Nasce “Mossa News” e gli studenti imparano a fare i giornalisti con un bel lavoro di squadra

Presentazione ufficiale dell'interessante progetto

I quattro studenti e direttori del Mossa News: Emanuele Ari, Davide Rocco Fazzalari, Gaia Pippia e Dafne Adamo Raffaele

Un lavoro di squadra si dice ben riuscito quando tutti fanno la loro parte, condividendo e mettendo a disposizione le proprie competenze, in un continuo ascolto e confronto reciproco.

Ed è quello che hanno fatto gli studenti e le studentesse dell’Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” che questa mattina, nell’auditorium della scuola, hanno presentato la copia del numero zero del Mossa News, il giornale scolastico dell’Istituto, frutto di un importante lavoro di gruppo programmato dalla biblioteca scolastica “Sergio Atzeni” con il progetto Giornale 4.0

Presenti le classi del triennio coinvolte nel progetto, e quindi le sezioni H, L, S e T, insieme alla dirigente scolastica Marillina Meloni e ai docenti di lettere e referenti del progetto, Antonio Pinna, Antonella Desogus, Laura Marchinu e Giovanni Cazzona, oltre ai due professori Daniele Cau e Alessia Orbana, nei ruoli rispettivamente di grafico e giornalista.

Tutti insieme hanno dato vita a quella che si può definire una vera e propria redazione.

Per l’occasione, in collegamento streaming, erano presenti anche il giornalista Giacomo Mameli, che ha seguito i ragazzi in due incontri iniziali incentrati sul mondo giornalistico ma non solo, e lo scrittore Flavio Soriga, che anche lui ha tenuto un incontro con i ragazzi e le ragazze dell’Istituto. A conclusione, un contributo video lasciato agli studenti da parte del docente, antropologo e scrittore, Bruno Furcas.

In collegamento Giacomo Mameli e Flavio Soriga

Da tutti i docenti e da gli ospiti in collegamento, oltre che il racconto di questi mesi di lavoro redazionale, sono arrivate parole di plauso e complimenti per come è stato impostato il giornale, ma soprattuto un augurio agli studenti nel continuare questa esperienza fino al diploma, e chissà, un domani, anche in ambito lavorativo.

Il giornalista e scrittore Giacomo Mameli, in particolare, ha rivolto agli studenti un invito ad “abituarsi a leggere, scrivere e parlare, sempre, in ogni occasione e mettersi alla prova. Perché saper parlare è un esercizio che va costruito e praticato ogni giorno”.

Lo studente Alessio Fois e la sua testimonianza

E anche lo scrittore, Flavio Soriga, ha voluto lasciare un messaggio ai ragazzi, un domani future “penne” del mondo giornalistico o, perché no, di quello letterario, sull’importanza di raccontare e scrivere la realtà che vivono: “Le nostre voci dell’Isola tra scrittori e giornalisti, sono importanti”, ha detto Soriga. “Rappresentano il vaccino contro i meccanismi della retorica. La letteratura, gli articoli di giornale servono a questo: a raccontare la vita reale”.

“Un’esperienza come questa”, ha aggiunto poi Bruno Furcas nel suo videomessaggio, “aiuta gli studenti e le studentesse a sviluppare il senso critico, a ricercare la verità oltre che sviluppare un amore per lo studio e la conoscenza. Un modello, questo del Mossa News, che ho fatto vedere tra l’altro anche al mio editore presente ora al Salone del Libro che ne è rimasto entusiasta, e ai miei colleghi docenti che proporranno anche ai loro studenti un giornale come questo”.

I docenti e i quattro direttori-studenti del Mossa News

Col Mossa News gli studenti diventano così protagonisti attivi e spesso, da giornalisti, si trasformano anche in intervistati. E’ il caso dello studente Alessio Fois che si è trovato a intervistare prima un suo compagno, Filippo Siddi, studente e motociclista a tempo pieno e, a sua volta, lo stesso Fois è stato poi intervistato perché anche lui sportivo – pratica ciclismo a livello agonistico – chiamato a coniugare il mondo della scuola con quello dello sport.

L’articolo 0 del Mossa News

Ancora, gli stessi studenti si sono trovati a raccontare la realtà che vivono e presentarla secondo il loro punto di vista: è successo Lorenzo Pischedda e Lorenzo Loddo che hanno scritto del loro paese, Fordonangius e nello specifico della cooperativa Forum Traiani, esempio di valorizzazionne dei beni culturali e ambientali, ciò in linea anche con l’indirizzo del corso turistico dell’Istituto “L. Mossa”.

Il progetto. All’interno del Mossa News e in questo primo numero apripista sono state realizzate delle macro rubriche: una dedicata ai progetti della scuola altre invece agli interessi proposti dagli stessi studenti; quindi musica, arte, sport ma anche il tema del conflitto in Ucraina con un’intervista a Kateryna Voskobiinyk che ora vive a Venezia e la madre a Oristano.

“Abbiamo fatto incontrare gli alunni in momenti di attività laboratoriale, cercando di scardinare il tradizionale impianto di lezione frontale”, racconta la docente Laura Marchinu “Abbiamo poi individuato all’interno di ciascuna classe un direttore che è diventato, possiamo dirlo, l’elemento di raccordo tra i compagni e noi docenti. Il tutto innescando quindi un meccanismo di autonomia e responsabilità nel portare avanti il lavoro e rispettando le scadenze”.

Foto di gruppo della “redazione” del Mossa News

“Quando i docenti ci hanno proposto questo progetto, ho pensato ma sì proviamo per quanto l’impresa non fosse di poco conto”, ha raccontato la dirigente scolastica Marillina Meloni davanti agli studenti “Anche perché i giovani, oggi non sono così tanto avvezzi a leggere, né tantomeno a scrivere e l’idea di un giornale mi sembrava impegnativa e controcorrente. Invece è stato interessante vedere il risultato finale: questo primo giornale che speriamo sia corredato di tanti altri numeri, anche a doppia cifra, è una scommessa vinta. E speriamo che si trasformi in una consequenziale iniziativa che venga portata avanti, come è stato fatto finora, con cooperazione, collaborazione e entusiasmo da parte di tutti”.

Lorenzo Loddo e Lorenzo Pischedda che parlano della loro intervista alla cooperativa Forum Traiani di Fordongianus

Per l’anno prossimo, si pensa già ad adattare il giornale cartaceo in una nuova e più contemporanea forma: quella del digitale.

“L’importanza di raccontare di sé, imparare a farlo”, aggiunge il docente Antonio Pinna, “ecco è questo quello che abbiamo fatto e ora ci prepariamo ad approcciarci al digitale”.

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