Toccante lettera del papà di Chiara: “Non odio ma compassione. Attendo giustizia”

Messaggio di ringraziamento ai docenti e ai compagni di scuola della ragazza uccisa dalla madre a Silì

Candele e lumini in piazza per ricordare Chiara

Mercoledì, 1 marzo 2023

Una lettera indirizzata alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo 1, ai docenti, ai collaboratori scolastici, ai compagni di classe e agli amici di scuola di Chiara. L’ha scritta Piero Carta, il padre dell’adolescente assassinata dalla madre a Silì il 18 febbraio. All’indomani della tragedia, sul sito web della scuola era stato pubblicato un toccante saluto alla tredicenne, che frequentava le medie di piazza Manno, e la scorsa settimana davanti alla scuola era stata organizzata una veglia nel ricordo di Chiara.

Ecco la lettera firmata da Piero Carta

In questa triste circostanza, che ha visto salire al cielo il mio piccolo angelo, ho voluto esprimere il desidero di ringraziarvi, per la vostra vicinanza e solidarietà dimostrate nel momento più tragico della mia vita. La morte di una figlia che nessun padre vorrebbe mai vedere.

Ho sentito in me il vivo desiderio di scrivere queste semplici parole, raccogliendole in una lettera. La morte della mia cara figlia ha suscitato in me, e penso in tutti, un lacerante dolore, forse anche tanta rabbia, per un gesto che non potrà mai essere giustificato. Io da padre non conosco odio, neanche per chi ha commesso questa atrocità, provando invece molta compassione, adesso attendo giustizia per Chiara.

La ricorderò sempre come una ragazzina serena, educata e solare, che stava andando incontro alla vita. Come tutte le ragazzine della sua età, amava ascoltare musica dei giorni nostri, rap e trapper, circondandosi di molti amici senza fare distinzioni. Nella sua semplicità, ho sempre visto in Chiara una ragazzina matura e ottimista. Quando capitava di prendere delle insufficienze a scuola, mi diceva: ”Pa’, quei voti li recupero!”. Il nostro era un dialogare espansivo, la ponevo al corrente dei possibili pericoli per la sua età, lei era consapevole e prontamente rispondeva ”Lo so papà… io non faccio quelle cose!”, dimostrandomi sempre la sua maturità.

Un giorno mi disse: ”Ti devo dire una cosa importante, ho il ragazzo”, non dicendomi altro. Passarono dei giorni, mi fece pervenire un messaggio vocale su WhatsApp, dicendo: “Per quella cosa, volevo dirti che era uno scherzo, io non ho un ragazzo, volevo solo vedere quale sarebbe stata la tua reazione”.

Chiara era bella fuori e dentro, molta attenta all’ordine e la cura della sua persona. Spesso veniva con me in palestra, seguiva dei corsi di difesa personale “Krav Maga”, ne era entusiasta, io spesso la riprendevo per il suo continuo sorridere ad ogni pugno o calcio che sferrava, per questo le dicevo ”Chiara, ricordati che se tu subisci un’aggressione dall’altra parte gli altri non ridono”.

Altri cari ricordi di Chiara li custodisco gelosamente nella mente e nel cuore. Mi rivolgo a voi, amici e compagnetti di Chiara, immagino il vostro dolore per aver perso un’amica e compagna di scuola. Il suo banco adesso è vuoto, ma son sicuro che lei è sempre lì con tutti voi. La sua anima è libera, appartiene non più a questa vita terrena, ma è un angelo del Signore. Io da padre continuerò a fare vivere il suo nome, non demorderò mai, sapendo che lei sarà la mia guida e la mia consolatrice sempre.

Concludo augurando a tutti voi un futuro felice e ricco di esperienze meravigliose, come le avrei augurate a mia figlia. Ricordate che Chiara sarà sempre con voi, come un angelo che da lassù vi ascolterà e aiuterà sempre.

Con grande affetto,

Piero, il padre di Chiara

1 commento

  1. Nella tua lettera tutto il dolore di un padre che ha visto con i propri occhi l’abisso. Nelle sue parole un solo grido silenzioso e profondo: attendo giustizia.
    Attendiamo tutti e speriamo tutti che sia una giustizia vera, il tutto per un padre che ha perso tutto, per i suoi famigliari e per tutti noi.Dobbiamo crederci. Ciao Piero

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