Al Museo Diocesano arriva il Minim Ensemble per “Domenica in concerto”

Proseguono gli appuntamenti a cura dell'Ente Concerti “Alba Pani Passino”

Martedì, 15 novembre 2022

Domenica prossima 20 novembre alle ore 18, nella Sala “San Pio X” del Museo Diocesano Arborense, si terrà il nono appuntamento della XIII rassegna “Domenica in concerto”.  L’esibizione in programma è frutto della pluriennale collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Cagliari che, sotto la denominazione di Minim Ensemble, propone diverse formazioni. 

Quest’anno il Minim Ensemble è composto da Elena Schiera alla voce, Lucio Garau all’organo portativo ed Emanuele Buzi alla viella.

Il concerto è organizzato dall’Ente Concerti “Alba Pani Passino” in collaborazione con il Museo Diocesano Arborense e il Comune di Oristano e con il patrocinio della Regione Sardegna, del Ministero della Cultura e della Fondazione di Sardegna.

Il prezzo intero dei biglietti è 8 euro. Per soci e under 18 è previsto il biglietto ridotto a 5 euro. È consigliata la prenotazione.

Il giorno del concerto il botteghino al Museo Diocesano Arborense aprirà alle ore 17.

Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ente Concerti “Alba Pani Passino”, in via Ciutadella de Menorca, contattando il numero fisso 0783 303966 e il numero di cellulare 338 872 7128. Si può inoltre scrivere una mail all’indirizzo info@enteconcertioristano.it. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito web e sulla pagina Facebook dell’Ente Concerti.

Il programma del concerto: 
(Paris 22543) Rimbaut de Vaqueiras – Kalenda maya
(London 29987) Anonimo – Lamento di Tristano
(London 29987) Anonimo – Manfredina
(Chantilly) Hasprois – Puis que je sui fumeux
(Modena M 5.24) Zacharias – Sol me trafice “l cor l!aquila bella
(Paris 568) Anonimo – Dame Playsans
(Paris 568) Anonimo – Creature
(Panciatichi, Firenze) Anonimo – Qui contro Fortune
(Modena M 5.24) Zacharias – Benché lontan
(Modena M 5.24) Matteo da Perugia – Helas, merci, merci pour dieu
(Faenza) Jacopo da Bologna – Non al so amante
(Squarcialupi, Firenze) Jacopo da Bologna – Non al so amante
(Faenza) Zachara da Teramo – Rosetta
(Modena M 5.24) Andrea servorum – Dame sans per en qui est
(Modena M 5.24) Matteo da Perugia – Ne me chaut
(Modena M 5.24) Grenon – Je ne requier de ma dame

Il concerto:

Tra il XIV e il XV secolo vengono compilati in area fiorentina e francese diversi lussuosi volumi manoscritti che contengono musica francese e dell’Italia centrale. Alcuni sono arrivati ai giorni nostri e sono una fonte importante di conoscenza sulle musiche del XIV secolo. Vi si trovano esempi di danza cortese ma soprattutto forme fisse come ballate, rondeau, virelais, e mottetti isoritmici.

Alcuni, come il Codice Squarcialupi, con i suoi madrigali (Non al so amante di Jacopo da Bologna ne è un mirabile esempio) e le sue ballate e cacce, riassumono l’Ars nova italiana. Altri, come il Codice di Chantilly (che prende il nome dal museo nel quale si trova attualmente) e quello di Modena, costituiscono una fonte imprescindibile per lo studio dello stile dell’Ars subtilior, un termine usato per definire un repertorio formato da musiche complesse e scritte in una notazione estremamente precisa; la sofisticatezza di questa musica, oggi difficile da eseguire e da apprezzare appieno, stava soprattutto nelle ardite sperimentazioni ritmiche (che a causa dei ritardi e delle sincopi nelle varie voci si ripercuotevano anche sull’armonia) e nelle invenzioni grafiche adottate nella notazione.

I testi contengono occasionalmente riferimenti a personaggi ed eventi del mondo reale, ma sono più spesso di argomento astratto soprattutto amoroso.

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