Con i canti mariani in Cattedrale un omaggio di Oristano ad Eleonora d’Arborea

Ieri sera in Cattedrale in occasione dei festeggiamenti de Sa die de sa Sardinia

Il Complesso vocale di Nuoro diretto da Franca Floris

Sabato, 29 aprile 2023

Un tuffo nel passato, che ieri sera ha portato indietro nel tempo al periodo dei Giudici d’Arborea. L’evento ha avuto quale palcoscenico la cattedrale di Santa Maria di Oristano, che ha ospitato un concerto di canti mariani per onorare la memoria di Eleonora d’Arborea, nella giornata dedicata ai festeggiamenti de Sa die de sa Sardinia.

Un tributo che l’Istituto storico Arborense, l’assessorato alla Cultura del Comune, la Diocesi e la Regione hanno voluto dedicare alla Giudicessa a 620 anni dalla sua scomparsa.

Giampaolo Mele, direttore scientifico dell’Istar nella presentazione della serata ha ricordato che Luciano Gallinari, ricercatore dell’Istituto di storia europea, ha scoperto nell’archivio storico della Corona d’Aragona di Barcellona importanti documenti che datano la morte di Eleonora d’Arborea tra i mesi di maggio e giugno del 1403.

“L’Istar”, ha aggiunto Mele, “unisce ricerca scientifica e divulgazione e nell’ambito della nuova programmazione 2023-24 ha previsto la pubblicazione di alcuni volumi: l’edizione critica dei Procesos contra los Arborea, con gli ultimi due volumi su Eleonora e Brancaleone. Inoltre promuoverà un concorso internazionale di poesia Eleonora in sarda rima e infine l’inaugurazione dell’anno scolastico 2023-2024 davanti alla statua della Giudicessa”.

Monsignor Tonino Zedda, parroco di San Giuseppe e cancelliere arcivescovile, a nome della Diocesi ha messo in evidenza la figura di Eleonora d’Arborea e ricordato le sue gesta. “La storia sino ad oggi ci ha negato purtroppo il luogo della sua sepoltura”, ha detto don Tonino, “sappiamo che qui in Cattedrale sono sepolti tanti grandi arcivescovi, ma di Eleonora nulla. Per noi la Giudicessa è sempre viva ed oggi, proprio come allora, è qui insieme a noi nella Cattedrale per ascoltare insieme alla sua famiglia ed ai nobili della corte, nella festa dell’Assunta ha partecipato alla messa solenne dell’arcivescovo e ascoltato questi canti Mariani”.

I saluti dell’amministrazione comunale sono stati portati dall’assessore Simone Prevete.

Assente la nuova presidente dell’Istar, ha portato i saluti dell’Istituto Maurizio Casu che lo ha guidato per diversi anni. Per celebrare questo avvenimento l’Istar ha ospitato il Complesso vocale di Nuoro. Un’ora di concerto sapientemente diretto da Franca Floris che ha incantato il pubblico purtroppo non numeroso a causa delle manifestazioni concomitanti.

Tra i brani cantati dal coro nuorese l’Ave virgo sanctissima e Gaudeamus, rinvenuto tra i codici trecenteschi della Cattedrale. Quindi Gaudeamus seguita da una rarità: Stella cæli, cantata dalle clarisse portoghesi contro la peste nel Trecento. Ancora alcuni brani polifonici, e due splendide rievocazioni dei Rosari di Ghilarza e di Orgosolo. Il concerto si è concluso con l’Ave Maria algherese, il Genuit puerpera e il Salve Regina.

In chiusura, l’arcivescovo Roberto Carboni ha ringraziato il coro, le autorità presenti ed il pubblico: “Oggi abbiamo sapientemente ricordato e celebrato due donne”, ha detto padre Roberto: “la prima Eleonora, una donna che ci appartiene, intelligente, audace, lungimirante che ha saputo governare e disegnare la storia. La seconda la nostra madre Maria. Questo per ricordarci che le donne hanno un ruolo e un posto fondamentale che le deve essere dato. Soprattutto il rispetto”.

Parole di ringraziamento anche dal sindaco Massimiliano Sanna, nei confronti dell’Istar, del Coro di Nuoro e dell’arcivescovo di Oristano Roberto Carboni.

Un momento della serata di ieri
Un breve estratto del concerto di ieri sera in Cattedrale

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