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A Oristano torna il Festival dello Sviluppo Sostenibile tra spettacoli e riflessioni

11 Giugno 2025

Con Legacoop, Francesco Renga, Giulia Mei, Francesca Schianchi e tanti altri ospiti per parlare di lavoro, inclusione e giovani

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A Oristano torna il Festival dello Sviluppo Sostenibile tra spettacoli e riflessioni

La presentazione del Festival questa mattina a Oristano

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Oristano

Con Legacoop, Francesco Renga, Giulia Mei, Francesca Schianchi e tanti altri ospiti per parlare di lavoro, inclusione e giovani

Lavoro, giovani, casa, sostenibilità e futuro: sono questi alcuni dei temi al centro del Festival dello Sviluppo Sostenibile, che quest’anno dedica un’intera giornata anche a disabilità, inclusione e partecipazione.

Presentato questa mattina nella sede oristanese di Legacoop, il Festival intitolato quest’anno  “IMMAGINA – Perché domani” si terrà in città dal 25 al 28 giugno, tra incontri, dibattiti e spettacoli, con ospiti di rilievo nazionale e internazionale.

“Siamo alla quarta edizione”, ha ricordato il presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori. “È un festival cooperativo, che affronta i temi dell’Agenda 2030 declinandoli all’attualità. Tutte le giornate parlano di cooperazione e sostenibilità, che sono da sempre al centro della nostra azione. Quest’anno affrontiamo anche il lavoro con i giovani, la casa, la povertà educativa e – per la prima volta – le disabilità, con una giornata interamente dedicata”.

“All’interno c’è anche il percorso che come cooperazione stiamo facendo a livello nazionale verso la Biennale 2026, nel 140° anniversario della fondazione di Legacoop e del Movimento Cooperativo in Italia”, ha spiegato Claudio Atzori.

Il Festival, ha aggiunto Atzori, “vuole promuovere la socializzazione e contribuire al benessere della nostra terra. Non è un luogo di verità assolute, ma uno spazio dove confrontarsi, ascoltare voci qualificate, giovani e persone meno conosciute, per farsi la propria idea”.

Tra gli ospiti principali, come ha anticipato il direttore artistico e presidente di Dromos Salvatore Corona, ci sarà Francesco Renga, già sold out da settimane, e Giulia Mei, al suo primo concerto live in Sardegna. Spazio anche al teatro, con uno spettacolo della compagnia dell’associazione culturale Il Crogiuolo, che vedrà protagonisti ragazzi e ragazze con disabilità. “Al centro – ha spiegato Corona – l’idea che l’espressione artistica dia forza per superare le barriere e sentirsi parte attiva della comunità”.

Ha applaudito l’iniziativa l’assessore comunale alla Cultura, Luigi Mureddu: “Siamo felici di appoggiare un’iniziativa che ha sempre riscosso molto successo e che unisce l’intrattenimento all’approfondimento di temi importanti”, ha detto. “I temi affrontati sono assolutamente prioritari in questo momento storico”.
“Continuate così e stupiteci ancora”, è stato il messaggio di Mureddu agli organizzatori.

Anche il direttore generale del Consorzio Uno, Francesco Asquer, ha confermato la collaborazione con la rassegna: “Quando si parla di giovani, lavoro e opportunità, non possiamo che esserci. Offriamo con piacere il nostro piccolo supporto e i nostri spazi, aperti a tutti”.

A chiudere, l’intervento del presidente di Legacoop Oristano, Gabriele Chessa: “È per noi motivo di orgoglio ospitare il Festival per il quarto anno consecutivo. La città si presta bene ad accogliere eventi come questo ed è l’occasione per far scoprire il nostro territorio agli ospiti nazionali: come sempre li accompagneremo tra siti archeologici e spiagge”.

Il programma del Festival.

Mercoledì 25 giugno – Cooperare per un Mezzogiorno sostenibile

La quarta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile prenderà vita mercoledì 25 giugno con la tappa sarda della Biennale dell’Economia Cooperativa, una giornata all’insegna di “Cooperare per un Mezzogiorno sostenibile”. Gli incontri, articolati tra mattina e pomeriggio, affronteranno i temi chiave dello sviluppo cooperativo, dell’equità territoriale e della sostenibilità economico-sociale nel Mezzogiorno.

Apertura dei lavori alle 9 nel Chiostro del Carmine con la proiezione del video “Perché domani”, un’introduzione ispiratrice al futuro della cooperazione. Seguirà il saluto istituzionale di Francesco Asquer, direttore del Consorzio UNO, e del sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, a testimoniare l’impegno del territorio verso modelli economici partecipativi.

