Al via il progetto “Filigrana”, anche Oristano fa rete contro la violenza

Un sostegno alle vittime di maltrattamenti familiari e di bullismo

Giovedì, 8 aprile 2021

Violenza – Immagine simbolica

Lotta contro la violenza, in generale, ma anche contro il bullismo, per dare sostegno a tutte le vittime di maltrattamenti in famiglia. Con Sassari, Cagliari, Nuoro e Olbia, anche Oristano aderisce al progetto “Filigrana. Una rete preziosa per tessere il futuro”.

Il partenariato di Mediatori Insieme e del CIPM Mediatori Sardegna, in collaborazione con Rete Dafne, si è aggiudicato il bando “Sinergie – Sostegno alle Vittime: maltrattamenti contro familiari e conviventi e reati che si concretizzano in episodi di bullismo”, presentando appunto il progetto “Filigrana” rivolto ai cinque capoluoghi sardi.

Obiettivo primario è la presa in carico di due tipi di vittime: persone che subiscono maltrattamenti da parte di familiari e conviventi e persone prese di mira in episodi di bullismo.

Il progetto durerà 18 mesi e vedrà la costituzione di cinque équipe territoriali coordinate da un mediatore dei conflitti.

Carmen Murru

“Da subito abbiamo deciso di aderire al progetto”, dice l’assessore comunale ai Servizi sociali, Carmen Murru, “in quanto sappiamo bene che anche la nostra città non è esente da questo tipo di fenomeni, anzi. Abbiamo subito individuato e messo a disposizione un assistente sociale che farà da referente territoriale al progetto”.

L’associazione Mediatori Insieme, capofila del progetto e incaricata del coordinamento, ora dovrà individuare una sede in città dove svolgere i diversi servizi offerti ai destinatari del progetto.

Il programma prevede innanzi tutto la costruzione di una “cabina di regia” per la gestione delle attività previste nel progetto. Poi la costituzione del gruppo di lavoro per ciascuna delle città coinvolte, che dovrà garantire accoglienza, sostegno psicologico e supporto legale, attraverso dei progetti personalizzati, costruiti in collaborazione con la psicologa formatrice e il supervisore.

Previsti anche dei percorsi di formazione per gli operatori e iniziative di sensibilizzazione rivolte alla magistratura, forze dell’ordine, presidi ospedalieri, ASL, servizi sociali territoriali e scuole. Infine, è prevista la programmazione di attività laboratoriali, coordinate da un operatore dello spettacolo e da un operatore dell’équipe (psicologo, mediatore).

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