Giovedì, 31 ottobre 2024
Cavoli, fragole, broccoli e spinaci. Sono solo alcuni dei prodotti che nasceranno dalle piantine messe a dimora stamane al Ceas Aristanis di Sa Rodia dai ragazzi dell’Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” per inaugurare il progetto “Le quattro stagioni degli orti”.
In continuità con le attività di “Coltiviamo la biodiversità in città”, la nuova iniziativa promossa da Comune di Oristano e Ceas è stata presentata dall’assessora all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda, e dal coordinatore delle attività del progetto, Antonio Ricciu.
“Grazie a tutti i ragazzi e gli insegnanti per essere qui a condividere questa giornata piacevole, ma sicuramente anche impegnativa”, ha detto l’assessora Zedda. “La finalità del progetto educativo Le quattro stagioni degli orti è quella di tutelare l’ambiente e valorizzare i beni comuni. La comunità – e quindi tutti noi – è il principale attore dell’iniziativa: mi sono già prenotata per gustare le verdure e i prodotti che sono sicura nasceranno dal lavoro e dalla passione di tutti coloro che cureranno questi nuovi orti cittadini”.
“Dobbiamo ricordare che senza l’ambiente non potremmo vivere: noi facciamo parte di un ecosistema, che se è sano ci permette di essere sani”, ha commentato Antonio Ricciu, coordinatore del Ceas. “Per questo l’educazione ambientale riveste un ruolo essenziale: se noi conosciamo la natura, possiamo riuscire ad amarla e rispettarla. Questo progetto permette ai ragazzi e i cittadini di approfondire il rapporto con l’ambiente, curando degli orti che vanno oltre il tradizionale legame con la primavera, che ci è sembrato piuttosto limitato. Grazie a una nuova copertura e all’abbattimento delle barriere architettoniche, la comunità potrà seguire le colture anche in inverno, estendendo le produzioni a tutto l’anno”.
Tra gli ospiti della mattinata anche Serafino Mura, responsabile di Campagna Amica, pronto a dare una mano ai ragazzi nella messa a dimora delle piantine insieme alla squadra del Ceas. “Scoprire il titolo del progetto è stato un vero piacere, perché racchiude la filosofia della vita agricola”, ha commentato Mura. “Le famiglie per tutto l’anno producevano ciò che consumavano a tavola, a contatto con l’ambiente, nel rispetto dei tempi e dei cicli delle stagioni. Per questo è essenziale che anche i ragazzi comprendano quanto sia importante il concetto di stagionalità”.
“Gli orti rivestiranno un ruolo importante nella vita della comunità: gli studenti, i ragazzi dello Spazio Giovani e tutti coloro che vorranno coltivare la propria pianta, senza l’ostacolo delle barriere architettoniche, avranno la soddisfazione di portare a casa il prodotto che hanno visto crescere”, ha concluso Ricciu. “Gli altri frutti della terra saranno utilizzati nei laboratori del Ceas, che serviranno a promuovere una corretta educazione alimentare”.
Sfoglia la gallery della presentazione del progetto “Le quattro stagioni degli orti”