Martedì, 17 maggio 2022
Sono stati assegnati dal Comune di Oristano i 38 orti urbani di via Anglona, nel quartiere di Torangius, a fronte di una sessantina di domande pervenute negli uffici.
Per 3 anni i lotti saranno curati da anziani (10), da famiglie (38) e da un’associazione, a fronte del pagamento di un canone annuo che va dai 25 ai 40 euro, in base alle dimensioni del terreno concesso. Alcuni lotti saranno curati in condivisione da più assegnatari.
Il progetto era nato su iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano e si è rivelato molto utile per aiutare le famiglie a combattere la crisi, ma anche e soprattutto per incidere sul tessuto sociale, favorendo l’integrazione e la partecipazione.
Gli orti urbani sono uno strumento ormai consolidato e apprezzato per creare spazi e occasioni per le relazioni interpersonali e sociali, per la riscoperta dei saperi tradizionali, ma anche un’attività utile per integrare il reddito familiare.
I lotti devono essere utilizzati solo per la coltivazione di ortaggi, fiori e piccoli frutti ad uso del concessionario, nel rispetto di quanto disposto dal regolamento comunale. Consentono la gestione partecipata di spazi comuni, offrendo forme di libero accesso da parte di tutti i cittadini e promovendo eventi ed iniziative dirette a sviluppare la conoscenza e la formazione sui temi della campagna, dell’agricoltura eco-sostenibile e della tutela dell’ambiente. Altrettanto importante è l’obiettivo di stimolare la formazione dei cittadini verso una cultura della preferenza della qualità dei prodotti alimentari per promuovere un’alimentazione sana e sicura.
Con l’ultimo bando, in continuità con l’iniziativa avviata negli anni passati, l’Assessorato all’Ambiente ha voluto stimolare l’impiego del tempo libero in attività ricreative volte a favorire la socializzazione nonché la diffusione e la conservazione di pratiche sociali e formative tipiche della vita rurale.
Il progetto è nato anche per favorire la riqualificazione di aree dismesse e terreni agricoli inutilizzati, arginando il consumo di territorio, mitigando le situazioni di marginalità e degrado e migliorando il paesaggio urbano.