazione delle differenze, al contrasto di ogni forma di discriminazione, bullismo o marginalizzazione, con interventi dedicati a sensibilizzare e formare tutta la comunità educante.
Infine, si punta a ricucire il legame tra scuola, comunità e mondo del lavoro, rafforzando la collaborazione tra istituzioni scolastiche, università, enti locali, associazioni, servizi sociali e imprese. L’obiettivo è costruire una rete stabile, efficace e continuativa che sostenga i giovani non solo nel percorso scolastico, ma anche nella transizione verso l’età adulta, il lavoro e la piena cittadinanza attiva.
Il progetto è realizzato grazie a una rete di partner strategici – tra cui il Consorzio UNO di Oristano, l’IIS Mariano IV d’Arborea, l’Associazione Oristano e Oltre, l’ASSOCIAZIONE Heart4children e l’Associazione GIULIA Giornaliste, il CPIA4 di Oristano e il prezioso contributo delle rappresentanze delle Consulte giovanili della Provincia.
Venerdì, 6 giugno 2025