A Oristano una grande rievocazione storica per il trentennale dell’istituzione di “Sa Die de sa Sardigna”
4 Aprile 2023


Martedì, 4 aprile 2023
Oristano festeggia il trentennale dell’istituzione di Sa Die de sa Sardigna con una rievocazione storica in quattro tempi, tra festa e teatro, rivolta e storia. L’appuntamento con Eleonora D’Arborea e la Carta De Logu: Frammenti d’identità sarda di fine Trecento, ispirati alla tragedia Eleonora d’Arborea di Giuseppe Dessì è per sabato 29 aprile.
Dalle ore 11 alle 12 si inizia con L’eredità e il matrimonio di Eleonora; dalle ore 15 alle 16 c’è L’assassinio di Ugone – Eleonora giudicessa; quindi dalle 18 alle 19 La Carta de Logu e la richiesta di pace; si chiude alle 21 con Gli ultimi giorni di Eleonora – la peste, la memoria.
Molteplici saranno per l’occasione le manifestazioni, le giornate di studio, i momenti di incontro e di festa in tutta la Sardegna, incentrati, prevalentemente, su tematiche identitarie e argomenti di attualità. D’intesa con l’assessore della Cultura, Andrea Biancareddu, la Regione ha stanziato in totale finanziamenti per 500.000 euro a beneficio di diversi comuni, tra cui quello di Oristano. Con l’approvazione definitiva da parte della Commissione consiliare regionale, sono state quindi presentate le giornate per ricordare Sa Die de sa Sardigna. Il programma prevede tre giornate, a partire da venerdì 28 aprile e sino a domenica 30 aprile.
“Una ricorrenza”, ha detto il presidente Christian Solinas, “che quest’anno, a trent’anni dalla sua istituzione, nel 1993, merita di essere vissuta appieno nel suo spirito più puro, dopo che negli anni, per via dell’emergenza pandemica, non si è potuto dare l’abituale rilevanza. Le celebrazioni di Sa Die de sa Sardigna, riferendosi all’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 contro il governo sabaudo, reinterpretano i principi della tradizione morale, storica, politica e culturale, esaltano la consapevolezza dei valori positivi della memoria del popolo sardo per rispondere alle sfide, alle problematiche e agli stimoli della società contemporanea”.
“La ricorrenza”, ha dichiarato l’assessore Biancareddu, “deve essere un’opportunità attraverso la quale vecchie e nuove generazioni possano riconoscersi nel proprio passato per superare le nuove sfide che l’isola deve affrontare, nella sua dimensione di terra ospitale e solidale con i popoli che si affacciano nel Mediterraneo”.
Venerdì 28 aprile a Cagliari, Palazzo Regio ore 9.30, il presidente della Regione Christian Solinas e il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, incontrano i presidenti delle Province e i sindaci dei Comuni della Sardegna. Il presidente Solinas terrà un discorso di avvio delle celebrazioni di Sa Die de Sa Sardigna. Al Castello di San Michele, ore 10.30, Convegno Rete dei Castelli: storia e prospettive, mentre alle ore 11.30 ci sarà la presentazione e inaugurazione della mostra fotografica “Castelli di Sardegna della Marmilla e del Sarcidano, rievocazione storica del periodo giudicale.
A Bono, al Palazzo Civico, alle ore 13.30, incontro Istituzionale con l’apposizione di una targa di commemorazione della figura di Giovanni Maria Angioy.
A Sassari, al Palazzo Civico, piazza Tola e piazza Duomo dalle 17 alle 19, rievocazione storica: “1796 – Alternos, Giovanni Maria Angioy”.
Sabato 29 aprile a Nuoro, in piazza Satta, dalle ore 16 e sino alle 18, rievocazione storica: a su connottu. Al Palazzo Civico dalle ore 18 e sino alle 19, Processo a Paschedda Zau.
Sempre Sabato 29 aprile, a Barumini, nel villaggio nuragico, dalle ore 19, rievocazione storica sulla civiltà dei sardi nuragici: investitura guerriero ed elezione del capo tribù. A Casa Zapata alle ore 21, proiezione del film: “Cast in bronze”.
Infine, nella giornata di domenica 30 aprile, a Cagliari, al Bastione San Remy: Bastione del Balice; Torre dell’Elefante; Ghetto degli Ebrei dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 sino alle 21, rievocazione storica – Il Discorso della Vittoria dei Sardi contro i Francesi – Vincenza Zedda, moglie di Vincenzo Sulis, rievoca le gesta del marito contro gli invasori francesi – Incontro fra il viceré, il generale La Flechere e don Girolamo Pitzolo – Piemontesi vengono processati dal popolo, e costretti alla resa – I piemontesi vengono cacciati, perché lascino l’Isola – Esplode la festa del popolo sardo.