Cittadinanza digitale, scuole e tanti ospiti nelle tre giornate di ConnEtica

Da venerdì 11 novembre l'evento organizzato da Oristano e Oltre

Lunedì, 7 novembre 2022

È la cittadinanza digitale il tema della seconda edizione del festival ConnEtica, manifestazione organizzata dall’associazione di promozione sociale Oristano e Oltre, in programma da venerdì 11 a domenica 13 novembre, nella sala eventi del Centro studio danza di Oristano, in via Ghilarza 5.

Ben 25 appuntamenti divisi fra le tre giornate: incontri con autori, attività con le scuole, laboratori, aperitivi e spettacoli serali, che vedranno avvicendarsi una folta compagine di ospiti, tra cui Massimiliano Medda (Lapola), le Lucido Sottile, Vittorio Sanna, Giovanni Moro, Ester Cois, Ivan Blecic, Elena Granata, Antonella Fancello, esperti del mondo digitale come Davide Costa di Sardu Pro e Alessandro Vagnozzi di Drop ed esperti dell’open source management come Andrea Podda.

Tutti gli appuntamenti del festival sono a ingresso libero e gratuito. Sarà possibile seguire la seconda edizione di ConnEtica anche sul sito web e sui profili social della manifestazione. Inaugurazione giovedì 10 novembre, alle 11, al chiostro del Carmine, sede del Consorzio Uno.

L’iniziativa è organizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, il contributo della Fondazione di Sardegna e tante collaborazioni: Legacoop Sardegna, UnipolSai di Monica Boasso di Oristano, Corsorzio Uno, Istituto comprensivo 2 di Oristano, Itis Othoca, Istituto scolastico Mariano IV d’Arborea, Ordine degli Architetti di Oristano, Unla Centro Servizi Culturali, Centro Studio Danza.

Tra le iniziative legate alla seconda edizione del festival ConnEtica c’è anche la mostra “Aurum Urens”, con sculture e foto di Michele Ardu sull’incendio che nell’estate dello scorso anno devastò il Montiferru. L’artista è tra i soci di Oristano e Oltre e l’esposizione può essere ancora visitata al Museo Diocesano Arborense.

Da sinistra Davide Costa, Giampiero Vargiu, Massimiliano Sanna e Luca Faedda

Il filo conduttore per la prima giornata di ConnEtica sarà la partecipazione. Il festival prende il via la mattina di venerdì 11 novembre, alle ore 9.30, con l’incontro “Noi e i nostri gemelli digitali del metaverso” insieme al filosofo Silvano Tagliagambe. A seguire, alle ore 10, la presentazione dei progetti sviluppati dagli studenti dell’Istituto tecnico industriale Othoca nell’ambito dell’hackathon dal titolo “Come implementare una piattaforma digitale comunale etica”.

La manifestazione prosegue nel pomeriggio, a partire dalle 16.10, con l’appuntamento “Il rapporto tra partecipazione elettorale e social media” a cura di Stefano Rombi, ricercatore presso la Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell’Università di Cagliari. Subito dopo, alle ore 16.40, la sociologa Ester Cois presenterà una panoramica della partecipazione digitale, tra nuovi rischi e recenti normative, nel panel dal titolo “Nella rete”. Un altro sociologo, Giovanni Moro, docente all’Università La Sapienza di Roma, alle ore 17.10 discute su “Riprogettare gli spazi sociali e fisici”, con un focus sul ruolo delle cittadine e dei cittadini consapevoli nella rigenerazione ecologica delle città e dei borghi. Il professore universitario è figlio di Aldo Moro, assassinato dalle Brigate Rosse nel 1978.

