
Venerdì, 6 ottobre 2023
Nell’area dell’ex mattatoio di via Rockfeller interessata dal grande incendio il 28 settembre scorso non ci sarebbe amianto. È arrivata la risposta del prefetto Salvatore Angieri alla lettera indirizzata dall’Associazione regionale Ex esposti della Sardegna, che nei giorni scorsi si era rivolta alle istituzioni per fare chiarezza sugli eventuali rischi ambientali e sanitari derivanti dal rogo.
Stando a quanto si legge nella risposta della prefetura, “il Comando dei Vigili del Fuoco di Oristano è prontamente intervenuto sul luogo per domare le fiamme e bonificare l’area, informando tempestivamente il sindaco di Oristano, l’Ufficio di Igiene Pubblica della Asl e l’Arpa Sardegna Dipartimento di Oristano per i provvedimenti contingibili e urgenti di competenza, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per la salute e l’incolumità pubblica”.
All’Ufficio, scrive ancora la Prefettura, “non sono pervenute segnalazioni di inquinamento ambientale da parte degli enti competenti e, dagli elementi informativi acquisiti, nel sito interessato non risulta la presenza di manufatti in amianto”.
L’Associazione Ex Esposti ha ringraziato il prefetto, ma nutre qualche dubbio sull’entità dei danni provocati dalla nube sprigionata dalle fiamme. “Dopo un’ attenta lettura, continuiamo ad avere delle perplessità in merito alla mancanza di dati reali rilevati da parte dell’Arpa Sardegna”, ha spiegato il presidente regionale Giampaolo Lilliu. “Sarebbe importante renderli pubblici anche se, come comunicato dal prefetto, sono dati che confermano il non rischio sanitario e ambientale”.
La guardia resta alta. “In merito alla non presenza amianto l’Associazione continuerà a vigilare e a fare una attenta verifica appena sarà tolto il sequestro dell’area citata”, ha aggiunto il presidente.
“L’Associazione esprime rammarico in merito alla non risposta del Prefetto sulla nostra richiesta di un incontro”, ha concluso Lilliu. “Cogliamo l’occasione per confermare la nostra volontà ed estendere l’invito al settore Asl Oristano di Igiene Pubblica e dell’Arpa Sardegna Ente, che ha eseguito i rilievi durante la fase dell’incendio e della nube di fumo”.
Sarebbe il primo caso di perfetto funzionamento dell’Asl. In pochissimo tempo ha già fatto tutte le analisi ed ha già i risultati. Sono pronto a scommettere che se anziché il Comune ci fosse stato un privato cittadino le analisi sarebbero durante un tempo indefinito con un responso finale diverso