Bussano alle nostre porte, con mascherine e farmaci. Grazie, volontari dell’associazione Prociv Arci Oristano

L'associazione locale che sta operando in questi giorni di emergenza sanitaria

Volontari – foto Prociv Arci Oristano

Da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria da coronavirus, a Oristano in tanti si sono mobilitati per aiutare il prossimo. Primi fra tutti, i volontari operanti nel territorio. Sono tante infatti le associazioni di volontariato locali che, la settimana scorsa, sono state convocate dal sindaco Andrea Lutzu per coordinare gli interventi durante l’emergenza sanitaria.

Un ruolo fondamentale quello svolto dai volontari e che impegna a 360° diverse associazioni, tra queste la Prociv Arci Oristano, guidata dal presidente Raffaele Erbì. Una giovane associazione, se si considera la data di fondazione (gennaio 2019), partita da nove persone con precedenti esperienze nel mondo del volontariato e della protezione civile, e unite dallo spirito di solidarietà e dalla volontà di aiutare gli altri.

“Siamo iscritti nel Registro del Volontariato Regionale e in quello di Protezione Civile nella categoria “Operatività Speciale” con specializzazione in Evacuazione ed esodi, Logistica in emergenza, Movimentazione mezzi speciali e trasporto e strutture civili e viabilità”, spiega il presidente Raffaele Erbì. “Facciamo parte del Coordinamento regionale Prociv Arci Sardegna con il quale organizziamo più volte all’anno esercitazioni e corsi abilitativi”.

Da quando però si è manifestata questa emergenza, il numero delle persone impegnate è cresciuto esponenzialmente: da 15 a gennaio, i volontari sono passati a 23, senza contare poi le numerose richieste di iscrizione che continuano ad arrivare e che saranno valutate. “Sono persone comuni”, racconta sempre Raffaele Erbì, “persone che nella vita normale vengono da diverse realtà: disoccupati, imprenditori, studenti, operai, dipendenti pubblici e privati. Persone che in questo momento stanno dando tutto il loro tempo e il loro cuore per aiutare le fasce più deboli della nostra città”, aggiunge il presidente.

Le attività dell’associazione Prociv Arci Oristano
L’associazione opera all’interno del confine comunale da quando a Oristano è stato attivato il COC (Centro operativo comunale): all’inizio erano stati mobilitati dalla Protezione civile regionale per dare assistenza alle operazioni di logistica nel controllo dei passeggeri in arrivo al porto di Cagliari.

Foto pagina Facebook Prociv Arci Oristano

Ogni giorno sono attivi dai 10 ai 16 volontari, dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 20. Si occupano della consegna dei medicinali dalla farmacia a casa delle persone over 65 o immunodepresse e della consegna delle mascherine artigianali che il Comune si sta impegnando a far produrre da altri volontari.  “I nostri ragazzi”, spiega il presidente Raffaele Erbì, “sono in giro per la città e le frazioni muniti di divisa della PC e cartellino identificativo: chi con la bici e chi con la propria auto o quella della associazione”.

L’associazione ha messo a disposizione due numeri di telefono: uno per la richiesta del servizio medicinali (338.9835667) e un altro per la richiesta delle mascherine (351.5430401, attivo dal lunedì al venerdì fra le 16 e le 19; per quest’ultimo, viste le richieste, l’associazione sta valutando l’estensione degli orari). 

Un servizio telefonico d’assistenza ma anche di semplice ascolto. “I nostri operatori stanno ricevendo tante telefonate”, racconta sempre Raffaele Erbì, “che non si esauriscono nella richiesta del servizio. Molte persone hanno semplicemente voglia di qualche parola di conforto e di qualche chiacchiera per uscire dalla solitudine di questi giorni”.

Foto dalla pagina Facebook Prociv Arci Oristano

I servizi offerti dalla Prociv-Arci sono completamente gratuiti, salvo ovviamente il costo dei medicinali, . “Mi preme far presente”, dichiara Raffaele Erbì, “che essendo la nostra una associazione di volontariato, per di più molto giovane – salvo eventuali rimborsi che ci auguriamo di ricevere – tutte le attuali  risorse economiche che servono a far “girare la ruota” (benzina, assicurazioni, divise etc..) arrivano dalla tasca dei volontari e per fortuna dalle donazioni che stiamo ricevendo da tanti privati e imprenditori”.

“Il volontariato lo si fa passione”, conclude Raffaele Erbì. “È voglia di sentirsi utili e aiutare i più deboli. E si va avanti perché un grazie o un semplice sorriso a fine giornata fa si che il tuo tempo sia stato utile a qualcuno e ti dà nuovo entusiasmo. Chi volesse darci una mano, iscrivendosi o semplicemente facendoci una donazione, troverà tutti i dati nel nostro sito www.procivarcioristano.it

Lunedì, 6 aprile 2020

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