Alle 9.30 Roberto Negrini, direttore della Biennale nazionale, illustrerà l’importanza della Biennale dell’Economia Cooperativa nel Paese, in occasione dei 140 anni della cooperazione italiana, sottolineando l’attualità del modello cooperativo nel contrastare le disuguaglianze e generare sviluppo diffuso.

Mezzora più tardi (alle 10) microfoni accesi per l’incontro “L’Europa fra territori più innovativi e più deboli”; moderato dalla giornalista Sabrina Carreras (Presa Diretta – RAI 3 e RAI News), il dibattito si focalizzerà sulle disparità territoriali in Europa, con interventi di accademici e politici di rilievo: Francesco Pigliaru, economista, introdurrà la discussione, evidenziando come le politiche europee influenzino la coesione tra regioni; interventi come quelli di Simone Gamberini (presidente di Legacoop Nazionale), Matteo Lorito (rettore dell’Università Federico II Napoli), Fabrizio Pilo (prorettore dell’Università di Cagliari), e rappresentanti istituzionali sardi, tra cui il presidente del Consiglio Regionale della Sardegna Piero Comandini, l’assessora al Lavoro Desirè Manca e il consigliere regionale Paolo Truzzu, daranno voce e faranno da lente d’ingrandimento ai bisogni e alle proposte del Mezzogiorno.

All’insegna di “Economia, istruzione, disuguaglianze e società del Mezzogiorno” lo spazio di riflessione che terrà banco dalle 11.30 entrando nel cuore delle sfide sociali con il tema della “restanza”, ovvero la scelta dei giovani di restare nei territori d’origine. Luca Bianchi (direttore della SVIMEZ, associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno) e Massimo Di Braccio (fondatore e direttore della Kkienn Connecting People & Co., società di ricerca e consulenza sul cliente) introdurranno l’argomento evidenziando i fattori di esclusione ma anche le potenzialità locali. Il dibattito coinvolgerà voci autorevoli come Attilio Dadda (presidente di Legacoop Lombardia e Vicepresidente vicario nazionale), Fabrizio Barca (presidente del Forum Disuguaglianze e Diversità), Daniela Falconi (presidente dell’Anci Sardegna), Gavino Mariotti (rettore dell’Università di Sassari), Daniele Montroni (presidente Legacoop Emilia Romagna) e Massimo Zedda (sindaco di Cagliari), per ragionare sull’importanza dell’istruzione e della cooperazione nel creare alternative concrete alla migrazione forzata dei giovani.

Spetterà poi a Simone Gamberini (presidente Legacoop Nazionale) il compito di chiudere, alle 12.45, l’intensa prima parte della giornata ribadendo il ruolo strategico delle cooperative come motore di inclusione e sviluppo territoriale.

Nel pomeriggio, alle 17.30, il focus si sposterà sulla dimensione produttiva delle cooperative nell’incontro, introdotto da Fausto Sacchelli (responsabile nazionale dei Consigli Regionali Unipol), “Filiere e dimensioni aziendali”: coordinati dalla giornalista Sabrina Carreras, interverranno Daniele Caddeo (direttore Generale Legacoop Sardegna), Filippo Parrino (vicepresidente Legacoop Agroalimentare), Remigio Sequi (presidente della Cooperativa Assegnatari Associati Arborea), Gavino Nieddu (direttore generale della Cooperativa Cao Formaggi), Enrico Manni (presidente del Consorzio GranTerre), Marco Peterle (direttore generale della Cooperativa Produttori Arborea), Mario Peretto (presidente della Cantina Santa Maria La Palma), Pino Ponti (presidente della Cooperativa Cantina del Rimedio), e Riccardo Atzori (presidente della Cooperativa sociale CTR). Si discuterà di come le cooperative, pur mantenendo una struttura partecipativa, possano competere su scala nazionale e internazionale, valorizzando le specificità locali, dall’agroindustria al sociale.

Il pomeriggio al Chiostro del Carmine proseguirà alle 18.30 con la tavola rotonda “Mezzogiorno: rinnovare la finanza e la sostenibilità”, con Riccardo Barbieri (direttore Fidicoop Sardegna) a introdurre il dibattito su finanza etica e strumenti innovativi di sostegno allo sviluppo. Interverranno Grazia D’Alonzo (presidente della società Puglia Sviluppo), Giacomo Spissu (presidente della Fondazione di Sardegna), Giovanna Melandri (presidente della Social Impact Agenda per l’Italia), Mauro Maschio (direttore Generale del Banco di Sardegna · Gruppo BPER), Paola Bellotti (direttore area sostenibilità e sviluppo della Coopfond) e Aldo Soldi (presidente di Banca Etica). Il dialogo esplorerà nuove vie per finanziare l’economia cooperativa in modo sostenibile, con attenzione alle peculiarità del Sud Italia.

