Festa speciale a settembre per il Rimedio. Ecco tutto il programma

Appuntamenti dal 27 agosto al 9 settembre

La statua della Madonna del Rimedio

Giovedì, 28 luglio 2022

Ci si avvia ai festeggiamenti per il 70° anniversario dell’incoronazione del simulacro di Nostra Signora del Rimedio. Il Comitato, presieduto dal Rettore della Basilica monsignor Gianfranco Murru e composto da una decina di membri (preti e laici, uomini e donne), con la supervisione dell’arcivescovo monsignor Roberto Carboni, ha elaborato un programma speciale che, lontano dalla tentazione di spettacolarizzazioni e folklorismi, punti dritto a evidenziare e sottolineare la portata pastorale e gli elementi spirituali dell’evento

“Celebrare la festa di Nostra Signora del Rimedio”, si legge in una nota diffusa dal Comitato che promuove i festeggiamenti, “offre l’opportunità di celebrare il Figlio: Maria è la sorgente stessa della nostra vita cristiana; la Vergine continuamente offre alla Chiesa, ma anche a ogni uomo sofferente nel corpo e nello spirito, il rimedio per i dolori e per le fatiche. Negli ultimi mesi la comunità arborense si è preparata, e si sta preparando all’evento, con i pellegrinaggi vicariali e con le conferenze mariane. Ha riempito di gioia la decisione di papa Francesco di mandare, come suo inviato speciale, cioè come legato apostolico, il suo vicario generale per la Città del Vaticano e arciprete della Basilica Maggiore di San Pietro in Vaticano: il cardinale Mauro Gambetti. Il giovanissimo cardinale (con i suoi 56 anni, tra i più giovani del Sacro Collegio) è conosciuto dal nostro arcivescovo, entrambi sono frati minori conventuali”.

“La presenza del porporato aiuterà l’intero popolo arborense a far memoria dell’incoronazione del simulacro. Settanta anni fa”, prosegue il comunicato, “il legato pontificio cardinal Federico Tedeschini, anch’egli arciprete della Basilica Vaticana, ma anche camerlengo di Santa Romana Chiesa e vescovo di Velletri, mandato da papa Pio XII, proveniente da Roma, fu accolto alla stazione dei treni di Oristano dall’arcivescovo Fraghì, dalle autorità civili e militari e da una enorme folla, che lo scortò fino a piazza Cattedrale. Furono giorni di festa che culminarono col solenne rito dell’incoronazione della statua della Madonna: il cardinale posò la finissima corona d’oro sul capo della Vergine, mentre concesse al canonico Mastino di incoronare il Bambino Gesù. Le cronache e le fotografie dell’evento, unitamente agli interessanti dati emersi dalla ricerca storica, curata da alcuni membri del Comitato, sono stati pubblicati in un volume celebrativo, che verrà presentato e distribuito il 27 agosto prossimo, nel salone San Domenico a Oristano”.

“Appuntamento a tutti i fedeli non solo della arcidiocesi Arborense e della diocesi Alerese, ma in qualche modo di tutta l’Isola”, va avanti la nota, “per questo forte momento identitario. La festa del Rimedio avrà come prologo, il 28 agosto, la suggestiva processione col venerato simulacro, che partirà dalla Cattedrale e, dopo aver fatto sosta in piazza Roma, dove fu incoronato il 7 settembre 1952, verrà riportato dal popolo nella sua Casa, in Basilica, sul finire del giorno”.

“Sempre dal 28 agosto le due novene”, spiega ancora il Comitato per i festeggiamenti di Nostra Signora del Rimedio, “quella tradizionale (con inizio alle ore 17) e quella per le famiglie delle ore 21. Il 7 settembre giungerà in città il legato apostolico, cardinal Gambetti: sarà accolto dall’arcivescovo Carboni, dall’Episcopato sardo, dalle autorità e dal popolo di Dio. Attendiamo il messaggio di papa Francesco e la sua benedizione. L’8 settembre celebreremo la festa popolare del Rimedio, con la prima messa alle ore 5 e poi le messe, una a ogni ora, fino alla concelebrazione presieduta dal nostro arcivescovo alle ore 18; il 9 settembre oltre le tradizionali celebrazioni, un appuntamento sentito e toccante sarà la messa coi malati e i volontari, presieduta dal delegato diocesano per la Pastorale della sofferenza. A coronamento dei festeggiamenti è previsto un gran concerto sinfonico. Un modo semplice e sincero per dire grazie al papa, all’arcivescovo, alla Conferenza Episcopale, alle autorità, agli ospiti e a tutta la Santa Chiesa di Dio che è in Oristano e in Ales-Terralba”.

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