Emergenza abitativa: ecco chi potrà vivere nelle casette mobili a Oristano

La Giunta comunale ha stabilito i criteri per l'assegnazione degli alloggi temporanei

L’interno di una delle case

Lunedì, 28 febbraio 2022

La Giunta comunale ha approvato i criteri per l’assegnazione delle quattro casette, tra via dei Maniscalchi e viale Brianza, destinate all’emergenza abitativa temporanea. Sono stati stabiliti – su proposta dell’assessora comunale ai Servizi sociali Carmen Murru – da una delibera approvata nei giorni scorsi.

Ormai pronte all’uso, le quattro unità abitative saranno destinate all’accoglienza temporanea di persone o piccole famiglie in difficoltà, prive di una rete primaria di sostegno all’ospitalità in residenzialità. La permanenza sarà al massimo di 6 mesi, eventualmente prorogabili di ulteriori 6 mesi previa valutazione e relazione del Servizio sociale.

Le famiglie riceveranno un tetto per il tempo sufficiente a stabilizzarsi e a riorganizzare le proprie risorse e ritrovare l’autonomia. L’accoglienza a tempo sarà integrata poi da un più ampio progetto di accompagnamento volto ad aiutare le persone ad orientarsi sui servizi del territorio, ad accedere a sussidi e agevolazioni.

I beneficiari saranno dunque persone e nuclei familiari, in carico al
Servizio sociale comunale, che versano in condizione di emergenza abitativa. Qualche settimana fa un sopralluogo guidato da Antonio Iatalese, presidente della seconda commissione consiliare, aveva confermato che le casette erano ormai pronte all’uso.

Nel territorio comunale di Oristano, purtroppo, sono in aumento i nuclei familiari e le persone singole che si ritrovano senza casa, per via di una perdita improvvisa del lavoro, ad esempio, o del sopraggiungere di una malattia, della separazione dal coniuge. La situazione di fragilità può trasformarsi in disagio ed esclusione sociale permanente se non si interviene per tempo.

Su proposta dell’assessorato ai Servizi sociali, è stata dunque valutata l’esigenza di attivare interventi in grado di aiutare queste persone economicamente e socialmente più deboli a superare le fasi critiche della propria vita, stimolandone l’autonomia e l’autosufficienza ed evitare il cronicizzarsi di situazioni di dipendenza assistenziale e di marginalità.

Il progetto “Una Casa per tutti” era stato finanziato nel 2016 attraverso un contributo del Ministero dell’Interno pari a 80.000 euro a valere sul fondo UNRRA, e poi cofinanziato dall’amministrazione con altri 20.000 euro. Con queste somme sono state acquistate e adattate queste quattro case mobili, che hanno trovato spazio in un’area attrezzata tra via dei Maniscalchi e viale Brianza, da usare come alloggio temporaneo.

Il cortile in comune tra le quattro case temporanee

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