Barriere architettoniche, la minoranza accusa: “Oristano ancora senza un piano aggiornato e operativo”
10 Giugno 2025
Mozione dei consiglieri per chiedere la mappatura degli ostacoli e fondi dedicati al PEBA: “Una questione di diritti e giustizia sociale”

Immagine d'archivio
Oristano
Mozione dei consiglieri per chiedere la mappatura degli ostacoli e fondi dedicati al PEBA: “Una questione di diritti e giustizia sociale”
“Il Comune di Oristano non risulta attualmente dotato di un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche – PEBA – aggiornato e operativo”. È questa la denuncia che apre la mozione presentata dai consiglieri comunali di minoranza Giuseppe Obinu, Maria Obinu, Umberto Marcoli, Carla Della Volpe, Francesca Marchi, Francesco Federico, Maria Speranza Perra e Massimiliano Daga. L’obiettivo è portare in Consiglio una questione finora trascurata: l’assenza di un piano sistematico per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Una carenza che ha conseguenze concrete e quotidiane: “In numerose aree della città permangono barriere architettoniche che ostacolano l’accesso a edifici pubblici, scuole, biblioteche, luoghi della cultura, spazi verdi, marciapiedi, uffici comunali e luoghi di aggregazione sociale”, si legge nel documento.
La mozione ricorda che la legge impone ai Comuni di dotarsi di un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche sin dal 1986, e che il principio dell’accessibilità universale è sancito anche a livello internazionale. Nonostante ciò, Oristano non dispone ancora di uno strumento aggiornato e operativo per affrontare la questione.
Oltre alla mancanza di pianificazione, i consiglieri puntano il dito contro l’assenza di fondi dedicati: “Nei documenti di programmazione finanziaria e nel Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025–2027 non risultano previsti stanziamenti specifici per la redazione del PEBA né per la rimozione sistematica delle barriere architettoniche”. Un vuoto che, secondo i firmatari, va colmato con urgenza, anche per poter accedere alle opportunità di finanziamento già disponibili a livello regionale, statale ed europeo, inclusi i fondi del PNRR.
La mozione impegna il sindaco e la giunta a inserire una voce di bilancio specifica, ad avviare entro 90 giorni la mappatura delle barriere architettoniche presenti nel territorio comunale – partendo da edifici pubblici e aree ad alta frequentazione – e a coinvolgere direttamente le associazioni delle persone con disabilità attraverso un percorso partecipativo trasparente.
Infine, si chiede un monitoraggio costante da parte della commissione consiliare competente, con relazioni trimestrali al Consiglio comunale, e l’introduzione di criteri di progettazione ispirati ai principi dell’Universal Design per tutti i nuovi interventi urbanistici ed edilizi.
“L’eliminazione delle barriere architettoniche”, si legge nella mozione, “non è solo un adempimento normativo, ma rappresenta una scelta di giustizia sociale, di tutela dei diritti fondamentali e di qualificazione urbana”. Una scelta finora rimandata, ma che secondo l’opposizione non è più rinviabile.
Martedì, 10 giugno 2025