Alle 19.30 Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna, concluderà i lavori rimarcando l’importanza della cooperazione come leva per un Mezzogiorno moderno, inclusivo e resiliente, pronto a raccogliere le sfide della transizione economica ed ecologica. Un’occasione per riaffermare che cooperare significa non solo condividere risorse, ma anche visioni e responsabilità verso il futuro.

Giovedì 26 giugno – Cultura come leva di equità, sviluppo e inclusione

La seconda giornata del Festival dello Sviluppo Sostenibile, martedì 26 giugno, si snoderà nell’arco del pomeriggio, al Chiostro del Carmine, focalizzandosi su un tema fondamentale per la rigenerazione del Mezzogiorno e dell’intero Paese: la cultura come leva di equità, sviluppo e inclusione. Tra riflessioni sull’intelligenza artificiale e dibattiti sulle politiche culturali, la giornata culminerà con un evento musicale in Piazza Duomo, simbolo della connessione tra linguaggi, comunità e territori.

Si comincia alle 16.30 con la presentazione del libro di Vanni Rinaldi “Intelligenza artificiale e sociale” (Rubbettino Editore) che affronta uno dei principali campi di trasformazione della società contemporanea qual è l’AI. Il saggio non si limita a descrivere le evoluzioni tecnologiche, ma propone una riflessione sull’interazione tra intelligenza artificiale e dimensione sociale. Condotto da Sabrina Carreras, l’incontro verrà arricchito dagli interventi di con Pierluigi Stefanini (presidente dell’ASVIS), Renato Soru (imprenditore nel settore Intelligenza Artificiale) e Piero Ingrosso (presidente della Fondazione Pico) che affronteranno il tema attuale dell’intelligenza artificiale in una prospettiva etica e cooperativa: come strumento di democrazia, di sostenibilità e di benessere collettivo. Sviluppare tecnologie centrate sulla persona, dunque, capaci di rafforzare la coesione sociale e contrastare nuove forme di esclusione, una delle soluzioni sul tavolo.

In occasione dei cinquant’anni di CulTurMedia Legacoop, Jose Moica, responsabile regionale e vice nazionale del settore, introdurrà alle 17.15 uno spazio di riflessione ad alto impatto simbolico, con al centro la cultura come strumento per colmare divari territoriali, emancipare le persone e generare lavoro dignitoso. Sulla stessa lunghezza d’onda la lectio magistralis di Francesca Schianchi (giornalista del quotidiano La Stampa e volto di Propaganda Live, il programma in onda su La7), e, alle 18.15 una tavola rotonda sul tema “Riscatti e rigenerazioni culturali per il futuro di persone e territori”, un ricco confronto sul ruolo della cooperazione nelle politiche culturali come forma di riscatto collettivo. Giovanna Barni, presidente nazionale di CulTurMedia Legacoop, traccerà le premesse, mostrando come la cooperazione culturale agisca da collante sociale nei contesti più fragili. Moderato anche in questa occasione da Sabrina Carreras, la tavola rotonda vedrà gli interventi di Stefano Consiglio (presidente di Fondazione con il Sud) sul valore delle partnership territoriali per lo sviluppo culturale, di Simona Argiolas (del Centro Regionale di Programmazione) sulle politiche regionali a supporto di progetti culturali radicati, di Andrea Morniroli (del Forum Disuguaglianze e Diversità) sulla necessità di politiche culturali orientate all’inclusione e alla giustizia sociale, del sindaco di Quartu Sant’Elena Graziano Milia e del suo omologo Antonio Quartu, primo cittadino di Armungia, che porteranno l’esperienza concreta di territori che investono in cultura come motore di rigenerazione urbana e sociale. Particolarmente significative saranno anche le testimonianze progettuali di Cotti in Fragranza, impresa sociale nata all’interno del carcere minorile di Palermo, di Impact Archeologia, iniziativa che valorizza il patrimonio archeologico con un impatto sociale, e di Addiopizzo Travel, che si focalizza sul turismo etico e antiracket nel Sud Italia.

In chiusura, Giovanna Barni dialogherà con Camilla Laureti (europarlamentare del Gruppo Progressista-Socialisti-Democratici) sull’urgenza di portare la cultura cooperativa nei luoghi decisionali europei, come strumento per affrontare le transizioni sociali e ambientali.

