Referendum su lavoro e cittadinanza: le ragioni del sì in un incontro a Oristano
19 Maggio 2025
Appuntamento con Sinistra Futura e Cgil per discutere i quesiti

Le schede referendarie
Oristano
Appuntamento con Sinistra Futura e Cgil per discutere i quesiti
Perché votare Sì ai referendum sul lavoro dell’8 e 9 giugno? Le ragioni saranno al centro di un incontro-dibattito promosso da Sinistra Futura Oristano e dal Comitato per i referendum sul lavoro, in programma mercoledì 21 maggio alle 18 all’Hostel Rodia, nella sala convegni di viale Repubblica.
L’iniziativa, dal titolo “Libertà è partecipazione”, vedrà gli interventi di Bruno Palmas, responsabile organizzazione e presidenza di Sinistra Futura Sardegna, e Fausto Durante, segretario generale della Cgil Sardegna. Un’occasione per approfondire i contenuti dei quesiti referendari e il loro impatto su diritti, tutele e condizioni di lavoro in Italia.
L’incontro è aperto al pubblico e vuole essere un momento di confronto e informazione in vista della consultazione popolare di giugno, che punta a modificare alcune norme attuali in materia di lavoro.
L’appuntamento è sostenuto da Sinistra Futura Sardegna e dalla Cgil, e rientra nelle iniziative di mobilitazione a favore del Sì.
Dei cinque referendum abrogativi quattro riguardano il lavoro e uno la cittadinanza.
Quesito uno (scheda verde) sui licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti. Si propone di abrogare il decreto del Jobs Act sul contratto a tutele crescenti del 2015, ripristinando il reintegro obbligatorio per i licenziamenti illegittimi previsto dall’articolo 18. La misura riguarda i lavoratori assunti dal 2015 in aziende con oltre 15 dipendenti.
Quesito due (scheda arancione) sull’indennità in caso di licenziamento nelle piccole imprese. Il secondo quesito propone di abolire il limite massimo all’indennità per i licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti, lasciando al giudice la libertà di stabilire l’importo senza vincoli.
Quesito tre (scheda grigia) sui contratti a termine. Il terzo quesito propone di abrogare le norme introdotte nel 2015 sui contratti a tempo determinato, ripristinando l’obbligo di indicare una causale anche per quelli inferiori ai dodici mesi. Attualmente, questo obbligo vale solo per i contratti di durata pari o superiore a un anno.
Quesito quattro (scheda rosa) sulla responsabilità solidale negli appalti. Il quarto quesito propone di ripristinare la responsabilità solidale negli appalti per gli infortuni sul lavoro legati ai rischi specifici dell’attività svolta. Se approvato, anche il committente – oltre ad appaltatore e subappaltatore – sarebbe obbligato a risarcire il lavoratore in caso di infortunio. Oggi questa responsabilità condivisa non è prevista.
Quesito cinque (scheda gialla) sulla cittadinanza. Il quinto quesito propone di ridurre da dieci a cinque anni il periodo minimo di residenza richiesto ai cittadini non UE per ottenere la cittadinanza italiana, tornando alla normativa precedente. Restano invariati gli altri requisiti previsti dalla legge del 1992.

Lunedì, 19 maggio 2025