“Ai giovani il compito di abbattere le disuguaglianze”. L’ex ministro Fabrizio Barca all’Istituto “Mossa” – Video
29 Aprile 2025
Nel corso dell'incontro, la proposta di un'eredità universale da 15 mila euro ai diciottenni

L'ex ministro Fabrizio Barca incontra gli studenti dell'Istituto "Mossa"
Oristano
Nel corso dell’incontro, la proposta di un’eredità universale da 15 mila euro a tutti i diciottenni
“La disuguaglianza è causa di politiche sbagliate, ma sono i giovani a poter fare qualcosa per abbatterla”. Questo il messaggio lanciato dall’economista ed ex ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, che stamane ha incontrato gli studenti dell’Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” in una mattinata di confronto, lanciando una proposta: un’eredità universale da 15.000 euro per i giovani di 18 anni.
Con un’iniziativa inserita nel programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali (PESES), promosso e diretto dal professore Carlo Cottarelli, i ragazzi hanno potuto riflettere sull’uguaglianza, così come intesa nell’articolo 3 della Costituzione, e su quanto la società si stia allontanando da questo concetto. “Per anni hanno cercato di convincerci che siano state globalizzazione e la tecnologia ad aver creato le disuguaglianze, ma sono solo dei luoghi comuni”, ha spiegato Barca.
“Sono le scelte politiche sbagliate che si sono succedute negli anni ad aver creato questa situazione”, ha continuato l’economista. “È tuttavia importante comprendere che è possibile smontare queste scelte: il problema risiede, naturalmente, nel convincere le classi dirigenti. Ma se ci unissimo, come collettività, potremmo trovare delle soluzioni e delle alternative”.
L’appello ai giovani e una proposta per sostenere il loro futuro. “Dobbiamo ricordare che i cambiamenti li fanno i giovani: ecco perché è importante dare loro l’occasione di cambiare le cose”, ha aggiunto l’ex ministro Barca. “Tra le proposte di questo nostro Forum, che ormai ha fatto il giro d’Italia, c’è quella di redistribuire la ricchezza. Perché in Italia è così concentrata? Perché siamo uno degli unici stati in cui è stata pressoché eliminata la progressività della tassazione nelle eredità, lasciando la ricchezza in mano a pochi. Proponiamo, dunque, di tassare le eredità sopra i 500 mila euro e utilizzare i fondi per istituire un’eredità universale da 15.000 euro per ogni neo-diciottenne, senza limiti di reddito o divieti sulle modalità di spesa”.
L’idea è piaciuta ai ragazzi, che, chiamati a esprimere la propria opinione con i loro smartphone su una piattaforma ad hoc, hanno potuto dare la loro opinione.
“La gestione dell’eredità spetterebbe agli stessi ragazzi, che verrebbero accompagnati dai 14 anni in un percorso di responsabilizzazione”, ha illustrato Barca. “Nel corso degli incontri arrivano sempre perplessità su le modalità di spesa o sull’universalità del fondo, che trascende il reddito familiare: questo è legato alla carenza di fiducia nel prossimo”.
Le nuove generazioni devono credere nel cambiamento. “Per costruire una coscienza che permetta di abbattere le disuguaglianze è necessario convincersi di poter avere fiducia, sia in sé stessi che negli altri. Lasciando da parte i pessimismi”, ha concluso Barca. “Il secondo punto essenziale nel processo è la conoscenza, che permette di individuare gli ostacoli: la scuola è la macchina primaria del cambiamento, poiché dà competenze per la crescita. Ed è essenziale che non solo i ragazzi, ma anche i genitori comprendano quando sia indispensabile nella vita dei propri figli”.


Martedì, 29 aprile 2025