Ospiti in costume sardo per i Giganti. La Fondazione: “Non li abbiamo invitati noi”

Il presidente Muroni risponde alle polemiche

Anthony Muroni con alcuni dei figuranti in abito tradizionale

Lunedì, 10 ottobre 2022

Non è stata la Fondazione Mont’e Prama a invitare i gruppi in costume sardo durante la manifestazione al Museo del Palazzo Reale di Genova, né a sollecitare la loro presenza. È quanto ha tenuto a precisare il presidente Anthony Muroni, in seguito all’articolo da noi pubblicato questa mattina relativo alla polemica scaturita dalla presenza di figuranti in abito tradizionale, vestiti in modo non consono alla tradizione e contestati – tra gli altri – dal presidente del gruppo folk di Oristano, Paolo Vanacore.

“Ogni emigrato sardo si veste e si rappresenta come meglio crede, a Genova come in ogni altra parte del mondo, e non può essere certo sottoposto a controllo preventivo di ortodossia all’ingresso in un museo”, si legge in un post pubblicato su Facebook da Muroni, che ha definito la polemica “l’ennesimo ballon d’essai generato sul territorio, e ripreso da organi di stampa locale, per attaccare la Fondazione e una sua manifestazione, finalizzata a creare opportunità di sviluppo per il Sinis e l’Intero Oristanese”.

Muroni ha anche sottolineato: “Noi, che niente legato al folclore o agli abiti tradizionali avevamo organizzato o sollecitato, siamo stati comunque felici di essere accolti con affetto da decine di emigrati dei circoli Fasi: a loro il nostro ringraziamento e la nostra stima”.

La mostra fotografica sui Giganti di Mont’e Prama era la prima tappa del progetto promosso dal Cagliari Calcio finalizzata a promuovere i beni archeologici del Sinis sul mercato italiano e internazionale in occasione delle partite disputate in trasferta dai rossoblù nel campionato di Serie B.

L’esposizione è stata curata dalla Fondazione Mont’e Prama e dalla Fasi, la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia.

1 commento

  1. Non conosco i commenti precedentemente fatti. Però vedendo la foto e la signora in costume con i capelli sciolti sulle spalle fa parlare. Indossare il costume tradizionale non significa “fare una sfilata” ma rappresentare una “forma mentis” legata ad una cultura. La donna in costume ha i capelli raccolti sulla nuca e coperti da un velo tradizionale o da su muncadore! Non è la prima volta che chi indossa il costume di concede delle licenze che fanno pietà ed indicano che chi indossa non è sarda “dentro”

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