“Il Comune non può sistemare da solo le strade vicinali. Serve il contributo dei frontisti”

L'assessore ai Lavori pubblici Prevete risponde all'interpellanza presentata dal centrosinistra

Una delle strade rurali oggetto della interrogazione dei consiglieri di minoranza

Venerdì, 7 aprile 2023

Nell’agro di Oristano sono diverse le strade a fondo naturale rese impraticabili dalla presenza di profonde buche. Molte di queste sono però strade vicinali, quindi di proprietà dei frontisti, che sono tenuti a partecipare economicamente alla messa in sicurezza della viabilità. A chiarirlo ieri in aula è stato l’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete, che ha risposto a un’interpellanza presentata dai consiglieri di centrosinistra Francesco Federico di Oristano democratica e possibile (primo firmatario), Maria Obinu, Giuseppe Obinu e Massimiliano Daga del Pd ed Efisio Sanna, Francesca Marchi, Carla Della Volpe e Umberto Marcoli di Oristano più.

“La Giunta comunale diverse settimane fa ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica, definitivo-esecutivo, dei lavori per la sistemazione delle strade rurali comunali”, ha dichiarato in Consiglio l’assessore Prevete, “l’amministrazione ha impegnato complessivamente 100.000 euro. I tracciati delle strade oggetto di intervento si diramano dal centro abitato verso le aree periferiche del territorio comunale. Gli interventi che verranno svolti consisteranno nella ricarica e nella sistemazione della carreggiata stradale delle relative banchine, per l’eliminazione di buche e avvallamenti stradali con contestuale regolarizzazione delle pendenze per un efficace allontanamento delle acque meteoriche. Consisteranno inoltre nella pulizia e nella sistemazione della banchina stradale e della cunetta trapezia”.

Una soluzione differente va trovata per le strade vicinali. “Tutte le strade a fondo naturale menzionate nell’interpellanza”, ha spiegato l’esponente dell’esecutivo in quota Pds’Az, “risultano censite come strade vicinali, ovvero strade di proprietà privata, poste al di fuori dei centri abitati, costituite mediante apporti di terreno da parte dei proprietari dei fondi che si affacciano sulla strada o che sono da questa serviti. I frontisti, dunque, sono comproprietari della sede stradale. Le strade vicinali risultano puntualmente censite all’interno dello stradario comunale extraurbano approvato con deliberazione del Consiglio comunale n° 4 del 27 gennaio 2015 e nelle sue successive modifiche e aggiornamenti”.

“È vero che queste strade vicinali sono qualificate come pubbliche, poiché gravate da una servitù di pubblico passaggio, costituita a favore della collettività, che consente il loro utilizzo a tutti. In ogni caso”, ha aggiunto Prevete, “dal punto di vista giuridico le strade vicinali pubbliche, a dispetto del nome, rimangono strade private: pertanto non è il Comune a esserne proprietario, bensì i frontisti. Ciò comporta che la sede della strada vicinale, comprensiva di accessori e pertinenze, sia di proprietà dei frontisti, mentre il Comune vanti sulla stessa una servitù di passaggio, costituita per soddisfare esigenze di pubblico interesse. Conseguentemente, le strade vicinali pubbliche sono assoggettate tanto alla normativa privatistica quanto a quella pubblicistica. Tale circostanza assume particolare rilevanza rispetto al tema della gestione. Questa è demandata per legge ai consorzi di gestione, soggetti giuridici preposti alla manutenzione, sistemazione e ricostruzione delle strade vicinali”.

Simone Prevete

“Ai sensi dell’articolo 14 della legge 126 del 1958”, ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, “la costituzione dei consorzi previsti dal decreto legislativo luogotenenziale 1° settembre 1918, n. 1446, per la manutenzione, sistemazione e ricostruzione delle strade vicinali di uso pubblico, anche se rientranti nei comprensori di bonifica, è obbligatoria. In assenza di iniziativa da parte degli utenti, alla costituzione del consorzio provvede d’ufficio il prefetto. Finora i consorzi di gestione non si sono spontaneamente costituti. Ciononostante, l’amministrazione comunale anche recentemente si è resa disponibile a fornire il proprio contributo per la manutenzione e la ricostruzione delle strade vicinali, impegnandosi a corrispondere, come previsto per legge, il 50% della spesa complessiva”.

“Più precisamente”, ha dichiarato ancora Prevete, “è stata comunicata a tutti i frontisti che hanno dialogato con gli uffici la disponibilità a sostenere i costi per il nolo dei mezzi e attrezzature per la posa in opera dei materiali necessari alla manutenzione, i cui costi sarebbero gravati sui richiedenti. Vero è che pochi frontisti hanno deciso di aderire a tale proposta, richiamando antiche consuetudini che però non trovano alcuna aderenza con il dettato normativo vigente. L’ipotesi di contribuzione formulata dall’amministrazione comunale per la sistemazione delle strade vicinali è la sola lecita e plausibile. Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, e soprattutto cittadini che pagano le tasse come tutti ma che non godono dei servizi come gli altri. Esistono frontisti che non intendono partecipare, pro quota, ai costi di sistemazione della strada vicinale di cui ripeto sono proprietari, pretendendo che i costi di sistemazione della stessa gravino interamente sull’amministrazione comunale”.

“Così come relativamente al prolungamento della via Fratelli Cairoli”, ha sottolineato l’assessore nel suo intervento in aula, “non può tacersi che siano stati approvati definitivamente due piani di lottizzazione e come gli stessi non siano ancora convenzionati per inerzia dei privati. Più in particolare, i lottizzanti, alla data odierna, non hanno ancora eseguito le opere di urbanizzazione necessarie al collegamento alle reti cittadine ivi esistenti. Da questa inerzia consegue che la predetta via non possa essere censita come strada urbana e conseguentemente, sistemata e bitumata dall’amministrazione comunale. Concludo ricordando come sono siano stati approvati da questa Giunta i progetti esecutivi, per la manutenzione straordinaria della strada comunale Massama-Silì (collegamento dall’abitato di Massama alla strada provinciale 18) e per la manutenzione ordinaria dei tratti di strada rurale Donigala-Zeddiani, Nuraxinieddu-Zeddiani e Silì-Santa Giusta. Per questi ultimi interventi, attualmente si è già in fase di gara”.

Puntuale è arrivata la replica del consigliere Francesco Federico. “Ho fiducia in lei”, ha risposto l’esponente di Oristano Democratica e Possibile, “ma non posso essere soddisfatto della risposta che ha dato. È certamente una risposta completa dal punto di vista tecnico, ma la politica deve cercare di risolvere i problemi di tutti. Assessore, riunisca i cittadini che vivono in queste strade e spieghi loro la situazione. È difficile spiegare a chi vive nel prolungamento di via Fratelli Cairoli che differenza c’è tra quella strada e il prolungamento di via Morosini, asfaltata diversi anni fa dall’amministrazione di centrodestra”.

Francesco Federico

1 commento

  1. Caspita come si è bravi a tirare fuori leggi e responsabilità quando c’è (giustamente) da mettere in mezzo il cittadino… peccato che poi non si sia così zelanti nei tanti casi in cui la responsabilità è del Comune…le strade della città per esempio che sono trincee…i marciapiedi che sono inservibili in gran parte …caro Prevete cosa dice la legge in questi casi? Non tiri fuori che il comune non ha fondi perché analoga risposta potrebbero darle i privati cittadini… inutile che l’opposizione chieda a lei di convocare i cittadini tanto lei da appuntamenti e poi sparisce…

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