Alle 17.40 si parlerà del libro “Placemaker. Gli inventori dei luoghi che abiteremo” (Einaudi, 2021) con l’autrice, Elena Granata, professoressa di Urbanistica al Politecnico di Milano e vicepresidente della Scuola di Economia civile. Sarà invece Cristiana Falcone, esperta internazionale in strategie d’impresa, gestione del cambiamento e sviluppo del business, ad affrontare, alle ore 18.10, il tema della leadership etica, indagando come le fondamenta della filosofia si pongono nei confronti della sostenibilità, della trasparenza, della valorizzazione delle persone e dell’intelligenza artificiale. Andrea Podda, imprenditore, fondatore e Ceo dell’azienda Mab& Co, insieme al giornalista sportivo Vittorio Sanna, alle 18.40 discute invece di “Etica e reti di alleanze per lo sviluppo del territorio”.

La prima giornata si chiuderà alle ore 21 con lo spettacolo inedito “Metaverso non universo”, di Massimiliano Medda e Massimiliano Lorrai, componenti del gruppo comico Lapola. Sarà presente anche Alessandro Manca, studente a Cagliari, con il suo robot Ugo.

La seconda giornata del festival, sabato 12 novembre, avrà come tema “Un modello di comunità partecipata” e si aprirà alle 9.30 con la partecipazione di alcune classi di due istituti cittadini, Othoca e Mariano IV d’Arborea. Le studentesse e gli studenti dell’Othoca presentano i progetti “Siamo tutti sulla stessa barca”, “Romanico tattile”, “Respiratore polmonare” e lo spettacolo teatrale “La cittadinanza digitale”, mentre il Mariano IV illustra il progetto “Ambiente e sostenibilità. Ora tocca a noi”. L’elemento che accomuna i lavori è la digitalizzazione per il miglioramento della qualità della vita (dalla fruizione dei beni culturali alla medicina, fino alla sostenibilità ambientale).

Gli incontri continuano nel pomeriggio, a partire dalle 16.10, con Paola Piroddi e Chicco Lecca, che presentano il progetto “Allways City”, iniziativa finalizzata a promuovere i beni culturali attraverso il digitale. A seguire Ivan Blecié, docente di Ingegneria civile e Architettura all’Università di Cagliari, nonché componente del comitato scientifico di ConnEtica, presenta “Oristano città delle idee”, ovvero la proposta di una fabbrica della creatività ad Oristano, come hub digitale che apre la città al mondo.

Alle 17.10 Virgilio Garau, responsabile commerciale dell’Azienda Falchi, pone l’accento sull’agricoltura etica 5.0, con l’intervento dal titolo “Ripensare il settore agricolo”. Il cuore degli appuntamenti serali è rappresentato dalla tavola rotonda “Il Consorzio Uno al mondo. L’Università per una Scuola d’Impresa Creativa”, in programma alle ore 17.40 e alla quale partecipano le Università di Cagliari e di Sassari, la Fondazione di Sardegna, Sardegna Ricerche, Alessandro Vagnozzi (per Drop) e Davide Costa (per Sardu Pro). Alle 18.10 il festival riserva un confronto, guidato da Andrea Podda (fondatore e Ceo dell’azienda Mab & Co), sull’impatto degli influencer per i territori e di come i creatori di contenuti digitali costituiscono sempre maggiormente un veicolo di valori, idee e opportunità di business. Alla conversazione parteciperanno influencer in presenza e collegati da remoto.

In chiusura di serata, alle 21, il batterista statunitense Mike Terrana presenta il progetto artistico “I Wont Stop the Music”, un invito all’azione per tutti gli artisti del mondo, affinché continuino a creare e condividere le proprie emozioni anche in tempi complicati come quelli pandemico e post-pandemico.

A partire dal pomeriggio di domenica 13 novembre le battute conclusive del festival. La terza giornata, dedicata al gap di genere, si apre alle 16.10 con Caterina Satta, ricercatrice nell’ambito della sociologia dell’infanzia, per l’incontro “Fare e disfare il genere”: una riflessione sull’insostenibile spinta utopica delle bambine e dei bambini. Un altro attesissimo appuntamento, alle 16.40, è quello con Giorgia Cadeddu e Vittoria Soddu, dello studio multidisciplinare Studiolanda, per la presentazione di “Iolanda mi nant de nòmini”, un progetto che ripercorre la vita di Orlanda Sassu, poetessa ed ecologista guspinese che ha portato avanti una pratica di registrazione audio per archiviare la memoria del suo paese e della lingua che temeva di perdere.

