Trasloco dal Sacro Cuore al Frassinetti: “I disagi ci sono e sono un problema collettivo”

Botta e risposta tra mamme, dopo la richiesta di intervento rivolta al Comune

L’Istituto Frassinetti di Oristano

Martedì, 19 novembre 2024

“I disagi che vivono i bambini trasferiti dalla sede della scuola elementare Sacro Cuore ai locali dei Frassinetti sono un problema collettivo, mi è dispiaciuto molto leggere la presa di distanza di due mamme”. Sono le parole di rammarico di una mamma tra quelle che hanno firmato la lettera inviata all’Amministrazione comunale di Oristano, per chiedere la risoluzione di alcune problematiche riscontrate da gran parte degli alunni e dalle loro famiglie.

“Un bambino può non avere problemi, ma se i compagni devono fare 400 metri con pioggia o zaino pesante, spostandosi dalla sala dell’accoglienza, che è rimasta nella sede della primaria, all’aula, trasferita in via Torino, questo è un problema collettivo”.

“Se ci sono genitori di bambini autistici che temono per i loro figli, le cui aule sono nei piani superiori dell’edificio e le finestre sono prive di parapetto, pur non avendo io figli autistici questo è anche un mio problema”, continua la mamma, che sottolinea: “Vorrei precisare inoltre che le nostre rimostranze sono state mosse verso l’amministrazione comunale non certo verso la dirigente, la quale è stata sempre molto collaborativa e ha fatto ciò che era in suo potere fare”, continua la mamma. “Già a inizio dell’anno abbiamo evidenziato alcuni problemi: la possibilità che con l’arrivo dell’inverno i bambini – in aule senza riscaldamento – potessero soffrire il freddo; il trasloco nei piani alti dell’edificio dei Frassinetti con conseguente rischio per alcuni alunni; e i banchi più alti rispetto alle sedie, che costringono gli alunni più bassi a scrivere in piedi. Abbiamo chiesto anche di liberare dal materiale edile un passaggio interno all’istituto Frassinetti che eviterebbe di fare 400 metri in strada agli alunni che fanno l’accoglienza o a quelli che devono raggiungere la palestra per fare l’ora di attività motoria. La soluzione non può essere evitare che svolgano l’attività”.

“Due mamme hanno preso le distanze dai problemi, ma questi esistono”, continua. “Tra l’altro quando la lettera, prima di essere inviata in Comune ha fatto il giro delle chat di classe, nessuno ha detto di non essere d’accordo”.

“Sono punti di vista, però dispiace molto”, ripete concludendo la mamma, “perché questo è un problema collettivo e non individuale, soprattutto per i bambini più fragili”.

1 commento

  1. Questa lettera nella nostra classe non è mai arrivata e non è stata ne visionata ne tanto meno firmata da una classe intera,di cosa stiamo parlando?? Non esistono problemi collettivi,per alcuni ci sono dei disagi mentre per altri non c’è alcun problema,quindi?? Ci è stato chiesto di avere pazienza,conosciamo bene tutti le tempistiche abbastanza lunghe e nessuno ci ha promesso niente in tempi brevi!!

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