Da tutta la Sardegna a Oristano per il raduno delle mitiche “Fiat 500”

Tanti appassionati e curiosi in piazza Eleonora

La Fiat 500 del 1964 da Masullas

Domenica, 26 marzo 2023

Settanta Fiat 500 e derivate arrivate a Oristano da ogni angolo della Sardegna per prendere parte al raduno “Primavera 500” organizzato dal Club 500 Italia della Provincia di Oristano e degli altri fiduciari dell’Isola, Sassari, Nuoro e Cagliari.

La prima “cinquino”, erede della “Topolino”, nasce il 4 luglio del 1957 nello stabilimento di Mirafiori a Torino. Sono quelle “piccole grandi auto che hanno aiutato gli italiani a crescere”.

Le 500 sono arrivate da tanti paesi dell’isola di buon mattino in piazza Eleonora dove è stato fissato il ritrovo per la classica “punzonatura” e l’iscrizione. Sono state accolte dalla fiduciaria della provincia di Oristano, Silvana Meloni, nello stand allestito ai piedi della statua di Eleonora D’Arborea.

Pezzi da museo, veri gioiellini d’epoca, che hanno incuriosito centinaia di Oristanesi e affollato la principale piazza del capoluogo. Per tutta la mattinata, nel corso delle operazioni di iscrizione, le Fiat 500, che aderiscono al Club Italia, sono state le ospiti d’onore e hanno attirato l’attenzione di curiosi e appassionati di una delle auto d’epoca d’eccellenza e più amate dell’automobilismo storico italiano.

Due su tutte: le nonnine più coccolate del raduno di Oristano, le Fiat 500 D. Quella più anziana del 1961 appartiene a Pietro Sarai di San Sperate. L’altra è datata 1964 e arriva da Masullas: “Era appartenuta al prete di Siris”, ha ricordato il proprietario Giacomo Incani, “don Francesco Steri l’aveva utilizzata per molti anni poi aveva deciso di mandarla in pensione, dopo aver acquistato un pulmino, più comodo per le esigenze della parrocchia. Un mio amico l’ha ritrovata in un fienile”.

Proprio quella Fiat del 1964 è dotata della prima autoradio estraibile che venne realizzato dall’Autovox. Era stato realizzato per essere inserita nel posacenere sul cruscotto.

La 500 del 1961 arrivata da San Sperate

Tantissime auto arrivano anche da Oristano, dove esiste un nutrito gruppo di fedelissimi della 500, proprio come l’ex capo commissario della forestale Giuseppino Serra: “Oggi sono in pensione e coltivo due passioni: la Fiat 500 e la mountain bike”.

Anche le donne amanti delle 500 non mancano nell’Oristanese, proprio come la fiduciaria per la provincia di Oristano che oggi ha promosso la manifestazione: “Il numero degli iscritti, settanta, è più che positivo”, ha detto Silvana Meloni, “lo scorso anno erano state 45.  Tutti sono iscritti al Fiat 500 Club Italia che conta ben 22mila soci. Oggi ci siamo ritrovati nel salotto “buono di Oristano, per questo devo ringraziare il Comune di Oristano”.  

I partecipanti hanno potuto visitare, con le guide messe a disposizione dall’organizzazione, alle visite alla chiesa e al monastero di Santa Chiara e alla torre di Mariano II, in piazza Roma. Alle 12.30 le auto hanno sfilato per le vie del capoluogo ed hanno raggiunto Torre Grande, per il tradizionale pranzo sociale.

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