Alle 17.40 Antonella Fancello, docente di amministrazione digitale ed eGovernment all’Università di Sassari, discute di competenze e necessità di algoritmi paritari nell’incontro dal tema “Cittadine digitali nella terza fase di internet”. Alle 21 la seconda edizione del festival si chiude con lo spettacolo teatrale “Eticamente lucide, lucidissime” di Tiziana Troja e Michela Sale Musio, in arte Lucido Sottile.

Il programma completo è disponibile anche sul sito web del festival ConnEtica.

I laboratori

A fare da cornice agli incontri saranno tre differenti laboratori in tre giorni. Il primo, da giovedi 10 a sabato 12, a cura di Davide Costa, titolare di Sardu Pro, esperto di progettazione di percorsi di coding e robotica educativa dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, prende il nome di “Sardu pro is pipius. Coding per robotica didattica” e si rivolge agli studenti dell’Istituto Comprensivo 2 di Oristano.

Il secondo, in programma nelle giornate del 9 e del 10 novembre nella sede dell’Itis Othoca, dal titolo “Come implementare una piattaforma digitale comunale etica” si rivolge alle studentesse e agli studenti dell’Istituto Tecnico e prevede la presentazione delle proposte progettuali, elaborate secondo il format dell’hackathon, nella mattinata di venerdì 11 novembre, dalle ore 9.30 alle 13, nella sala conferenze del Centro Studio Danza.

Il terzo, sabato 12 novembre, a cura di Ester Cois e Ivan Blecic, dal tema “La fabbrica delle idee”, si svolge in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Oristano, con i crediti formativi per gli iscritti allo stesso Ordine. A seguito del laboratorio sarà lanciata la proposta di un Piano di Rigenerazione Urbana, che parte dall’area nella quale è ubicato anche il Centro Studio Danza, il polo intermodale, la ferrovia e gli ambiti urbani di Su Brugu e Corea.

La presentazione

Il festival ConnEtica è stato presentato stamane presso la sala Giunta del Comune di Oristano, a Palazzo Campus Colonna, alla presenza dei dirigenti dell’associazione Oristano e Oltre, del sindaco Massimiliano Sanna e del vicesindaco Luca Faedda, che cura le deleghe relative a Cultura e Turismo.

“Il digitale non è solo una tecnologia come tutte quelle che hanno accompagnato l’evoluzione della cultura umana”, ha detto il presidente dell’associazione Oristano e Oltre, Giampiero Vargiu, “è un ambiente nel quale ci relazioniamo, costruiamo le nostre connessioni. Il concetto di cittadinanza digitale è connesso a questa nostra epoca, nella quale il digitale pervade tutti gli aspetti del nostro vivere civile e può essere inquadrato non solo sul piano giuridico, ma anche nel contesto di altre discipline, quali la sociologia, la psicologia, la pedagogia, la tecnologia e la comunicazione”.

“La cittadinanza digitale”, ha proseguito Vargiu, “può essere vista come uno dei nodi principali in una trasformazione più ampia, una pagina del grande libro della trasformazione digitale, nella quale il digitale deve essere considerato un ‘bene comune’: la nostra comunità può elaborare un progetto comune di ‘digitale etico’. La prima caratteristica che deve avere un progetto di cittadinanza digitale è quella che deve essere sociale, non solo individuale. La società deve farsi attore di un progetto sociale, tutti insieme, non per il singolo individuo e per ciascuno separatamente. Deve essere un progetto di solidarietà e condiviso. Oggi il digitale può consentire un minimo di cittadinanza a tutti i livelli: anche chi non vuole l’automobile deve avere la garanzia dei mezzi pubblici per la mobilità. Questo minimo deve esserci anche nel caso di scelta sociale e non individuale, come è capitato per il vaccino nella pandemia da coronavirus. Da ConnEtica 2022 ci aspettiamo stimoli su un progetto del nostro futuro, nel quale il digitale sia al servizio degli esseri umani, un progetto umano, al quale contribuisce anche la proposta di un territorio di periferia come il nostro, per la società che vorremmo realizzare e in cui vorremmo vivere”.

