I veterinari e gli incendi: “Necessari protocolli operativi per affrontare le emergenze”

Ieri il confronto a Oristano, con la proiezione del documentario "Fogu" sugli incendi in Montiferru e Planargia

Martedì, 4 gennaio 2022

Un confronto più costruttivo tra enti e istituzioni chiamati a intervenire in casi di emergenze diverse dalle epidemie – ad esempio gli incendi nei boschi – per mettere a punto protocolli operativi che coinvolgano anche professionisti come i medici veterinari. Lo ha ribadito ieri a Oristano Giuseppino Cocco, presidente dell’Ordine provinciale dei veterinari, in un incontro Centro servizi culturali dell’Unla che ha proposto fra l’altro il documentario “Fogu”.

“La legge nazionale prevede l’istituzione di un registro dei volontari che a qualsiasi titolo cooperano in questi interventi”, ha spiegato Giuseppino Cocco, “e i professionisti, singoli o associati, possono iscriversi al registro nazionale. Questo non stabilisce però quale sia il protocollo operativo al quale attenersi negli interventi. Ma è fondamentale che tutti agiscano all’interno della Protezione civile”.  

Dopo la proiezione del documentario realizzato da Ottavio Mura e Massimiliano Marraffa tra Montiferru e Planargia, nei luoghi colpiti dal drammatico incendio della scorsa estate, si è svolta una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Daniela Mulas (vice presidente della Federazione nazionale Ordini dei veterinari), Enrico Vacca (direttore dei Servizi di sanità animale dell’Asl 5), Mario Sassu (veterinario dell’agenzia Laore) e Maurizio Zucca (referente della Protezione civile provinciale).

Giuseppino Cocco – che ha svolto anche il ruolo di moderatore – ha ricordato i danni causati dal fuoco al patrimonio animale nelle zone più colpite. “L’incendio ha devastato oltre 20mila ettari in a 12 Comuni”, ha detto il presidente dell’Ordine dei veterinari, “e colpito 43 aziende. Sono morti 600 ovini, diverse decine di equini, una decina di bovini. Coinvolti anche 90 apiari, alcuni dei quali sono andati distrutti”.

Giuseppino Cocco, presidente dell’Ordine dei veterinari di Oristano

Tra gli interventi ha colpito in particolare quello del sindaco di Sennariolo, Gianbattista Ledda, che ha ringraziato gli autori del documentario, che rimarrà come testimonianza della devastazione per le future generazioni.

“Dopo i disastri causati dagli incendi ora occorre rimboccarsi le maniche e ripartire”, ha detto Ledda, “pianificando il futuro della Planargia e del Montiferru. L’incendio ha colpito diversi centri abitati come mai era accaduto, causando anche enormi danni alle abitazioni. Occorre riavviare la ricostruzione dei territori e delle aziende e far ripartire in primo luogo le attività lavorative duramente penalizzate. Ci sono le delibere della Regione e i fondi indispensabili per ripartire. Ma occorre rivedere in particolare il sistema delle emergenze”.

La sala dell’Unla durante la tavola rotonda

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