Bonifiche dall’amianto, troppi ritardi: soldi non spesi, procedure da cambiare – Foto
29 Aprile 2025
Oggi a Oristano la Giornata dedicata alle vittime della fibra cancerogena. Cerimonia, mostra e dibattito. C'era anche l'assessore Laconi

Un momento del seminario all'Istituto Othoca
Oristano
Oggi a Oristano la Giornata dedicata alle vittime della fibra cancerogena. Cerimonia, mostra e dibattito. C’era anche l’assessore Laconi
“Abolire il bando e passare al modello a sportello: solo così possiamo raddoppiare le bonifiche”. A chiederlo con decisione è stato Giampaolo Lilliu, presidente dell’Associazione ex esposti e tra i promotori della Giornata dedicata alle vittime dell’amianto che si è svolta anche a Oristano.
La proposta è chiara: eliminare i vincoli burocratici del bando regionale che obbliga le province a seguire procedure rigide e poco efficaci, per dare modo ai cittadini di presentare domanda nel momento in cui decidono di intervenire. Un sistema più snello, che secondo Lilliu potrebbe garantire il 50% in più delle bonifiche.
La cerimonia si è aperta presso la rotonda di via Petri, dove si è reso omaggio a chi ha pagato con la vita l’esposizione all’amianto. Un momento di riflessione e memoria che ha dato il via a una giornata ricca di contenuti e proposte.
Tra i momenti centrali, il seminario formativo organizzato all’Istituto industriale Othoca per sensibilizzare e informare gli studenti. Qui è intervenuta anche l’assessora regionale alla Difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, che ha sottolineato la necessità di affrontare il tema in maniera concreta: “Non solo chi ha lavorato con l’amianto, ma anche i familiari sono stati colpiti, e in alcuni casi non si riesce nemmeno a capire dove e come sia avvenuta l’esposizione. Non vogliamo creare allarmismi, ma è importante capire la gravità del problema”.
L’assessora ha preso un impegno preciso: collaborare con gli assessorati competenti – Salute e Lavori pubblici – per il Piano Amianto Zero, a partire da un censimento capillare che includa anche il patrimonio privato. “Le strutture pubbliche sono già mappate, ma manca l’intero settore privato. Senza dati certi è difficile programmare, e servono risorse adeguate per finanziare le bonifiche”.
“Non possiamo risolvere tutto in poco tempo”, ha aggiunto l’assessore, “ma possiamo avviare un progetto serio che porti, col tempo, alla parola fine. Ci vorranno anni, ma dobbiamo procedere. Anche sulla legge, se manca qualcosa – come il riconoscimento dei familiari tra i soggetti a rischio – provvederemo ad aggiornare il testo. E se sarà necessario stanziare ulteriori fondi, lo faremo. La salute è il bene primario e deve essere tutelata”.
Laconi ha ricordato che 6 milioni di euro, stanziati tra il 2020 e il 2022 per la Provincia di Oristano, devono ancora essere assegnati e spesi. “Bisogna capire perché quei fondi non sono stati ancora utilizzati. Mi impegno anche a sollecitare la convocazione della conferenza regionale proprio a Oristano, visto che da qui arriva una forte richiesta di attenzione”.
La giornata si è chiusa con l’inaugurazione di una mostra realizzata dal Comune, visitabile fino alla fine dell’anno scolastico e destinata poi a raggiungere le altre scuole del territorio. Un percorso didattico per educare, sensibilizzare e far crescere consapevolezza tra i più giovani.
E proprio dagli studenti sono arrivate le richieste più stimolanti. Uno di loro ha chiesto se l’amianto possa essere riutilizzato in modo sicuro. Lilliu ha spiegato che esiste una tecnologia che lo rende possibile: “Ad Arborea abbiamo sperimentato un impianto di inertizzazione, che elimina la fibra pericolosa e permette di recuperare il cemento. Abbiamo coinvolto l’Università di Genova: la ricerca esiste, ma deve essere finanziata. Non possiamo continuare a seppellire l’amianto in discariche autorizzate, occupando terreno che potrebbe servire all’agricoltura”.
Sulla stessa linea l’assessora Laconi: “Più che smaltire, dobbiamo pensare a riciclare. Le discariche in Sardegna sono poche e si esauriranno presto. Lo smaltimento deve essere l’ultima possibilità”.
Martedì, 26 aprile 2025