In serata, in Piazza Duomo alle 22, diventa protagonista la musica con il concerto della cantautrice e pianista palermitana Giulia Mei, artista dalla voce intensa e poetica, capace di unire narrazione sociale, ironia e intimità. Un concerto che rappresenta il proseguimento ideale della riflessione culturale avviata nel pomeriggio, ribadendo il potere della musica e dell’arte nel costruire legami e immaginare futuri condivisi.

Venerdì, 27 giugno – Giovani, casa, lavoro e vita sociale

La terza giornata, venerdì 27 giugno, metterà al centro degli appuntamenti in agenda le nuove generazioni, affrontando in modo articolato e partecipato alcuni dei nodi più critici del nostro tempo: l’accesso all’abitazione, la qualità del lavoro, la conciliazione tra vita professionale e sociale. Si inizierà alle 15.30, sempre al Chiostro del Carmine, con il seminario laboratoriale “Tessere insieme il cambiamento” promosso da Generazioni Legacoop e Forum Disuguaglianze e Diversità, volto a stimolare la partecipazione attiva dei giovani su temi come l’inclusione, la cooperazione e la cittadinanza. Attraverso la riflessione condivisa e la scrittura collettiva, i partecipanti daranno vita a una narrazione dal basso sulle sfide e le speranze che attraversano la loro quotidianità. Un esempio concreto di formazione trasformativa, dunque, capace di coniugare pensiero critico, creatività e progettualità.

Alle 17, la presentazione di “Non facciamo del bene”, il libro di Andrea Morniroli (co-coordinatore nazionale del Forum Disuguaglianze e Diversità) e Gea Scancarello (giornalista di La7 e anche lei membro del Forum Disuguaglianze e Diversità), pubblicato quest’anno da Donzelli Editore, permetterà di entrare meglio nel cuore del dibattito su welfare e azione sociale. Gli autori illustreranno il loro lavoro d’inchiesta sul lavoro sociale, mettendo in luce il rischio che l’intervento pubblico si riduca a mera funzione tecnica, perdendo la sua vocazione politica e relazionale. Il volume problematizza l’idea stessa di “fare del bene”, invitando a riscoprire l’intenzionalità politica del “prendersi cura” e il valore trasformativo della cooperazione. Un contributo importante alla riflessione sulle nuove forme di servizio pubblico e di cittadinanza attiva.

Spazio poi a due tavole rotonde tematiche dedicate a giovani, casa, lavoro e qualità della vita. Sul tema “Giovani e abitare. Casa: un diritto o un miraggio?” si confronteranno a partire dalle 17.30 esperti, rappresentanti cooperativi e del mondo accademico per analizzare una delle emergenze generazionali più evidenti: l’accesso a un’abitazione dignitosa. Interverranno Rossana Zaccaria (presidente di Legacoop Abitanti), Silvia Caffora (del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino), Riccardo Verrocchi (della cooperativa sociale Horizon Service), Alessandro Bruscella (coordinatore nazionale del sindacato studentesco UDU – Unione degli Universitari), Rosaria Mastrogiacomo (Generazioni Emilia-Romagna) e Maria Cristina Rosaria Pisani (presidente del Consiglio Nazionale Giovani).

La questione cruciale del rapporto tra tempo di lavoro e tempo di vita, verrà invece affrontata nella seconda tavola rotonda, alle 18.45, mettendo a tema il benessere, l’equilibrio e il valore del tempo per le nuove generazioni. Spetterà ancora alla giornalista Sabrina Carreras il compito di coordinare il dibattito che vedrà gli interventi di Elena De Filippo (presidente della Cooperativa Dedalus), Alessandro Solinas (consigliere regionale, presidente della terza Commissione Bilancio e Programmazione), Fausto Durante (segretario generale della Cgil Sardegna), Pier Luigi Ledda (segretario generale della CISL Sardegna) e Valentina Meloni (responsabile di Generazioni Sardegna), con la partecipazione di Fabrizio Barca (Co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità).

Nel corso della serata, il gruppo Erasmus del Liceo “B.R. Motzo” di Quartu Sant’Elena e la classe IV A, metteranno in scena “Antropocene e l’eco dal futuro”, una rappresentazione sul rapporto tra umanità e ambiente, tra presente e futuro. Un segno forte della centralità delle nuove generazioni non solo come beneficiarie del cambiamento, ma come vere protagoniste attive di questo inarrestabile processo.

