Nella Giornata dedicata all’autismo, arriva a Oristano il docufilm “Passu Passu”
1 Aprile 2025

Martedì, 1° aprile 2025
In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo sarà Oristano a fare da cornice alla prima proiezione pubblica in Sardegna di “Passu Passu”, il docufilm di Marco Spanu.
A promuovere l’evento è Inmediazione, le associazioni Diversamente ODV e Filippide Sud Sardegna, con il Centro servizi culturali Unla di Oristano.
L’appuntamento è per domani – 2 aprile – alle 18 all’Unla di via Carpaccio, con ingresso libero sino a esaurimento posti.
“Passu Passu” è prodotto da Inmediazione, Diversamente ODV, Progetto Filippide Cagliari Sud Sardegna con il sostegno di Rosa Running Team e del progetto “Insuperabile – la staff etta dell’inclusione”.
“Passu passu è un modo di dire nella lingua sarda”, precisano gli organizzatori. “Tradotto letteralmente significa passo dopo passo o anche un passo alla volta. Viene utilizzato come esortazione e consiglio a una persona che si affanna a bruciare i tempi necessari verso uno dei traguardi della vita. Traguardi che spesso necessitano più di costanza e resistenza che di velocità e potenza”.
“Il film documentario racconta di un pellegrinaggio e di una sfida sulla Via Francigena, metafora delle sfide quotidiane che adulti con autismo e i loro familiari e caregiver affrontano durante il cammino della vita”, spiegano gli organizzatori. “Le situazioni affrontate durante il cammino sono le stesse che le famiglie affrontano ogni giorno: sono racconti di fatiche, di incidenti, di crisi personali e familiari. Di intolleranze e stigma sociale. Ma anche racconti sulla bellezza dell’incontro e il confronto con un’umanità gentile e accogliente, dell’affrontare le sfide e del raggiungere traguardi insieme. Ognuno con il proprio passo”.
“Passu Passu ci porta in un viaggio dal tono intimo, basato sul dialogo silenzioso tra natura ed esseri umani, grazie al quale sperimentiamo la riscoperta della riflessione su temi che solo in apparenza sono contrapposti: normalità e diversità, traguardi personali e traguardi collettivi. Perché non c’è salita troppo ripida, per chi si prepara con pazienza”, concludono i promotori dell’iniziativa.
