Solo la nuova condotta salverà il Foro boario dagli allagamenti

L'assessore Prevete ha fatto il punto sui lavori in corso, rispondendo a un'interpellanza del centrosinistra

Il Foro boario allagato, qualche settimana fa – Foto Andrea Crobu

Mercoledì, 30 novembre 2022

Inevitabile che il Foro boario si allaghi ancora in caso di piogge abbondanti: per completare l’intervento manca ancora la condotta che permetterà di smaltire l’acqua raccolta nelle vasche di accumulo. Lo ha detto ieri in Consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete, nella risposta all’interpellanza presentata da Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) insieme ai consiglieri del centrosinistra Efisio Sanna, Maria Obinu, Massimiliano Daga, Giuseppe Obinu, Francesca Marchi, Carla Della Volpe e Umberto Marcoli.

“Da più di un anno”, aveva scritto detto il consigliere di minoranza, “sono iniziati i lavori all’ingresso est della città. A metà novembre con la prima pioggia, non particolarmente intensa né particolarmente lunga, la zona del Foro boario è stata ugualmente allagata. Le opere realizzate evidentemente non hanno funzionato. Allagamenti si sono registrati anche in altre zone della città, forse per la mancata pulizia dei pozzetti e delle caditoie”.

Francesco Federico

L’assessore Prevete ha risposto elencando gli interventi in corso per ripristinare la funzionalità idraulica dell’area: “L’incrocio del Foro boario è il punto nevralgico di un’area in depressione dove si trova un punto di accumulo di una vasta macroarea urbanizzata. La soluzione è deviare i flussi provenienti da Silì, dalla via Anglona e da via Vandalino Casu lungo la via Umbria, fino al collettore di via Sardegna all’incrocio con via Carnia, con una nuova condotta che sostituirà quella esistente. Da una settimana si sta sistemando la nuova tubazione opportunamente dimensionata, con pozzetti di ispezione e nuove caditoie. Solo dopo la messa in posa della nuova condotta si potranno realizzare le pompe di svuotamento delle cinque vasche di accumulo recentemente predisposte. Va detto che senza pompe di svuotamento le vasche non potevano servire e non sarebbero comunque servite senza un punto di deflusso delle acque movimentate dalle pompe”.

L’assessore ai Lavori pubblici ha poi fornito i dati sulla pulizia delle caditoie: “Il contratto d’appalto prevede la pulizia superficiale di 2.000 caditoie e quella approfondita di 360 pozzetti. Da agosto 2021 a novembre 2022 sono stati puliti 2.220 griglie, 444 pozzetti e 371 bocche di lupo. Il 31 agosto con un ordine di servizio sono state indicate le priorità di intervento e da quella data a oggi sono stati ripuliti 347 griglie, 118 pozzetti e 60 bocche di lupo”.

Simone Prevete

2 Commenti

  1. Un altro assessore che parla parla… e intanto ci si allaga… tempi biblici per ogni opera… chissà quali caditoie e quali pozzetti sono stati puliti… ci sono quartieri in cui non si fa nulla da decenni… magari lavorare durante la bella stagione? 8 mesi senza piogge mi sembrano abbastanza invece di ridursi sempre all’emergenza. Tanto poi il disagio lo paghiamo noi

    • i pozzetti vengono puliti saltuariamente solo in alcune zone. Nella via Verdi i pozzetti a bocca di lupo non sono mai stati puliti, bastano due gocce che si allaga la strada, a quando un intervento?

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