“Troppi 35 pini da abbattere a Torre Grande”. Nuovo appello al sindaco

Le richieste del Comitato civico

Il lungomare di Torre Grande con i pini

Domenica, 11 settembre 2022

Il Comitato per la salvezza dei pini del lungomare di Torre Grande chiede un’ulteriore rivisitazione del progetto di riqualificazione della passeggiata Eleonora d’Arborea che nei giorni scorsi ha ricevuto un importante via libera in conferenza di servizi. Novità principale è la riduzione dei pini da sostituire, passati da 56 a 35: sono però ancora troppi secondo il Comitato.

Lo hanno ribadito in una nota gli stessi cittadini che aderiscono al gruppo civico, che non nascondono perplessità legate alla scelta degli alberi da abbattere.

Di seguito la nota integrale firmata dal Comitato per la salvezza dei pini del lungomare di Torre Grande:

Noi soci del Comitato per la salvezza dei pini del lungomare siamo grati all’amministrazione comunale di Oristano per aver consentito la nostra partecipazione alla Conferenza di servizi, mettendoci nelle condizioni di esprimere le nostre posizioni.

Purtroppo non siamo soddisfatti di quale potrebbe essere l’esito e la tendenza emersa dalla Conferenza di Servizi, in quanto i progettisti continuano a proporre l’abbattimento degli alberi, anche se in numero minore, nonostante abbiano finalmente ammesso e confermato grazie all’intervento del loro ingegnere agronomo, quelle che sono sempre state le nostre certezze: gli alberi non hanno nessun problema di salute e di staticità, vivono in piena salute!

Per i progettisti, l’abbattimento di alcuni blocchi di alberi è funzionale al fatto di risolvere delle situazioni tecniche, senza alcuna attenzione o riguardo per la salvaguardia del patrimonio ambientale del viale alberato. Ricordiamo che il progetto iniziale prevedeva l’abbattimento di quasi tutti i pini lato case lungo tutto il lungomare, adducendo come motivazione perché esemplari a fine vita e malati. Grazie alle pressioni dell’opinione pubblica il numero degli alberi da abbattere è sceso man mano fino ad arrivare prima della conferenza di servizi a 56 e ora a 35.

Domanda semplice: perché allora si volevano abbattere? Non abbiamo mai avuto una risposta. Speravamo di avere una relazione con un approccio fitosanitario e con indagini di stabilità che evidenziasse le condizioni di salute di ciascun pino (relazione richiesta anche dal sindaco), ma questa relazione non è stata mai prodotta e vista. Inoltre risulta essere importante ovviamente l’attenzione che si dovrebbe riservare sia nello smantellamento del manto stradale che nelle demolizioni delle pavimentazioni, perché senza le dovute precauzioni e l’uso delle adeguate tecnologie prevedibili in queste situazioni (Airspade ed escavatori a risucchio), si andrebbero a distruggere tutte le radici rendendo a quel punto si decisamente instabili le alberature.

Anche per questo punto (fondamentale) non abbiamo un riscontro nel progetto presentato e da noi analizzato in tutti i suoi documenti. Riteniamo che l’approccio che la Giunta dovrebbe avere nell’affrontare il rifacimento del lungomare dovrebbe essere innovativo, seguendo quelle che sono le linee ormai attuate nelle maggiori città europee e del mondo, approccio che pensa agli alberi come a un bene primario e importante da salvaguardare e tutelare per i diversi servizi ecosistemici, e ora più che mai vista la crisi climatica, e che le soluzioni architettoniche siano da adeguare agli alberi e non viceversa.

Speriamo vivamente che la Giunta comunale voglia ancora prendere in considerazione questo aspetto e voglia chiedere una rivisitazione ulteriore del progetto, visto che si possono mettere in sicurezza pini e case. Siamo altresì fiduciosi che la promessa di salvare i pini del lungomare (tranne ovviamente gli alberi con problemi di salute o di stabilità) fatta dal sindaco Massimiliano Sanna prima delle elezioni e successivamente in un nostro incontro in Comune sarà mantenuta.

Per quanto riguarda il Museo Maccab appena nato, nonostante a ottobre siano previste pubblicazioni su mensili nazionali, l’artista Salvatore Garau si riserva di decidere se portare avanti o meno l’idea della quale tutta l’Italia ha parlato in toni entusiastici, in quanto si prevede l’abbattimento dei 35 pini che interessa soprattutto il primo gruppo con i pini dichiarati opere d’arte contemporanea.

Il Comitato per la salvezza dei pini del lungomare

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