Lunedì, 22 marzo 2021
Critiche sul governo della città dal neonato Movimento Popolare Civico che sta riunendo diversi dirigenti fuoriusciti dal movimento dei Riformatori sardi. In una nota firmata dal dirigente Celeste Salaris si contestano i recenti cambiamenti di assetti in Comune: “I capibastone di ciascun partito, sentendosi Richelieu, hanno ordito, non accorgendosi però che più prosaicamente qualcuno che si sentiva re sole li ha soggiogati: toglie o sostituisce e qualcuno dalla maggioranza diventa opposizione o dalla opposizione diventa maggioranza. Ma resta sempre lui il re sole. Bei giochi di prestigio questi, che non recano alcun beneficio alla città ed ancor meno ai suoi abitanti, costretti a convivere con i mali di sempre e con le numerose opere inconcluse”.
Un riferimento poi nella nota firmata da Salaris alle problematiche della sanità: “Basti pensare con quale immane sforzo si è giunti a porre in essere una commissione straordinaria per esaminare la grave condizione in cui versa la sanità oristanese. Nata questa commissione in pompa magna e con grandi proclami, ha finito poi per essere rifiutata dagli stessi componenti, accortisi di come il sindaco e l’amministrazione non ritenessero importante porre in essere alcuna iniziativa, che per lo meno richiamasse l’attenzione della politica regionale, del tutto assente”.
“Purtroppo le uniche iniziative sono state quelle di radunare sindaci esponendoli, quasi in parata, davanti alla grande malata (la sanità oristanese), ma senza riuscire a smuovere almeno una virgola, da quella che è la volontà determinata di far soccombere il centro Sardegna e quindi la zone interne più deboli della nostra regione”.
“Mi domando: non ci sarà qualcuno che si indigna o che abbia vergogna delle proprie azioni, in particolare quando dovrebbero essere mirate al bene comune?”