Tari più bassa? Quasi impossibile. E già spunta un aumento di Arera
13 Maggio 2025
Il presidente della I Commissione al Bilancio, Davide Tatti: "Il Comune ci sta provando, ma è difficile"

Foto d'archivio
Oristano
Il presidente della I Commissione al Bilancio, Davide Tatti: “Il Comune ci sta provando, ma è difficile”
Una riduzione delle tariffe Tari è una possibilità remota e all’orizzonte c’è già un aumento di sei euro imposto dall’Arera. È quanto emerso dell’ultima riunione della I Commissione consiliare permanente al Bilancio, nel corso della quale si è cercato di fare il punto su una diminuzione della tassa sui rifiuti per i cittadini: una missione quasi impossibile, ma il Comune vuole provarci, puntando sulla lotta all’evasione e una gestione più oculata.
Insieme ai consiglieri, presenti ieri all’incontro anche il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, nella sua veste momentanea di assessore al Bilancio, e un tecnico comunale. “La riunione è stata convocata proprio per uno studio approfondito sulla possibilità di ridurre le tariffe, ma sarà davvero molto difficile”, ha commentato il presidente della I Commissione, Davide Tatti. “Da un controllo è emerso che il Comune sta già applicando la tariffa più bassa possibile: oltretutto sappiamo già che Arera ha richiesto un aumento di sei euro per tutte le categorie, sia privati che attività”.
La coperta è corta. “Il punto è che se tagliamo le tariffa ad alcune categorie, dobbiamo necessariamente aumentare la Tari ad altre”, ha proseguito il presidente Tatti. “Attualmente il Piano economico-finanziario non ci permette margini di miglioramento: nonostante il lavoro degli uffici e le verifiche, risulta praticamente impossibile ridurre i costi per i cittadini”.

Sulle tasche della comunità pesano evasione, pratiche scorrette e i costi della raccolta porta a porta. “Nel corso della riunione, è emersa l’esigenza di inasprire i controlli per gli evasioni, cercando di far rientrare nelle casse comunale somme dovute e mai versate. Altro tasto dolente l’utilizzo indiscriminato delle isole ecologiche, dove la differenziata è un miraggio e i rifiuti finiscono a dover essere smaltiti come secco, che è ciò che fa lievitare le tariffe”, ha illustrato Tatti. “È anche vero, che ci sono delle situazioni che pesano più di altre sui conti comunali: un esempio sono le case sparse, difficili da raggiungere e che richiedono degli spostamenti più lunghi per i mezzi di raccolta, comunque necessari per garantire un servizio. Pensiamo poi a bar e ristoranti: come gli altri, hanno una tariffa calcolata sulla base della metratura quadra del locale. Se pagano per 50 metri quadri, ma poi usufruiscono anche le aree esterne, a questo punto la Tari deve essere necessariamente ricalcolata sulla base del suolo effettivamente occupato. Si aggiungono poi i problemi derivanti dai camper: i loro rifiuti finiscono nell’indifferenziato, andando a pesare sul totale complessivo del secco prodotto in città, dal momento che non esiste un’area attrezzata”.
Il nodo della Tari puntuale. “Purtroppo ancora troppe persone non hanno ritirato i nuovi mastelli da scansionare per garantire il conteggio del numero di conferimento dell’indifferenziata: anche su questo punto abbiamo richiesto un intervento per far partire la Tarip in maniera radicale in tutta la città”, ha continuato Tatti. “Gli utenti dovranno essere invitati a ritirare i bidoni idonei, con comunicazioni, che potrebbero andare dalla semplice lettera a una diffida”.
Per il presidente della Commissione permanente è necessario reinventare la raccolta dei rifiuti “Il punto è che il servizio porta a porta comporta dei costi, che immancabilmente gonfiano le tariffe”, ha concluso Tatti. “L’ideale sarebbe reimmaginare il servizio, abbinando per esempio i ritiri a delle isole ecologiche, nelle quali i rifiuti sono effettivamente differenziati e nelle quali si può accedere solo dopo aver mostrato un documento di identità, che tiene conto del numero di conferimenti. Oristano è una città virtuosa sulla gestione dei rifiuti, è ora che ciò produca dei benefici per le tasche dei cittadini”.
Martedì, 13 maggio 2025
Lascia un commento
Commenti
Oristano è una città virtuosa? Non ci sono aree attrezzate per i camper che quindi non differenziano e la colpa di chi è…i cittadini non ritirano i mastelli giusti (oltre due anni) e la colpa di chi è? Ogni anno solo a Torregrande si ripuliscono spiaggia e pineta con tanta indifferenziata, non c’è una gestione controllata per i rifiuti di chi va in spiaggia o dei tanti turisti giornalieri e la colpa di chi è? Non si sono ricalcolate le metrature di bar e ristoranti (il COVID è 2020) e la colpa di chi è? Volete dare la colpa ai cittadini virtuosi? La raccolta porta a porta è stata imposta dall’alto e se andiamo a vedere le dichiarazioni era il modo migliore per ridurre la tassa e ora? Ora è colpa del porta a porta se non si riduce? È colpa di chi vive isolato? La colpa la sappiamo bene di chi è