Sanità in emergenza, “il Comune di Oristano deve fare di più”

Il consigliere Sergio Locci chiede l'impegno di sindaco e Giunta

Ambulanze in attesa al Pronto soccorso del “San Martino”, qualche giorno fa

Giovedì 18 agosto 2022

In che modo il sindaco e la Giunta comunale di Oristano vogliono sostenere e rivendicare la ripresa della piena operatività dei servizi sanitari e specialistici nell’ospedale “San Martino”, nel “Delogu” di Ghilarza, nel “Mastino” di Bosa e dei servizi sanitari specialistici territoriali dell’ASSL 5? Lo chiede il consigliere Sergio Locci in un’interpellanza che raccoglie “le lamentele dei cittadini che si sentono rifiutare le visite specialistiche, i ricoveri e gli interventi chirurgici non urgenti, per l’impossibilità di ottenere tali prestazioni in tempi ragionevoli a causa della oramai cronica mancanza di personale medico e sanitario in cui versano le strutture della sanità pubblica”.

Locci sottolinea che “il biasimo pubblico di cui è oggetto il sistema sanitario regionale si riverbera sul locale nosocomio San Martino, privato del suo ruolo di fondamentale di servizio di assistenza sanitaria di prossimità e non più in grado di sostenere i richiesti servizi sanitari di gran parte della popolazione della Provincia, che vede maggiormente penalizzate le classi più deboli, come gli anziani e i meno abbienti”.

Nell’interpellanza si sottolinea che all’ospedale di Oristano “non c’è un solo reparto che non soffra ancora della carenza di personale medico e sanitario. Ne sono la prova le sedute operatorie, ormai limitate per lo più alle urgenze, mentre è ridotta al minimo la programmazione dei normali interventi, e la ancor più grave situazione del Pronto Soccorso che, per l’insufficienza di personale medico specialistico, non riesce a garantire la normale operatività, con tempi di attesa sempre più lunghi”.

Il consigliere della lista Aristanis ricorda che ”questa situazione di emergenza sanitaria è costantemente lamentata dai Comitati per la difesa della Salute, da qualche anno costanti presidi di rivendicazione di un fondamentale diritto, divenuti portavoce dei cittadini nel rivendicare una sanità pubblica efficiente che sia in grado di essere risposta concreta e tangibile ai bisogni dei pazienti di questo territorio, con pari dignità rispetto ai presidi esistenti in altri centri della Sardegna”.

Secondo Sergio Locci, “noi, rappresentanti istituzionali locali, non possiamo esimerci dal reclamare con forza, nelle opportune sedi istituzionali, questo fondamentale diritto di quanti oggi rappresentiamo, facendoci carico di questa situazione che rappresenta una vera e propria emergenza quotidiana, per le implicanze che genera, per il territorio in cui viviamo”.

In questo momento però “i cittadini percepiscono l’azione dell’Amministrazione comunale di Oristano come non sufficientemente incisiva nel reclamare e richiedere il diritto alle cure e all’assistenza e per rivendicare la piena efficienza operativa di tutti i reparti ospedalieri e di tutte le strutture sanitarie pubbliche presenti nel territorio”.

Sergio Locci

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