Donazione degli organi, Oristano città generosa: il 73% ha detto sì
11 Aprile 2025
Nel 2024 quasi 1400 consensi in città, con un indice del dono del 68,42%. La Sardegna sul podio delle regioni più virtuose

L'immagine di una campagna dell'Aido per sensibilizzare alle donazioni di organi e tessuti
Oristano
Nel 2024 quasi 1400 consensi in città, con un indice del dono del 68,42%. La Sardegna sul podio delle regioni più virtuose
Nel corso del 2024 a Oristano 1.376 cittadini hanno scelto di esprimere il proprio consenso alla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità. I consensi rappresentano il 73,3% delle 1876 dichiarazioni raccolte tra il 1° gennaio e il 31 dicembre all’ufficio anagrafe comunale. Nello stesso periodo, 501 persone hanno espresso un diniego, mentre 1.118 cittadini si sono astenuti dalla scelta al momento della richiesta del documento.
L’indice del dono – che misura il rapporto tra consensi e opposizioni – ha raggiunto il valore significativo del 68,42%.
Questi dati fanno parte del rapporto sull’Indice del dono 2025, realizzato dal Centro nazionale trapianti e diffuso in occasione della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, celebrata oggi.
Complessivamente la Sardegna è nel podio delle regioni virtuose, superata solo dalla provincia autonoma di Trento e dalla Valle d’Aosta.
Tra le grandi città più generose figura Sassari, che si colloca al secondo posto nella classifica nazionale. Il 72,2% dei cittadini ha espresso il proprio assenso alla donazione, mentre le opposizioni si fermano al 22,8%. L’indice del dono, che misura il rapporto tra consensi e dinieghi, è pari a 70,38: uno dei più alti a livello nazionale, superato solo da Trento.
A livello regionale, il comune più virtuoso risulta essere Cardedu, che registra il valore più alto dell’indice del dono: ben 91,83, con 174 consensi e solo 30 dinieghi. Subito dopo si colloca Scano di Montiferro, con un indice di 88,29, frutto di 109 sì alla donazione contro 14 no.
All’estremo opposto della classifica sarda c’è ancora la provincia di Oristano, con Busachi. Il piccolo centro del Barigadu fa segnare un indice del dono decisamente più basso, pari a 33,99, con appena 18 assensi e 35 opposizioni.
Tuttavia, al di là dei singoli comuni virtuosi, a preoccupare è il quadro generale emerso nel primo trimestre del 2025. Su circa 950mila dichiarazioni di volontà espresse al momento del rinnovo della carta d’identità elettronica, solo 570mila persone hanno dato il proprio consenso al prelievo degli organi dopo la morte (pari al 60,3%), mentre 380mila hanno scelto di opporsi (39,7%). Ancora più alto il numero degli astenuti: circa 680mila cittadini, ovvero il 41,6% di quanti hanno rinnovato il documento nei primi 90 giorni dell’anno, non ha espresso alcuna preferenza.
Complessivamente in questo momento nel Sistema informativo trapianti sono depositati 22,3 milioni di dichiarazioni: 15,5 milioni di consensi e 6,8 milioni di opposizioni. Dal 1 gennaio al 31 marzo 2025 i “no” alla donazione sono saliti del +3,4% rispetto al 2024 mentre le astensioni sono diminuite dello 0,6%.
I più propensi davanti all’ipotesi di donare gli organi dopo la morte sono i 40-50enni, tra i quali si registra quest’anno il 68,6% di consensi e il 31,4% di opposizioni. I più dubbiosi sono soprattutto gli over 60 (48,4% di “no”, erano il 45,5% nel 2024), ma anche i 18-30enni, tra i quali le opposizioni sono passate dal 33,6% del 2024 al 37,9% del primo trimestre 2025.
Venerdì, 11 aprile 2025