Cantiere di nuovo bloccato nell’ex convento di San Francesco: burocrazia e tagli

L'Archivio di Stato in ritardo sul trasloco

Martedì, 5 aprile 2022

Da dicembre dello scorso anno il cantiere è chiuso e gli operai dell’impresa Tecnoedile di Genova non si vedono più. I lavori di ristrutturazione dell’ex Convento di San Francesco, finanziati a Oristano dal Ministero dei beni culturali con cinque milioni di euro, appaiono di nuovo fermi.

Il cantiere era stato aperto, nel 2019,  con diversi anni di ritardo rispetto alla tabella di marcia; ad oggi doveva essere in fase di ultimazione.

La struttura religiosa ed il vecchio Distretto militare, che dovrà ospitare l’archivio di Stato, rischiano di non vedere il termine dei lavori se non nei prossimi anni.

“Il primo lotto di lavori strutturali sul complesso è terminato con collaudo effettuato lo scorso 22 marzo”, spiega il direttore dei lavori l’architetto Paolo Margaritella, “il secondo lotto di lavori sul piazzale interno è in procinto di veder autorizzata la variante in corso d’opera da parte del Segretariato Regionale dei Beni culturali. Una volta autorizzata la variante, si procederà con la ripresa dei lavori”.

La buona volontà  del direttore si scontra con i problemi economici e della burocrazia.

Come ha confermato l’architetto Margaritella la parte interna che ospiterà l’Archivio di Stato è quasi in dirittura d’arrivo, mentre dovranno essere ultimate le parti esterne dell’edifico ed il piazzale.

I lavori per la ristrutturazione della chiesa neo-classica, realizzata da Gaetano Cima, sono ugualmente in alto mare.

L’Archivio di stato cittadino, ospitato in un immobile di piazza Ungheria, rimarrà ancora lì con i costi di affitto che incidono pesantemente sul bilancio. Un locale non adatto alle attuali esigenze della struttura diretta Michela Poddigue. 

Si ipotizzava che con questo nuovo anno il ministero della Cultura potesse acquistare nuove sedi o finanziare le ristrutturazioni degli  Archivi di Stato, quasi tutti in condizioni precarie. Ma così non sembra essere.

La carenza di risorse, tra cui quelle per il cantiere di Oristano, potrebbe essere dovuta ad altre priorità individuate nell’ambito della programmazione dei fondi del Pnrr.

La Soprintendenza di Cagliari e Oristano sta facendo il proprio lavoro, ma si corre il rischio che l’Archivio di Stato rimanga ancora per lungo tempo in piazza Ungheria. Non solo,  gli oristanesi dovranno attendere ancora diversi anni prima di poter disporre nuovamente di due preziosi ed importanti testimonianze del passato.

Lavori fermi da mesi nel cantiere dell’ex convento di San Francesco

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