Venerdì, 29 novembre 2024
Una giovane ragazza che osserva il mondo attraverso lo schermo di uno smartphone. Una scena ormai vissuta quotidianamente dai coetanei degli studenti della scuola secondaria di via Marconi, dell’Istituto comprensivo 1-2 di Oristano. Ma per una volta hanno vissuto l’esperienza da spettatori. grazie alla rappresentazione teatrale “Emotività digitale”, andata in scena ieri.
Tutte le classi hanno assistito alla produzione della compagnia Actores Alidos, con Roberta Locci (autrice del testo) e Michela Cogotti Valera. Lo spettacolo si rivolge a un pubblico tra gli 11 e i 14 anni. Sul palco riflessioni su temi come l’abuso tecnologico, la gestione delle emozioni, le difficoltà relazionali, la fuga dai problemi reali attraverso i social, l’invidia, il vittimismo e il body shaming.
“Se osserviamo attentamente i ragazzi, ci accorgiamo che oggi i media digitali hanno un ruolo centrale nelle loro esperienze quotidiane, individuali e sociali”, spiegano i produttori dello spettacolo. “Esperienze che passano principalmente attraverso lo smartphone: lo usano sempre, lo usano per tutto e in molti affermano di non poter vivere senza. I social media rappresentano per gli adolescenti un nuovo terreno in cui fare esperienze relazionali ed esprimere il sé, un terreno ricco di emozioni e sentimenti, e spesso divengono un falso mezzo per risolvere i problemi e per fuggire dalla realtà”.
“Così i ragazzi sono inevitabilmente soggetti a quella che oggi viene chiamata FOMO (Fear Of Missing Out) ovvero la paura di perdersi qualcosa: una forma di ansia sociale caratterizzata dal desiderio di rimanere continuamente in contatto con gli altri e contemporaneamente dalla paura di essere esclusi. Ma come vivono realmente gli adolescenti nell’ecosistema di Instagram, WhatsApp, YouTube e TikTok? Che impatto hanno i social media sui comportamenti, sull’emotività e sulle relazioni dei ragazzi?”, hanno aggiunto gli Actores Alidos.
Lo spettacolo ha portato in scena un racconto in bilico tra ciò che è reale e ciò che non lo è, tra i desideri profondi e quelli indotti, tra finzione e verità, con l’attrice che si è rapportata esclusivamente con un ologramma, rappresentazione dei contenuti del suo smartphone.
“Emotività digitale è un campo di indagine sul modo in cui le nuove tecnologie influenzano le emozioni, sebbene non sia ancora chiaro se e quanto siano in grado di modificarle, una cosa è certa: le nuove tecnologie hanno cambiato il modo con il quale esprimiamo i sentimenti e hanno cambiato la percezione e il significato che noi diamo a ciò che proviamo. La conseguenza è una inevitabile distorsione della realtà”, hanno concluso i produttorii. “Ci siamo interrogati sul senso del reale, sulle emozioni prodotte o indotte dal mondo digitale e soprattutto sulla capacità di definire un’emozione in un luogo e in un tempo precisi, scontrandoci costantemente con un profondo bisogno che le nuove generazioni hanno di rapportarsi in modo differente alle problematiche legate al digitale”.