La Chiesa Valdese con l’8×1000 sostiene il progetto di residenzialità dell’Aipd di Oristano
14 Maggio 2025
Un importante passo verso l'autonomia e l'indipendenza

Oristano
Un importante passo verso l’autonomia e l’indipendenza
Imparare a cucinare, dividere le spese, gestire il tempo e la casa: gesti quotidiani ma fondamentali che puntano al raggiungimento dell’autonomia e l’indipendenza delle persone con sindrome di Down. E con questo obiettivo la Chiesa Valdese, attraverso i fondi dell’otto per mille, ha voluto finanziare il nuovo progetto di residenzialità avviato dall’Aipd di Oristano a partire da dicembre scorso.
Il progetto, ospitato nella casa Aipd di via Martiri di Belfiore a Oristano, si rivolge a giovani adulti con sindrome di Down e si inserisce nel più ampio percorso educativo dedicato allo sviluppo delle autonomie personali e della vita indipendente.
L’obiettivo è quello di offrire ai partecipanti la possibilità di sperimentarsi nella gestione quotidiana della casa a partire dalla pianificazione dei pasti alla spesa, passando poi alla preparazione dei pranzi e le pulizie domestiche, fino alla gestione del denaro e del tempo. Il tutto attraverso attività concrete e quotidiane che consentono ai ragazzi di acquisire non solo competenze pratiche ma imparano anche a collaborare tra loro, a prendere decisioni autonome e, sopratutto, a sentirsi parte attiva di una comunità.

Il progetto punta quindi a valorizzare le capacità di ciascuno, sostenendo sia il consolidamento delle competenze già acquisite sia l’apprendimento di nuove abilità, con particolare attenzione alla gestione economica e organizzativa della giornata.
A supportare i partecipanti sono presenti educatori specializzati e volontari, che accompagnano i ragazzi in un percorso di crescita graduale, rispettoso dei tempi e delle potenzialità di ognuno. Infine, il lavoro educativo si concentra anche sul rafforzamento dell’autostima, sull’importanza della partecipazione attiva e sulla promozione del senso di responsabilità.

“Ringraziamo la Chiesa Valdese per aver creduto nel nostro progetto”, sottolinea il coordinatore delle attività Massimo Serra. “Il loro sostegno ci permette di offrire ai ragazzi un’esperienza significativa di autonomia, fondamentale per il loro percorso di crescita personale”.
Il progetto è sostenuto con i fondi otto per mille della Chiesa Valdese, a conferma dell’impegno da parte della Chiesa Valdese a favore di progetti sociali che promuovono l’inclusione, l’autonomia e i diritti delle persone più fragili.

Mercoledì, 14 maggio 2025