La musica sarà ancora protagonista alle 22 in piazza Duomo con il concerto di Francesco Renga (già sold out), atteso a Oristano per una tappa del tour “Angelo-Venti” in cui celebra insieme al suo pubblico due decenni della sua “Angelo”, l’iconico brano con cui trionfò al Festival di Sanremo nel 2005, e che venne poi incluso nella riedizione del suo disco “Camere con vista”. Il tour, che ha preso il via domenica scorsa, 8 giugno, a Ravarino (MO) e proseguirà tutta l’estate in diverse città italiane, si presenta come una grande festa e un viaggio musicale attraverso i più grandi successi del cantautore bresciano.

Sabato, 28 giugno – Giornata delle disabilità: inclusione, partecipazione e diritti per una società più giusta

L’ultima giornata di “IMMAGINA – Perché domani”, sabato 28 giugno, si concentrerà sul tema cruciale dell’inclusione delle persone con disabilità, affrontando con profondità e partecipazione il nodo dei diritti, dell’autonomia e della piena cittadinanza. Attraverso linguaggi artistici, testimonianze dirette e voci autorevoli, la giornata proporrà uno sguardo positivo e trasformativo sulla disabilità, non come limite ma come parte integrante della comunità.

Alle 17 si alzerà il sipario sullo spettacolo teatrale “Diversi Noi”, esito scenico del progetto europeo Erasmus+ SDIT (Self Determination and Inclusion by Theatre), curato da Rita Atzeri della compagnia cagliaritana Il Crogiuolo: protagonisti i ragazzi e le ragazze dell’associazione Diversamente ODV che porteranno sul palco le storie di autodeterminazione, sogni e quotidianità vissute da persone con disabilità, ponendo al centro l’idea che l’espressione artistica sia un potente strumento di visibilità, empatia e riconoscimento. Attraverso il linguaggio del corpo e della scena, i protagonisti abbattono stereotipi, rivendicando con orgoglio la propria voce, i propri desideri e il diritto di essere parte attiva della società.

A seguire, “Progetti di vita. Immaginare il futuro, affermare diritti, costruire comunità inclusive”, titolo di una tavola rotonda coordinata da Andrea Pianu (responsabile di Legacoopsociali Sardegna), che riunirà rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e del terzo settore, per ragionare su come costruire percorsi di autonomia e piena partecipazione per le persone con disabilità. Interverranno Massimo Ascari (presidente nazionale di Legacoopsociali), Pierangelo Cappai (presidente regionale della FISH Sardegna, Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), Donatella Petretto (referente Inclusione dell’Università di Cagliari), Marilena Laconi (dell’AIPD – Associazione Italiana Persone Down), Sarah Russotti (dell’Associazione Agemo 18). Prevista la partecipazione dell’Assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna Ilaria Portas. Particolare attenzione verrà data all’importanza dei servizi educativi, dei progetti di inserimento lavorativo, e delle esperienze cooperative che mettono al centro la persona nella sua globalità, valorizzandone potenzialità e aspirazioni.

A chiudere in bellezza la quattro giorni, il concerto itinerante della Seuinstreet Band, la più grande formazione da strada della Sardegna, composta da più di trenta strumentisti, soprattutto giovanissimi, tutti provenienti dalla scuola della stessa associazione culturale con sede a Seui. Unica nel suo genere, questa “banda moderna” si muoverà agilmente su differenti territori musicali, tra i generi funk, R&B, soul e jazz abbinati a coreografie spettacolari che, senza alcuna barriera, coinvolgeranno il pubblico presente nelle vie del centro storico di Oristano. Un ulteriore momento di festa e socialità diffusa che partirà dal Chiostro del Carmine per animare le più importanti vie cittadine. Un evento che celebra la partecipazione collettiva, il diritto alla cultura e alla città per tutti, sottolineando ancora una volta come l’inclusione passi anche – e soprattutto – attraverso luoghi informali, capaci di accogliere ogni diversità con gioia, ritmo e condivisione, restituendo una narrazione corale di forza, visione e speranza.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile “IMMAGINA – Perché domani” è promosso da Legacoop e dall’associazione culturale Dromos (direttore artistico Salvatore Corona), in collaborazione con il CRU – Consiglio Regionale Unipol, ASVIS – Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Forum Disuguaglianze Diversità, e Consorzio UNO – l’Università di Oristano, con il patrocinio del Consiglio e della Giunta Regionale della Sardegna, della Provincia di Oristano e del Comune di Oristano, e con il contributo di Fondazione di Sardegna (main sponsor), Banco di Sardegna, Banca di Cagliari, Conad, Coop, Con.Ass.I.Coop, Datacoop, Consorzio per la tutela del formaggio pecorino romano, FidiCoop, Camst group, Coopfin, Indicoo e Altsys.

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Mercoledì, 11 giugno 2025

Red
11 Giugno 2025

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