Alla primaria “Sa Rodia” tanti guanti bianchi per cantare nella lingua dei segni
4 Giugno 2025
A conclusione il progetto che ha coinvolto alunni, personale scolastico e un genitore

I piccoli della scuola di "Sa Rodia" durante il gran finale del progetto dedicato alla LIS
Oristano
A conclusione il progetto che ha coinvolto alunni, personale scolastico e un genitore
Una giornata ricca di emozioni e significato ha segnato la conclusione un laboratorio molto speciale che ha visto come protagonisti gli alunni delle classi della 3ª C e 3ª B della scuola primaria “Sa Rodia”, del Comprensivo 3-4 cittadino: i piccoli hanno potuto cantare nella lingua dei segni, dando prova di una capacità comunicativa sempre più inclusiva.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “La Scuola Inclusiva”, con lezioni tenute dalle formatrici Luciana Ledda e Claudia Pani, docenti e interpreti LIS qualificate dell’Istituto dei Sordi di Torino, all’insegna dell’abbattimento delle barriere comunicative.
Finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna con un contributo di 20 mila euro, il progetto ha previsto quattro fasi, tre delle quali dedicate alla formazione di docenti, un’educatrice e un genitore, con l’obiettivo di acquisire competenze nel primo e secondo livello LIS, oltre a elementi di base di logogenia.

Il laboratorio, articolato in 20 ore distribuite in quattro mesi con appuntamenti quindicinali, è stato pensato per offrire ai bambini un approccio graduale alla lingua dei segni.
Il gran finale si è svolto il 31 maggio scorso. “La giornata conclusiva è molto più di una semplice dimostrazione delle abilità acquisite”, ha sottolineato la referente del progetto Pamela Contini, “è un simbolo potente di inclusione e connessione, un segnale concreto verso un mondo scolastico più accogliente e accessibile per tutti”.
La giornata si è conclusa con una toccante performance del coro “mani bianche” e l’esibizione in LIS di due brani musicali, capaci di trasformare il silenzio in una vibrante armonia visiva, emozionando profondamente il pubblico presente.
“Un’esperienza che ha lasciato il segno non solo nei bambini, ma anche nelle famiglie, nei docenti e in tutta la comunità scolastica, confermando che conoscere e usare la LIS è un vero atto d’amore verso l’altro”, hanno concluso dalla scuola. “Un ringraziamento speciale è andato ai docenti che hanno reso possibile questa esperienza, in particolare a Monica Deidda, che ha dedicato ben 17 ore su 20 al progetto”.
Mercoledì, 4 giugno 2025