Quattro nuove aliquote dell’addizionale Irpef approvate in Consiglio: si pagherà di più

Delibera modificata dopo i rilievi del Ministero. Il sindaco: "Scelta difficile, ma è un dovere lasciare i conti in ordine"

Foto Ufficio Stampa Comune Oristano

Venerdì, 6 maggio 2022

Con 13 voti a favore e un astenuto, il Consiglio comunale di Oristano ha approvato ieri le modifiche e le integrazioni all’addizionale comunale Irpef 2022. La modifica – la terza in un anno – si è resa necessaria in seguito ai rilievi mossi dal Ministero dell’economia e delle finanze, come ha spiegato l’assessore al Bilancio Angelo Angioi, presentando l’argomento in aula.

Il MISE aveva bocciato il provvedimento approvato dall’assemblea civica a febbraio: “prevedendo un’esenzione per i redditi fino a euro 10.000 ed un’aliquota dello 0,69% per i redditi oltre euro 10.000 e fino a euro 15.000, la delibera non è conforme alla vigente normativa in materia. Una siffatta formulazione, infatti, finisce per equiparare l’esenzione ad uno scaglione di reddito, in contrasto con quanto stabilito dall’art. 1, comma 11, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, il quale prevede che la soglia di esenzione debba essere stabilita unicamente in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali e deve essere intesa come limite di reddito al di sotto del quale l’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche non è dovuta”, precisando che “nel caso di superamento del suddetto limite, la stessa si applica al reddito complessivo”.

Sulla base delle indicazioni del Ministero, non sarà prevista una franchigia per i redditi imponibili fino a 10 mila euro, ma una esenzione. Chi ha un imponibile inferiore non dovrà pagare l’addizionale comunale.

“Sono state definite 4 aliquote, confermando l’esenzione fino a 10 mila euro: 0,69% fino a 15.000 euro; 0,72% da 15.001 a 28.000 euro; 0,76% da 28.001 a 50.000 euro e 0,80% oltre i 50.000 euro”, ha spiegato l’assessore Angioi.

Il sindaco Andrea Lutzu ha precisato: “L’addizionale Irpef è stata una delle scelte più difficili di questi anni di amministrazione, ma era un dovere per lasciare in ordine i conti del Comune e consentire a chi amministrerà la città nei prossimi anni di farlo serenamente”.

Durante il dibattito Francesco Federico (indipendente) ha contestato che le modifiche stabilite dalla nuova delibera cambiano anche le aliquote, stabilendo modifiche sostanziali a quanto già deciso dal Consiglio comunale nei mesi scorsi. Giuseppe Puddu (FDI) ha precisato che le modifiche non influiscono sul gettito complessivo e ha ribadito che il provvedimento tutela il Consiglio comunale.

Nella replica, l’assessore Angelo Angioi ha evidenziato che “l’inflazione e l’aumento dei costi energetici che stanno colpendo i cittadini colpiscono anche gli enti locali che fanno fatica a garantire i servizi pubblici, primi fra tutti i servizi sociali, e uno sforzo da parte di tutti in questo momento è necessario”.

Sempre nella seduta di ieri, il Consiglio comunale, su proposta dell’assessore alle Attività produttive Marcella Sotgiu, ha approvato all’unanimità (16 voti a favore) le modifiche allo statuto dell’AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica, aggiungendosi alle altre 44 città che hanno già dato il via libera al nuovo testo.

Con il nuovo statuto si prevede una nuova composizione del consiglio direttivo, la creazione del Consiglio dei Territori di affermata tradizione ceramica e una più precisa divisione dei ruoli tra presidente e direttore.

Nel dibattito sono intervenuti Davide Tatti (presidente della Commissione), Francesco Federico (indipendente), Giuseppe Puddu (FDI) e Maria Obinu (PD).

2 Commenti

  1. Spero che almeno le assunzioni degli ex dipendenti della memoria storica se li paghi il consiglio comunale e non i cittadini che fanno da loro portafoglio.

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