Dieci appuntamenti online con l’Unla per scoprire tracce di arabo nella lingua italiana

Una nuova iniziativa a cura di Arianna Obinu

Venerdì, 4 marzo 2022

Magazzino, aguzzino, mummia, nuca. Queste e altre parole della lingua italiana sono in realtà di origine araba. Lo spiega Arianna Obinu nella prima puntata della nuova iniziativa online, dal titolo “Tracce arabe nella lingua italiana”, proposta dal Centro Servizi Culturali Unla di Oristano.

Si tratta di una serie di appuntamenti in streaming, della durata di 15 minuti circa ciascuno, attraverso i quali la docente presenta i vari arabismi all’interno della lingua italiana.

Sono circa 300 le parole derivate dall’arabo, e in questi dieci conferenze-lampo si ripercorreranno le vie della storia, scoprendo qualcosa in più sugli Arabi e, inevitabilmente – assicura l’esperta – anche su noi stessi.

Per vedere la prima puntata, cliccare qui.

Arianna Obinu, insegnante laureata nel 2005 all’Orientale di Napoli in Diritto islamico, è vice presidente dell’Osim, Osservatorio degli Studi internazionali sul Mediterraneo. Si occupa di lingua e cultura araba e migrazioni.

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