
Giovedì, 20 giugno 2024
“La proroga di 90 giorni richiesta dall’impresa impegnata nella riqualificazione di piazza Mariano trova giustificazione nella consegna parziale del cantiere, al fine di ridurre i tempi di disagio per tutti i cittadini”. Lo ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Simone Prevete, intervenuto ieri in Consiglio comunale per rispondere all’interrogazione dei consiglieri della minoranza Umberto Marcoli, Maria Obinu, Giuseppe Obinu, Efisio Sanna, Carla Della Volpe, Francesca Marchi, Massimiliano Daga e Francesco Federico.
L’interrogazione chiedeva di spiegare i motivi che hanno indotto l’impresa a chiedere una proroga di 90 giorni e spiegare eventuali problemi segnalati dall’impresa nell’esecuzione dei lavori, giustificando la scelta di non cogliere il suggerimento di mantenere la viabilità in essere e chiarendo come si intenda procedere nel caso in cui si presentassero ulteriori problemi urbanistici. Si chiedeva inoltre di specificare quali misure siano state adottate o si intenda adottare per evitare ulteriori ritardi e garantire il rispetto delle scadenze, di dettagliare come migliorare la comunicazione sullo stato di avanzamento dei lavori e le eventuali modifiche al progetto, di fornire una valutazione dell’impatto economico e sociale derivanti dai ritardi nei lavori e infine di descrivere i piani di monitoraggio e controllo messi in atto.
“La consegna totale dell’aria di cantiere”, ha aggiunto Prevete, “se da un lato avrebbe reso i lavori di riqualificazione più celeri, per converso avrebbe creato evidenti disagi, paralizzando la viabilità di una zona ad alta intensità di residenti sulla quale insistono diverse attività commerciali. È pur vero, che nonostante il cantiere sia stato consegnato all’impresa il 19 febbraio scorso, i lavori di riqualificazione della piazza Mariano sono iniziati materialmente solo il 10 di aprile. Le problematiche riscontrate durante l’esecuzione dei lavori nel lato destro della piazza sono riconducibili esclusivamente alla posa errata della fibra ottica, avvenuta in modo troppo superficiale, oltreché dalla presenza di sottoservizi, che si presumevano aggiornati tanto per la parte idraulica che per quella fognaria, ma tali non erano. Sono stati rinvenuti allacci vecchi, putrefatti, che evidenziavano perdite che ne hanno reso necessaria la sostituzione”.
“Questa attività, non prevista e non prevedibile”, ha proseguito l’esponente dell’esecutivo, “ha comportato l’interruzione dei lavori per 20 giorni. Nei prossimi giorni si procederà a rinterrare i nuovi allacci e le nuove linee e a realizzare la soletta per rendere carrabile anche quel lato della piazza. Conclusa questa attività, verrà riconsegnata l’area che consentirà il ripristino della viabilità pedonale e i lavori si sposteranno sulla piazza vera e propria. La decisione di non mantenere la viabilità in essere, come più volte detto dall’assessore Ivano Cuccu, trova genesi nel Piano urbano della mobilità approvato in Consiglio, che prevede per quell’area una modifica radicale a vantaggio della mobilità lenta”.

“L’interruzione dei lavori è stata causata da circostanze imprevedibili, che in nessun modo potevano essere conosciute dall’amministrazione, dai progettisti e tanto meno dall’impresa. La sopravvenienza di ulteriori problematiche urbanistiche non prevedibili allo stato attuale”, ha detto Prevete, “comporterebbe esclusivamente, ma pare scontato, un ritardo nella conclusione dei lavori. Allo stesso modo, alla luce dell’operato scrupoloso dell’impresa, non pare semplice ipotizzare ‘contromisure adottare per eventuali futuri imprevisti’. Senza paura di essere smentiti, si può affermare che le lavorazioni sinora eseguite sono state ossequiose degli standard richiesti e soprattutto della normativa vigente”.
“Infine, relativamente ‘all’impatto economico e sociale che i ritardi dei lavori di riqualificazione di piazza Mariano possono avere sulla comunità locale’, al fine di ridurre i disagi per i cittadini, a discapito della celerità, si è deciso di fare una consegna parziale dell’area di cantiere all’impresa”, ha detto ancora l’assessore. “Concluso il primo blocco, lo si è riaperto al traffico veicolare per poi dare l’inizio ai lavori sul lato opposto, dove si è garantito un camminamento alle attività esistenti. Conclusa l’attività di pavimentazione del lato destro della piazza lo stesso verrà riaperto alla circolazione pedonale e solo allora, per tratti non superiori ai 10 metri, si procederà alla demolizione dei marciapiedi ancora esistenti, che verranno prontamente ripristinati. Credo che questi accorgimenti consentano di ridurre ai minimi termini l’impatto economico e sociale che i lavori di riqualificazione della piazza Mariano stanno creando”.
Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha replicato rimarcando la mancanza della comunicazione con i cittadini e auspicando che al termine dei 90 giorni di proroga i lavori siano conclusi.
L’ultimo argomento affrontato ieri in aula è stato il regolamento sulla disciplina delle riprese audio-video delle sedute del Consiglio. Il sindaco Massimiliano Sanna e il presidente del Consiglio comunale Peppi Puddu lo hanno illustrato spiegandone i contenuti e le finalità. “Si tratta di disciplinare le riprese audio video”, ha detto il sindaco Sanna, “tenendo conto delle norme in materia di pubblicità, comunicazione e trasparenza, ma anche del trattamento dei dati personali”.
“È un passo significativo e obbligatorio”, ha spiegato il presidente del Consiglio Puddu, “le dirette streaming sono assicurate dal 2012 e danno un grande contributo alla trasparenza e alla comunicazione, ma da allora questo servizio non è stato regolamentato, soprattutto in tema di privacy. Occorre bilanciare le esigenze della trasparenza con quelle della privacy e il regolamento interviene su questi aspetti”. Dopo il dibattito, il voto è stato rinviato alla seduta di questo pomeriggio.
benedetta sia l’intelligenza artificiale. sarà lo strumento per poter fare a meno di gente come l’assessore ai ritardi. Almeno non dovremmo pagargli un’indennità