Venerdì, 28 giugno 2028
Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti, le tariffe TARIP 2024 e l’integrazione del regolamento per l’applicazione della Tari puntuale con le agevolazioni per le attività commerciali e artigianali che hanno sede nelle zone interessate da cantieri la cui durata è superiore ai 6 mesi.
L’integrazione del regolamento tari puntuale con l’introduzione dell’agevolazione per disagi da cantieri di opere pubbliche, approvata all’unanimità (19 voti a favore), è stata illustrata dall’Assessore al Bilancio e ai tributi Luca Faedda: “Le integrazioni, introdotte su sollecitazione dell’Assessore alle attività produttive Valentina de Seneen e sulla base delle discussioni in Commissione bilancio, introducono agevolazioni a favore delle attività commerciali e artigianali che hanno sede in aree interessate da cantieri pubblici. In caso di svolgimento di lavori per la realizzazione di opere appaltate dal Comune che abbiano una durata di oltre sei mesi consecutivi, in considerazione dei disagi derivanti alle attività commerciali e artigianali che hanno sede operativa nelle zone interessate dai cantieri e precluse al traffico, è concessa un’agevolazione sul tributo per il periodo che eccede la scadenza inizialmente stabilita dal cronoprogramma. Hanno diritto all’agevolazione i titolari di attività commerciali e artigianali che hanno una sede operativa nelle aree precluse al traffico e la cui attività, con accesso al pubblico, si affacci sulla strada o area preclusa. L’agevolazione è calcolata in proporzione ai mesi e in base alla durata della chiusura al traffico. Il tributo è ridotto del 50 % con riferimento alle superfici nelle quali si svolge l’attività, per ogni mese, nel quale ha avuto luogo la preclusione al traffico”.
Gigi Mureddu (Presidente commissione bilancio) ha relazionato sui lavori della commissione che ha votato all’unanimità presentando un emendamento (poi approvato dall’aula) che lega l’applicazione dell’agevolazione al superamento del cronoprogramma stabilito per l’esecuzione dei lavori pubblici.
Nel dibattito è emerso un generale apprezzamento per la nuova misura. Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) ha parlato di una soluzione di buon senso e di un buon risultato dell’assessore De Seneen. Per Maria Obinu e Umberto Marcoli (Progetto Sardegna) “questo non è un successo dell’assessore, ma dell’intero consiglio comunale in virtù di una proposta dalla minoranza, recepita dalla maggioranza e dagli assessori”. Secondo Efisio Sanna (Oristano più) si tratta di “un provvedimento atteso, di giustizia e civiltà”. Giuliano Uras (Oristano al centro), pur annunciando il voto a favore, ha evidenziato i rischi derivanti dall’introduzione di questa misura: “Non ritengo che prepararci a ristorare i commercianti per la presenza di un cantiere pubblico sia un’operazione corretta. Non stiamo facendo corretta amministrazione. Apriamo un precedente pericoloso”. Per Antonio Iatalese (UDC) si tratta invece di “una soluzione equa, un provvedimento di buon senso, di equilibrio tra le varie soluzioni ipotizzate”. “Oristano non vive una condizione diversa da quella di tante altre città che come la nostra sono destinatarie di ingenti risorse del PNRR – ha detto Gian Michele Guiso (PSDAZ) -. Grazie a questi lavori si restituiranno ai cittadini e ai commercianti spazi finalmente recuperati, una città diversa, con un volto nuovo”. “L’introduzione di questa agevolazione è un riconoscimento e un segno, sia pure non esaustivo, dell’attenzione dell’amministrazione alle difficoltà degli operatori commerciali” ha osservato Sergio Locci (Aristanis). “Benvenuti il PNRR e tutti i cantieri – ha detto Pino Carboni (FDI) -. Bisogna però stare più attenti alla programmazione dei lavori”. Per Gianfranco Porcu (PSDAZ) “non può passare il concetto che ci sono stati errori di programmazione nei lavori. Quando si ha la fortuna di avere così tante risorse come nel caso del PNRR in un tempo così ristretto, ci sono le norme che determinano e impongono le tempistiche”.
Il sindaco Massimiliano Sanna ha chiuso il dibattito evidenziando che “da subito ci siamo confrontati con i commercianti per trovare soluzioni per andare incontro alle difficoltà evidenziate. Tutti insieme abbiamo trovato questa formula. Per quanto riguarda il PNRR, è una fortuna avere queste risorse, tutta la città ne beneficerà. La città ha necessità di interventi seri, a iniziare da piazza Manno che qualcuno dimentica le condizioni in cui versava fino a pochi mesi fa”.
