Mercoledì, 31 maggio 2023
Acquazzone di fine maggio e Foro Boario di nuovo sotto l’acqua a Oristano. La pioggia battente del primo pomeriggio ha messo a dura prova l’incrocio tra le vie Vandalino Casu, Ricovero, Sardegna e Marconi. È forse la zona di Oristano più sensibile al problema degli allagamenti, per questa ragione da tempo sono in corso i lavori finalizzati a ripristinare la funzionalità idraulica dell’area.
Le criticità, come evidenziato oggi, non sono però ancora state superate. In particolare, fa sapere l’ingegnere Alberto Soddu, responsabile dell’ufficio Lavori pubblici e manutenzioni del Comune di Oristano, è stata già potenziata la condotta di via Umbria, che riduce gli apporti al Foro Boario provenienti da via Casu, ma mancano ancora due passaggi importanti.
Si dovrà procedere, infatti, con l’installazione delle pompe per lo svuotamento delle vasche e si dovrà potenziare la condotta di via Sardegna. In questa fase gli uffici stanno predisponendo il progetto per quest’ultimo intervento.
Lo scorso autunno si era parlato degli allagamenti al Foro Boario anche in Consiglio comunale. In quell’occasione l’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete aveva risposto a un’interpellanza presentata dai consiglieri del centrosinistra.
Lavori infiniti, in un anno neanche finiti i marciapiedi e niente asfalto nuovo attorno alla triste rotonda.
Prevete l’uomo dai mille progetti e dai pochi risultati a quanto sembra. Era novembre 2022 quando parlava della situazione del Foro Boario e di conseguenza delle pompe ma da allora dopo sei mesi nulla. Devo dire che nelle sue dichiarazioni è stato bravo a non fornire date ma rimane comunque una vergogna caro assessore
La funzionalità delle pompe e delle vasche: attendiamo al prossimo autunno. Speriamo bene.
Molto meglio sarebbe avere un commissario.
Se desiderate diventar ricchi in breve tempo, vi consiglio di aprire un negozio di rivendita di cartelli per la segnaletica stradale.
Questa città ( o meglio paese) è A PEZZI e il sindaco dovrebbe dimettersi.
Si spera che le vasche già posate siano dimensionate alle bombe d’acqua che oramai sono parte integrante dei nuovi e inaspettati fenomeni meteorologici. Attendiamo la nuova stagione autunnale e la funzionalità delle pompe.