Quali profumi amavano gli antichi? Tante curiosità con il professore Dominique Frère – Video
17 Maggio 2025
All'Hospitalis Sancti Antoni un interessante convegno

Il convegno sui profumi all'Hospitalis Sancti Antoni
Oristano
All’Hospitalis Sancti Antoni un interessante convegno
Mirto, agrumi e rose, ma anche spezie, oli e una particolare canfora creata con la salvia. Sono solo alcuni degli ingredienti utilizzati in antichità per creare ciò che ancora oggi fa parte della nostra quotidianità e amiamo utilizzare: i profumi.
Sono tante le curiosità emerse nella serata di ieri all’Hospitalis Sancti Antoni nel corso della conferenza “Profumi greci, etruschi e fenici: i risultati delle analisi chimiche”, organizzata dall’Antiquarium Arborense, dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano, che ha visto come protagonista Dominique Frère, professore universitario di archeologia e storia antica all’Université Bretagne Sud.
Proprio da Oristano, alcuni anni fa, è partita una ricerca sulle fragranze nuragiche. “Dalle analisi è possibile far emergere alcuni elementi presenti nei vasi riportati alla luce, ma attraverso degli studi è possibile ricostruire i profumi contenuti e quindi la vita quotidiana del passato delle donne e gli uomini che li utilizzavano”, ha spiegato Carla Del Vais, direttrice dell’Antiquarium Arborense.
“Nel corso della storia, i profumi non ricoprivano solo il ruolo di semplici fragranze da indossare, ma anche quello di amuleti protettivi, medicinali e elementi essenziali per rituali religiosi e funebri”, ha spiegato il professor Frère. “Tra i maggiori cultori dei profumi c’erano gli etruschi, che addirittura inventarono dei vasetti prodotti in serie ad hoc per contenerli. Erano così importanti, nella loro cultura, che anche nei sarcofagi troviamo dei chiari riferimenti alle fragranze. Un esempio sono le collane indossate dalle donne, che tra i ciondoli avevano proprio dei vasetti da profumo. Gli stessi ingressi delle tombe erano cosparsi di profumo”.
“C’erano sicuramente delle distinzioni tra i profumi maschili e femminili. Difficile stabilire quali fossero quelli preferiti da chi, ma è chiarissimo che nell’antichità gli uomini senza dubbio utilizzavano delle fragranze, che avevano non solo uno scopo di profumare, ma anche quello di protezione”, ha aggiunto il professore. “Tanto che abbiamo trovato dei vasi da profumo a forma di gamba maschile o di piede con sandalo maschile o di testa di uomo, contenenti delle fragranze che venivano utilizzate come protezione in guerra, per esempio, anche spalmate sui capelli”.

Tanti gli ingredienti utilizzati: secondo le fonti letterarie, i profumi erano un mix di fragranze, proprio come oggi. “Per il sucus si impiegavano essenze floreali, come rosa e gelsomino; spezie tra le quali cannella e zafferano; poi rizomi di iris e resine, quali mirra e incenso. Per il corpus si privilegiavano oli come quelli di olive versi, mandorle amare e sesamo. Si aggiungeva poi un fissativo, che poteva essere il sale e del colorante, come l’anchusa. Per esempio, a Roma le donne aristocratiche componevano il proprio profumo, che variava a seconda degli eventi ai quali doveva prendere parte o al suo stato d’animo”.
Sabato, 17 maggio 2025