Con 15 voti a favore e un astenuto l’assemblea ha approvato il Piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti per il biennio 2024/2025. L’Assessore al Bilancio e ai tributi Luca Faedda ha presentato la delibera spiegando che “il PEF è un documento fondamentale per la definizione del tributo. Dal 2019 c’è stata un’evoluzione con un nuovo sistema di calcolo dei costi e l’obiettivo di arrivare all’applicazione del pagamento in base alla produzione dei rifiuti: chi più ne produce più paga”.
Il PEF, che si compone di un insieme di costi e ricavi del processo che ruota attorno al conferimento dei rifiuti, è determinato in 5 milioni 919 mila euro per il 2024 e in 5 milioni 977 mila euro per il 2025.
Dopo la relazione di Gigi Mureddu (Presidente commissione bilancio) sui lavori della commissione, sono intervenuti Davide Tatti (Forza Italia) secondo cui “la riduzione dei passaggi del secco può essere difficoltoso”, Gianfranco Licheri (Forza Italia) che ha invitato a “insistere con le campagne di comunicazione” e Giuseppe Obinu (Progetto Sardegna) che ha manifestato una preoccupazione: “Temo che la tariffa puntuale possa favorire l’abbandono dei rifiuti”.
Per il sindaco Massimiliano Sanna “i benefici della Tarip si vedranno negli anni avvenire, non tanto nel 2024, e saranno soprattutto i cittadini più attenti nella raccolta differenziata a beneficiarne”.
Il Consiglio è quindi passato ad affrontare le nuove tariffe della TARIP per il 2024 che ha approvato con 15 voti a favore e 2 astenuti. L’Assessore al Bilancio e ai tributi Luca Faedda: “Il passaggio dalla TARI alla TARIP, all’applicazione puntuale del tributo, risponde all’esigenza di passare da un sistema di calcolo basato principalmente sui metri quadrati e sul numero dei componenti a un sistema più equo determinato sulla base della produzione dei rifiuti. La TARI si basa su una stima della produzione di rifiuti determinata dai metri quadrati dell’immobile oltreché, per le utenze domestiche, dal numero di occupanti. La TARIP (tributo puntuale) si calcola sulla misurazione effettiva dei rifiuti prodotti, per il secco indifferenziato, rendendo il tributo più preciso e puntuale”.
Il tributo puntuale è composto da una quota fissa e una variabile. La quota fissa è a copertura dei costi fissi del Piano economico finanziario (ad esempio la pulizia delle strade e lo svuotamento dei cestini) calcolata in base alla superficie dell’immobile. La quota variabile si divide in due parti: la prima a copertura dei costi variabili del PEF (ad esempio la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il trattamento), calcolata per le utenze domestiche sulla base del numero dei componenti e per le non domestiche sulla base della superficie dell’immobile e la seconda a copertura dei costi della frazione indifferenziata, rapportata ad un numero fisso di svuotamenti minimi annuali (che sarà appositamente comunicato) e alla tipologia di contenitore assegnato in dotazione alle utenze. Per gli svuotamenti aggiuntivi, ovvero quelli effettivamente rendicontati oltre gli svuotamenti minimi effettuati nell’arco dell’anno, verrà addebitato un costo a conguaglio. Il rilevamento degli svuotamenti effettuati dall’utente è conteggiato tramite il microchip presente sui contenitori. Per questo motivo è buona pratica esporre il contenitore solo quando sia effettivamente pieno, cercando di differenziare nel migliore dei modi, al fine di effettuare il minor numero possibile di svuotamenti del secco non riciclabile.
Antonio Iatalese (UDC) ha spiegato che “l’obiettivo è portare i cittadini a differenziare ancora meglio e ridurre il secco il cui smaltimento è molto costoso”. Umberto Marcoli (Progetto Sardegna): “Una buona informazione è essenziale per educare cittadini a comportamenti corretti”. Sergio Locci: “Sarà difficile migliorare ulteriormente le percentuali di differenziata, c’è una quota di inciviltà che è difficile combattere”.
Il sindaco Massimiliano Sanna ha chiuso il dibattito spiegando che “sulle tariffe c’è stato un lavoro importante, frutto di un’analisi dettagliata. Ora è determinante la collaborazione e la sensibilità dei cittadini per la migliore esecuzione del conferimento dei rifiuti”.
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