Dal laboratorio del CSM al palcoscenico: “Architetture della mente” all’Unla

Il progetto è stato curato dalla scrittrice Savina Dolores Massa

Lunedì, 6 giugno 2022

Sarà presentato mercoledì 8 giugno “Architetture della mente”, l’esito scenico del laboratorio di scrittura creativa promosso dal Centro di Salute mentale (Csm) di Oristano e curato dalla scrittrice Savina Dolores Massa; appuntamento alle 17.30 al Centro Servizi Culturali Unla di Oristano. 

Ispirato all’opera “Le città invisibili” di Italo Calvino, lo spettacolo arriva al termine di otto mesi di attività laboratoriale, in cui i 15 partecipanti – utenti del Csm, ma non solo – sotto la guida della poliedrica intellettuale oristanese finalista al premio Calvino 2007 con il romanzo “Undici” e con la supervisione dell’educatrice professionale Fabiola Biddau, si sono cimentati nella lettura e nella scrittura, con l’elaborazione di contenuti originali e riflessioni collettive che saranno portati in scena mercoledì. 

“Il laboratorio di scrittura creativa”, spiega l’educatrice Fabiola Biddau, “è un’esperienza nata nel 2015 dalla collaborazione con la scrittrice Savina Dolores Massa, che con entusiasmo e partecipazione ha accolto subito la nostra proposta, e con il Centro Servizi Culturali di Oristano, che ci ospita gratuitamente una volta alla settimana permettendoci di lavorare in un ambiente ‘neutro’ e aperto a tutti. Da sottolineare che non si tratta di seminari di scrittura creativa riservati ai soli frequentatori del Csm, ma a chiunque sia interessato ad approfondire queste tecniche: trovarsi in un campo comune, al di fuori dei luoghi dedicati alla salute mentale, è il valore aggiunto di questo progetto, perché significa costruire rapporti umani e permettere alle persone di conoscersi senza stigmi e pregiudizi”.

Il laboratorio di scrittura, oltre a favorire l’inclusione sociale, ha anche e soprattutto una finalità preventiva e terapeutica, perché fornisce ai partecipanti gli strumenti per dare voce, attraverso l’espressione scritta, ai propri pensieri ed emozioni, raccontarsi e raccontare la malattia e il disagio mentale e non solo, in un clima di reciproco confronto e arricchimento tra tutti i partecipanti prima e con gli spettatori poi.

“Per due anni, nel 2020 e nel 2021,  a causa del Covid abbiamo dovuto interrompere le attività laboratoriali in presenza e sospendere l’esito scenico finale”, prosegue l’educatrice, “ma questo non ci ha impedito di continuare a lavorare a distanza: dal lavoro dei partecipanti è nato il libro ‘La casa’, che raccoglie gli scritti elaborati durante il periodo del lockdown. Quest’anno abbiamo riannodato i fili di un discorso interrotto dal 2019”.

Concluso il laboratorio invernale, che si è protratto da ottobre a maggio, si sta lavorando anche per quest’anno a una versione estiva i cui dettagli sono da programmare. Lo spettacolo di mercoledì è gratuito e aperto a tutti. Nel rispetto delle norme anti Covid, sarà necessario indossare le mascherine Ffp2.

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