Cani randagi a Oristano, in appalto il servizio di ricovero, custodia e mantenimento

Il Comune lo affiderà per cinque anni

Un cane randagio

Mercoledì, 19 giugno 2024

Il Comune di Oristano ha indetto una gara d’appalto per l’affidamento del servizio di ricovero, custodia e mantenimento dei cani randagi.

L’appalto avrà una durata di 5 anni e prevede una spesa di circa un milione 246 mila euro per l’intero periodo. Attualmente il costo giornaliero che il Comune sostiene per il mantenimento di ciascun animale nel canile di Silì è di 2,69 euro. Con il nuovo servizio l’importo è stato incrementato a 3,30 euro.

La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 19 luglio. Potranno partecipare tutte le ditte (rispondenti ai requisiti economici richiesti nel bando) che dispongano di un canile in grado di accogliere almeno 220 cani. La struttura deve trovarsi all’interno della provincia di Oristano o comunque in un raggio di 50 km da Oristano. È richiesta anche una documentata esperienza nello svolgimento del servizio.

“Sul fronte del contrasto al randagismo e del benessere animale questa amministrazione sta realizzando numerose iniziative“, spiega il sindaco Massimiliano Sanna. “È il segno di una sensibilità particolare che nutriamo verso il mondo animale, ma è anche un fatto di civiltà prima ancora che un dovere per l’igiene, la salute e la sicurezza pubblica. In questo senso, abbiamo avviato un proficuo rapporto di collaborazione con la Asl, che ha già dato buoni frutti. Insieme al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale stiamo lavorando a un programma di importanti iniziative a beneficio dei nostri amici animali con l’obiettivo principale di favorire le adozioni e conseguentemente ridurre il carico sul canile”.

“Attualmente, nel canile di Silì sono ospitati circa 200 cani“, precisa l’assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda. “È un numero in progressivo calo e questo grazie alla sinergia tra tanti soggetti: il Comune, la Asl, il canile di Sandro Piras e la collaborazione assicurata dai volontari delle associazioni animaliste. Proprio in considerazione dei buoni risultati raggiunti, vogliamo intensificare l’azione di contrasto al fenomeno dell’abbandono e del maltrattamento dei cani e dei gatti”.

Il randagismo purtroppo è molto diffuso. In Italia si stimano 80 mila gatti e 50 mila cani abbandonati ogni anno. L’80% rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. Un numero altissimo che si somma a quello dei circa 600 mila cani randagi e agli oltre 2 milioni e mezzo di gatti randagi presenti nel nostro paese.

“Nei giorni scorsi, insieme al Servizio veterinario della Asl, abbiamo incontrato le associazioni animaliste che operano nel territorio, per definire insieme un percorso di collaborazione finalizzato a ridurre il fenomeno del randagismo attraverso campagne di comunicazione, microchippatura, sterilizzazione e adozioni”, prosegue l’assessore Zedda. “Tra le azioni che il Comune mette in campo c’è anche il nuovo appalto per il ricovero, la custodia e il mantenimento dei cani randagi. Il gestore dovrà farsi carico delle spese di trasferimento degli animali ospitati presso l’attuale canile. Dovrà assicurarne il benessere, con i controlli sanitari di routine. Dovrà anche repertare fotograficamente tutti i cani ricoverati per la loro pubblicizzazione in una pagina Facebook costantemente aggiornata, per incoraggiare le adozioni. Gli operatori del canile dovranno garantire la massima disponibilità nei confronti dell’utenza e di chi sarà interessato all’adozione e collaborare con il Comune nelle iniziative promosse contro il randagismo. Il nuovo appalto, che avrà una durata di 60 mesi, comprende anche lo smaltimento delle carcasse degli animali deceduti, da affidare a ditte specializzate”.

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