Giustizia e riabilitazione: al Mossa gli studenti come difensori, pm e giudici

Simulazione di un processo, grazie a un progetto proposto dall'Unione delle Camere penali

Mercoledì, 2 novembre 2022

Simulare un processo penale, indossare i panni della difesa o dell’accusa, ragionare sui diritti civili, sulla situazione nelle carceri e su misure alternative alla pena detentiva. È un’esperienza che hanno fatto qualche giorno fa una cinquantina di studenti dell’Istituto tecnico “Mossa” di Oristano.

Come il liceo “De Castro”, anche il “Mossa” ha aderito a un progetto proposto dalle Camere penali di Oristano, nato da un protocollo d’intesa nazionale con il Ministero dell’istruzione, proposto qui dagli  avvocati Rosaria Manconi, presidente delle Camere penali di Oristano e  dall’avvocato Maddalena Bonsignore, referente per la Sardegna dell’Osservatorio Miur-UCPI.

Sono state coinvolte tre classi, la 4ª C, la 5ª C e la 5ª dell’indirizzo AFM e SIA, con le insegnanti Alexia Portalupi e Giuliana Casula. L’incontro con gli studenti – tre ore in tutto – si è articolato in due fasi: la simulazione di un processo e poi un’analisi degli articoli della Costituzione italiana che si applicano al processo penale e una riflessione sulla pena, sul carcere e sulle misure alternative alla detenzione.

Guidati dagli avvocati, alcuni degli studenti hanno svolto i ruoli della difesa, della pubblica accusa e dei giudici, affrontando il processo fino alla sentenza. Il caso scelto per la simulazione riguardava un furto aggravato: l’imputato (uno studente) per organizzare una festa si era introdotto nella scuola per impadronirsi di un mixer e aveva ferito un bidello, senza prestargli soccorso. 

“La seconda parte della simulazione”, spiega la dirigente Meloni,”ha riguardato una riflessione interessantissima, attraverso la visione di video,  sulle condizioni delle carceri e sulla maggiore criticità degli istituti penitenziari, il sovraffollamento. Ma si è parlato anche si pena e di riabilitazione”.

L’esperienza ha destato molto interesse e partecipazione da parte delle tre classi coinvolte, conferma la preside Marillina Meloni: “I ragazzi sono stati attenti, rigorosi e riflessivi, in ragione delle sollecitazioni degli operatori del diritto, che hanno analizzato con senso critico gli aspetti più rilevanti del sistema giustizia e messo in evidenza  il senso profondo del concetto di legalità”. 

Marillina Meloni

“Questa è la scuola cui tende l’Istituto tecnico Mossa, quella delle competenze, del dinamismo, della contestualizzazione della realtà, necessaria per formare cittadini consapevoli”, conclude la dirigente.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome