Reggia giudicale: una petizione online per restituirla alla città
22 Aprile 2025
Il comitato promotore vorrebbe che l'edificio venisse utilizzato per finalità culturali

La Reggia giudicale di piazza Manno
Oristano
Il comitato promotore vorrebbe che l’edificio venisse utilizzato per finalità culturali
La Reggia giudicale degli Arborea continua a rimanere sotto i riflettori: l’ex carcere di piazza Manno stavolta è protagonista di una petizione, che chiede di restituire l’edificio alla città, destinandolo a finalità culturali.
La raccolta firme è stata pubblicata su sito Change.org dal neonato “Comitato Reggia Giudicale Oristano”, che ha aperto una pagina su Facebook ad hoc.
La petizione ha quasi raggiunto le prime 200 firme. “La Reggia del Giudicato di Arborea riveste per noi un ruolo di fondamentale importanza nella storia della Sardegna. Con dei sovrani che, con costanza e coerenza politica, hanno lottato per riunire tutta l’isola sotto un unico regno, lasciando al Giudicato d’Arborea il peso della guerra sanguinosa contro gli invasori”, scrivono dal Comitato. “Ci sta a cuore che questa preziosa parte del nostro patrimonio culturale, situata in piazza Manno a Oristano, torni a essere un bene della città e dell’intera Sardegna”.
“Attualmente, l’ex carcere risiede in uno stato di abbandono inadeguato: molti di noi sentono la mancanza di un luogo culturale così importante, ricco di storia e leggende”, si legge nella nota. “Prendiamoci cura del nostro patrimonio e rendiamo la Reggia giudicale di Arborea accessibile per finalità culturali e per eventi di ampio valore sociale. Il nostro obiettivo è di rendere viva ancora una volta la storia della Sardegna e di promuovere il nostro patrimonio unico”.
“Torniamo indietro nel tempo e ricordiamo il valore dei nostri antenati, delle loro lotte, delle loro storie. Chiediamo che la Reggia Giudicale degli Arborea sia restituita al pubblico, per arricchire le vite di tutti coloro che vivono e visitano la nostra Isola. Sosteniamo questa causa firmando la petizione”, concludono i promotori della raccolta firme.
Martedì, 22 aprile 2025