Sabato, 12 febbraio 2022
Un importante accordo di collaborazione per prevenire la violenza contro le donne e arginare episodi che spesso degenerano in tragedia o comunque in reati penali: coinvolge la Questura di Oristano e il Cam, Centro di ascolto per uomini maltrattanti del nord Sardegna.
Il protocollo d’intesa “Zeus” è operativo da ieri, con le firme del questore di Oristano, Giuseppe Giardina, e della presidente del Cam Sardegna, Nicoletta Malesa.
“Si sono appena celebrati in Sardegna i funerali di un’altra donna vittima di femminicidio”, ha ricordato la presidente Malesa al termine dell’incontro in Questura. “Non si può e non si deve abbassare la guardia, la violenza sulle donne è un fenomeno trasversale che ci riguarda tutti. Questa firma rappresenta un altro tassello nella determinazione di azioni concrete che vanno portate avanti ogni giorno, instancabilmente”.
Il protocollo prevede che le persone sottoposte ad ammonimento per atti persecutori e per violenza domestica vengano informate della possibilità di rivolgersi al Cam, per essere inserite in un percorso di consapevolezza del disvalore sociale e e delle conseguenze penali delle azioni di cui sono stati responsabili.
L’accordo insomma punta a indirizzare l’autore delle condotte violente verso un percorso di cambiamento, orientato al rispetto della compagna. Il primo passo deve essere l’assunzione di responsabilità per i propri comportamenti, e non più il tentativo di giustificarli.
Il Cam Sardegna opera con una squadra di lavoro multidisciplinare, secondo le linee guida “Work Whit Perpetrators of Domestic Violence in Europe WWP” (parte del programma Daphne II). Per ogni caso preso in carico, l’organizzazione comunicherà con la Questura di Oristano sul percorso svolto.
Con l’adozione del protocollo Zeus anche nell’Oristanese, si rafforza il sistema di prevenzione basato su un modello di rete virtuoso che coinvolge tutte le istituzioni quotidianamente impegnate contro la violenza domestica o di genere.
