Un racconto di Filomena Urru vince il concorso “Emozioni di Sartiglia 2021”

A conquistare la giuria il racconto dal titolo ''La raccoglitrice di coriandoli''

Il concorso di promozione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Sartiglia

Mercoledì, 13 aprile 2022

“La raccoglitrice di coriandoli”, dell’oristanese Filomena Urru, ha vinto il
concorso “Emozioni di Sartiglia 2021”: al racconto ambientato negli anni cinquanta va il premio in denaro di 500 euro. Secondo classificato, con premio di 300 euro, Mauro Meli di Cabras che ha presentato il racconto “La prima corsa”. Terzo classificato “Un sogno chiamato Sartiglia” dell’oristanese Francesca Brai, che riceverà un premio di 200 euro.

Il concorso organizzato dalla Fondazione Oristano, per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Sartiglia, nell’edizione 2021 era riservato alla prosa e si apriva a brevi racconti di storie vissute o immaginate, capaci di esaltare il fascino dell’antica giostra oristanese.

La giuria, composta da Maria Grazia Atzeni, Santina Raschiotti e Maurizio Casu, ha stilare la classifica individuando, tra le 26 opere in gara, le tre ritenute particolarmente significative per contenuti, capacità di coinvolgimento e registro linguistico.

Il concorso, abbinato a un’edizione molto particolare della Sartiglia, quella del 2021 annullata a causa dell’emergenza sanitaria da Covid, ha destato grande interesse, con un gran numero di partecipanti provenienti per la gran parte dalla Sardegna, ma anche da Bologna, Siena, Palermo e Limbiate.

Il racconto vincitore è ambientato negli anni cinquanta a Su Brugu, un
quartiere noto per i suoi aspetti identitari legati alla Sartiglia, per l’esperienza interiore vissuta dalla protagonista e per il linguaggio semplice e piano, ma al tempo stesso coeso con il quale viene elaborato della storia.
La protagonista è una bambina e la Sartiglia viene filtrata
attraverso il suo stato d’animo. La storia si sviluppa nell’ambiente culturale in cui è cresciuta ed è stata educata, col supporto del nonno che le ha fornito
strumenti e modelli con cui percepire, osservare, vedere e trasmettere la
realtà.

Tutte le opere partecipanti saranno ora raccolte in una pubblicazione della
Fondazione Oristano edita da Camelia edizioni.

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