Scoprire Oristano attraverso gli antichi manoscritti dei conventi: conferenza-concerto del FAI

Posti limitati per lo straordinario evento, in programma sabato

Martedì, 6 giugno 2023

Una manifestazione per svelare, raccontare e condividere la cultura e la tradizione oristanese attraverso i contenuti dei manoscritti custoditi nelle tre strutture religiose cittadine: il Monastero di Santa Chiara, il Convento di San Francesco e Capitolo Metropolitano e il Museo Diocesano Arborense. È con questo spirito che è nata la conferenza-concerto “Iam Sanctae Clarae Claritas: eredità cultu(r)ale delle famiglie conventuali arborensi nei secoli XIII-XV”, una manifestazione di grande interesse culturale, religioso e storico che si svolgerà sabato prossimo – 10 giugno – alle 19, nella chiesa di Santa Chiara.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Delegazione del FAI di Oristano, in collaborazione con le monache clarisse del monastero di Santa Chiara, e sarà impreziosita dagli interventi di grandi esperti come il maestro Enrico Correggia, il libero ricercatore Nadrir Danieli, con il prezioso supporto dell’Ensemble Exsurge Domine e con l’intervento del professor Bernardo De Muro.

“Per l’occasione, per la prima volta nell’età moderna, saranno riuniti quindi i manoscritti provenienti dai tre poli culturali”, spiegano dal Fai. “I codici P. VI custodito al Museo Diocesano e P. XII custodito in Cattedrale; il P. II custodito a S. Francesco; il codice 1br e il Cantorino di S. Chiara custodito a Santa Chiara e questo permetterà di far dialogare le opere tra loro, consentendo di evidenziarne gli aspetti peculiari, restituendo ai partecipanti della conferenza-concerto un quadro completo dell’importanza degli ordini nella storia locale e del complesso di Santa Chiara in quello della città di Oristano, ma anche proiettandolo in un ambito geografico e culturale molto più ampio”.

“La realizzazione dell’evento si è resa possibile anche grazie alla preziosa disponibilità del Capitolo Metropolitano, del Museo Diocesano Arborense e dei Frati Minori Conventuali di San Francesco”, spiegano ancora dalla sezione oristanese del FAI. “La conferenza, sarà costituita da un approfondimento sull’importanza dei codici da un punto di vista storico e culturale, fortemente connessi alla storia delle famiglie arborensi e dalla parte concertistica, in cui i canti proposti provengono dai codici arborensi e verranno resi secondo il principio dell’archeologia sperimentale, con amplificazioni polivocali, ornamentazioni, ritmi e altre caratteristiche espressive ricostruite, per dare voce e forma contestuale ai manoscritti”.

L’esposizione dei codici e dei manoscritti si svolgerà al termine della conferenza nel chiostro del monastero, primo luogo del cuore FAI in Sardegna nel censimento appena concluso.

I posti disponibili per l’evento sono limitati, per partecipare è necessario prenotarsi sul portale del FAI (qui il link).

La locandina

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