“Come nella prima edizione”, ha concluso il presidente di Oristano e Oltre, “il comitato scientifico è costituito da Ester Cois, Ivan Blecic e Stefano Usai, che insegnano all’Università di Cagliari”.

“La cittadinanza digitale è una tematica attualissima”, ha commentato il sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, “è importante approfondirlo perché è un processo che interessa tutta la società”.

“Ripartiamo dalla positiva esperienza dello scorso anno”, ha aggiunto il vicesindaco Luca Faedda, “la ripetiamo oggi con una formula vincente e tanti temi di grande interesse. La cittadinanza digitale è il nostro quotidiano. È importante poi il grande coinvolgimento delle scuole, sempre più presenti all’interno del festival. Inoltre, ho apprezzato la scelta della location: si supera il perimetro del centro città abbracciando le periferie”.

“ConnEtica è un festival culturale che si occupa del mondo digitale e delle ripercussioni che questo ha sulla vita delle persone”, ha aggiunto il vicepresidente dell’associazione Oristano e Oltre, Riccardo Scintu. “Il digitale ha smesso da anni di essere un mero strumento tecnologico e si è trasformato, con le reti di connessione, in un vero e proprio ambiente in cui tutti operano e passano una parte, anche considerevole, della propria vita. Essendo una cosa simile a un luogo”, ha detto ancora Scintu, “in questo contesto le persone che lo vivono dovrebbero godere di diritti e dovrebbero sottostare a dei doveri, sulla base di un sistema di valori simile, ma non uguale, a quello della società in cui viviamo. Il sistema valoriale del digitale è stato a lungo disciplinato da regole non scritte; solo nell’ultimo decennio i legislatori di tutto il mondo sono corsi ai ripari, ma la tecnologia va a una velocità tale che le norme rischiano di diventare presto inattuali. In questo contesto si sviluppa il concetto di cittadinanza digitale, ancora da scrivere in larga parte, ma da affrontare con priorità. L’insieme di diritti e doveri nel mondo digitale definisce i connotati del concetto di cittadinanza digitale, che ha delle implicazioni pratiche di grande rilevanza sulla vita delle persone, ha effetti sulla capacità di far valere i propri diritti, di esercitare i propri doveri e sugli status giuridici. È un mondo che replica, potenziandolo, quello reale, ma poiché creato dall’uomo, anche se in gran parte automatizzato, è condizionato dai pregiudizi (bias) di chi l’ha concepito. Uno dei principali pregiudizi è determinato dal fatto che la grande maggioranza dei creatori delle piattaforme digitali sono persone di genere maschile; questo aspetto condiziona struttura e forma del digitale”.

“Infine”, ha concluso il vicepresidente di Oristano e Oltre, “rispondo a una domanda che per primo ho fatto a me stesso: ma ha senso un festival sul digitale a Oristano? lo credo proprio di sì, perché il digitale non ha confini territoriali, può essere esercitato ovunque e può produrre ricchezza. È la chiave, insieme alla autoproduzione dell’energia, dello sviluppo di una comunità. Oristano può e deve affrontare questa sfida per dare prospettiva alle generazioni future”.

Tra i protagonisti della seconda edizione di ConnEtica c’è l’esperto di progettazione di percorsi di coding e robotica educativa Davide Costa. “Sono diventato informatico e ho dimostrato con la mia storia che essere sardo nel campo della tecnologia non è un handicap, anzi. Sono padre e il mio sogno è che un domani mia figlia rimanga in Sardegna e non sia costretta a emigrare perché qui non ci sono possibilità. Ai nostri giovani e giovanissimi voglio insegnare come funziona la tecnologia”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome