Giovedì, 13 aprile 2023
Sostenibilità, vivibilità, sicurezza, partecipazione: sono quattro dei principi sui quali Oristano imposterà il nuovo Piano urbano della mobilità e il nuovo Piano del traffico, per la città e le frazioni.
La Giunta Sanna ha programmato l’adozione dei due strumenti di pianificazione per affrontare le future sfide di miglioramento dell’ambiente e tutela della salute, ma anche per adeguarsi ai mutati scenari di riferimento delle normative europee – nazionali e regionali – in materia ambientale e nello specifico di Piani urbani della mobilità sostenibile. L’incarico è stato affidato dall’ingegner Giuseppe Pinna, dirigente del settore Sviluppo del territorio, alla società Leganet, con sede a Roma.
Gli strumenti sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, l’assessore alla viabilità, parcheggi e trasporti Ivano Cuccu, l’ingegner Pinna e – in collegamento video – il presidente di Leganet, Alessandro Broccatelli, e l’esperto in pianificazione della società, Gabriele Astolfi.
Attualmente a Oristano è in vigore il Piano urbano della mobilità approvato dal Consiglio comunale nel 2017, che non è più adeguato alla luce della realizzazione della futura realizzazione di interventi pubblici quali il centro intermodale, la circonvallazione Ovest, la soppressione dei passaggi a livello e la realizzazione di diverse rotatorie.
La Giunta Sanna vuole dunque affrontare il tema del traffico e della mobilità attraverso i due nuovi piani. Il Piano urbano del traffico (PUT) è di immediata realizzabilità (due anni) e ha l’obiettivo di analizzare le criticità della circolazione per rimuoverle o mitigarle, attraverso adeguati interventi di potenziamento e di miglioramento della mobilità delle persone, dei mezzi pubblici e privati e della riorganizzazione funzionale della sosta delle autovetture (anche in ottica intermodale).
Il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) è invece uno strumento di pianificazione strategica di medio-lungo periodo (10 anni) finalizzato al miglioramento delle condizioni di circolazione e di sicurezza stradale, alla riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico ed al risparmio energetico, in linea con gli strumenti urbanistici vigenti e con gli altri piani di trasporto, nel rispetto dei valori ambientali.
“Interveniamo sulla mobilità sostenibile di persone e merci per il ruolo centrale che questo tema occupa nel sistema sociale odierno”, ha spiega il sindaco Massimiliano Sanna. “La mobilità è fattore chiave per lo sviluppo socio-economico. Adeguati strumenti di pianificazione sono determinanti per migliorare e garantire l’accessibilità ai luoghi e ai servizi, migliorando la qualità della vita dei cittadini. La salvaguardia dell’ambiente è uno degli obiettivi strategici di questa amministrazione e in questo senso devono inquadrarsi anche le azioni e i provvedimenti per la disincentivazione dell’uso dell’auto privata con contestuale incremento di sistemi di mobilità alternativa eco-sostenibili”.
“Attraverso il Piano urbano del traffico interverremo per definire l’insieme coordinato di azioni che nell’arco di due anni dovrebbero consentire il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell’area urbana dei pedoni, dei mezzi pubblici e di quelli privati”, ha sottolineato l’assessore Ivano Cuccu. “Con il Piano urbano della mobilità sostenibile stabiliamo un orizzonte temporale di lungo termine, 10 anni, per raggiungere quattro macro obiettivi: l’efficacia e l’efficienza del sistema di mobilità; la sostenibilità energetica ed ambientale; la sicurezza della mobilità stradale; la sostenibilità socio-economica. Attraverso il perseguimento di questi obiettivi puntiamo al miglioramento della qualità della vita, dell’ambiente e della salute, della mobilità e dell’accessibilità e all’immagine della città”.
“Proprio in attesa di questa nuova visione della città”, hanno fatto sapere i due amministratori, “è stato sospeso il progetto della pista ciclabile di collegamento tra la zona del Foro Boario e quella di Sa Rodia, che dovrà tenere conto del Pums. Il piano giocherà un ruolo fondamentale anche per il Polo intermodale e per Oristano Est, per sviluppare una città più green”.
I due piani vedranno la luce tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, al termine di un confronto aperto a tutti i cittadini, che potranno presentare proposte, opinioni e progetti. “Abbiamo programmato un percorso che segue i principi di coinvolgimento e partecipazione”, ha detto il presidente Braccatelli. “Seguiremo Oristano con particolare interesse perché è una città importante della Sardegna. Metteremo a disposizione diversi tecnici e gestiremo il lavoro in modo tale che il piano approdi in Consiglio comunale in tempi brevi”.
“L’elemento fondamentale dell’iter sarà il processo partecipativo”, ha detto Gabriele Astolfi, “attraverso incontri con i portatori di interesse e questionari ai cittadini, dai quali accoglieremo proposte”. Una seconda fase sarà dedicata all’analisi dell’offerta e dalla domanda di trasporto con l’individuazione dei punti di forza e debolezza del sistema della mobilità comunale. La terza fase sarà dedicata all’orientamento e alla consultazione sulla qualità e l’offerta del trasporto pubblico, sui percorsi dedicati alla mobilità dolce e soprattutto a quella ciclopedonale, sulle zone a traffico limitato e sulla mobilità condivisa, la logistica e la sicurezza stradale.
L’ultima fase sarà quella dell’adozione da parte della Giunta comunale, della pubblicazione per 30 giorni durante i quali sarà possibile presentare eventuali osservazioni e infine dell’approvazione da parte del Consiglio comunale.
“Il piano dovrà avere una impronta il più possibile moderna, coniugando le esigenze di tutti e ripopolando alcune zone”, hanno sottolineato il sindaco e l’assessore, “per una città più attuale, più vivibile e più sostenibile”.