“Indomita”, racconto di un amore e della lotta contro la base USA a La Maddalena

A dialogare con l'autore Massimo Dadea sarà Carla Cossu

Lunedì, 14 febbraio 2022

Le lotte di due studenti contro la base navale americana della Maddalena, il loro amore e la passione per la vela sono al centro di “Indomita”, romanzo scritto da Massimo Dadea che verrà presentato domani – martedì 15 febbraio – al Centro servizi culturali Unla di Oristano.

L’appuntamento, alle 17,30, è organizzato in collaborazione con la Libreria Mondadori di Oristano. Dialogherà con l’autore la presidente provinciale dell’Anpi, Carla Cossu.

Il libro – Nella tarda estate del 1972, all’insaputa di tutti, compreso il Parlamento italiano, era sorta a La Maddalena una base Usa che ospitava anche sottomarini nucleari. La base e le navi “balia” (adibite allo stoccaggio dei missili a testata nucleare e alle riparazioni) sono circondate da rigidissimi sistemi di segretezza. Ben presto, da parte di organismi scientifici indipendenti, gruppi e associazioni politiche si levano voci di protesta e di preoccupazione. E nel corso degli anni, mentre i governi italiani continuano a smentire e a negare qualsiasi pericolo, si fa strada il timore dell’inquinamento radioattivino da Cobalto 60. Il maddalenino Paolo e la livornese Beatrice, entrambi studenti delle superiori, appartengono a mondi diversi, ma sono accomunati dalla lotta contro i segreti della base e dalla passione per la vela. Tra loro nascerà un grande amore, indomito come la barca a vela che porta quel nome, e che rappresenta la libertà.

Massimo Dadea è nato a Nuoro. Alla professione di medico cardiologo ha sempre affiancato la passione e l’impegno civili. Nei suoi saggi e nei suoi romanzi sono presenti grandi temi come la violenza sulle donne, il rispetto per l’ambiente, il diritto alla salute. Oltre a “Indomita”, uscito a dicembre 2021, ha pubblicato “La febbre del fare” (2009), “La maledizione libertaria” (2014), “L’omeopata” (2017), “Stella” (2020), “Cronaca di una pandemia” (2021).

Per accedere ai locali del Centro servizi culturali sarà necessario esibire il Green Pass rafforzato e indossare la mascherina Ffp2.

1 commento

  1. Sempre a ficcare il naso nelle questioni altrui! E per assistere alla presentazione del libro bisogna avere un green pass rafforzato. Come mai l’autore del libro, visto che nella sua biografia si narra di impegno civile non si oppone all’ingrasso con Green Pass e magari scrive anche un bel libro sulla discriminazione causata dal questo ignobile ed illegiottimo strumento? Ah già è un medico….Non ha interesse contrario, come ai maddalenini faceva bene la presenza della Base americana per l’economia! Se fossi ad Oristano verrei a fischiarlo!

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